venerdì 30 novembre 2007

UNICREDITO: CONTINUA L'ASCESA.

Continua la fase positiva di Unicredito; il titolo è inserito in un canale rialzista e per ora persistono tutte le ragioni anticipate nel post precedente a detenere posizioni nel titolo. E' ovvio che la cautela per il settore deve essere massima in quanto non si possono escludere nuove tensioni sul credito che potrebbero provocare nuovi scossoni. Il titolo si è posizionato nei pressi della cloud i cui limiti estremi sono 5,845 e 5,94; il superamento di questi livelli creerebbe le condizioni per ulteriori allunghi. Mantengo lo stoploss a 5,4 e primo target a 6 euro.

giovedì 29 novembre 2007

SPMIB FUTURE: ANCORA IN TRADING RANGE.



Mattinata caratterizzata da una sostanziale parità; dopo l'apertura in gap up, il derivato si porta molto vicino ai 39000( max38940) e poi corregge fino ai minimi a 38340; queste oscillazioni disegnano sul grafico giornaliero un doji che segue una long white e quindi mette in guardia sulle possibili evoluzione; il doji indica che il mercato ha raggiunto a fatica i massimi e non ha la forza per andare oltre; nel breve il superamento dei massimi odierni è fondamentale per ulteriori allunghi; per ora il tono di fondo rimane negativo -laterale tra 37500 e 39000.

RIALZO PODEROSO SUI MERCATI AMERICANI.

























Seduta spumeggiante a Wall Street: i listini hanno messo a segno il maggior rialzo giornaliero degli ultimi 4 anni e mezzo.

Dai massimi di ottobre i tre principali indici avevano subito una correzione di circa il 10%; dopo una correzione del genere e quindi in una condizione d'ipervenduto, sentire da parte della Fed che la Banca centrale continuerà ad essere flessibile nelle decisioni di politica economica, ha scatenato il mercato che ormai conta su nuovi tagli dei tassi.

Queste forti oscillazioni dimostrano che le turbolenze e la fase d'incertezza relativi ai danni provocati dai mutui subprime non sono ancora finite.

mercoledì 28 novembre 2007

SP/MIB FUTURE: GIORNATA DI RALLY.



Giornata di gran recupero per il derivato; il consolidamento durato qualche giorno sopra i 37500 ha innescato un rally che ha permesso il recupero di circa mille punti in una sola giornata. Come anticipato nei post precedenti, le attese sono per un andamento laterale-negativo fra i 37500 e i 39000. Solo il recupero e il superamento di quest'ultimo livello, porrà le basi per ulteriori recuperi.

GENERALI: IL RALLY DOPO LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE BERNHEIM.



Molto interesse per il titolo Generali dopo le dichiarazioni del presidente Antoine Bernheim, secondo cui il fondo hedge Algebris, che qualche settimana fa era uscito allo scoperto criticando apertamente la governance della compagnia triestina, agisce con l'appoggio di investitori italiani intenzionati a entrare nel cda e prenderne il controllo; l'appeal speculativo ha permesso di superare con molta facilità il livello di 30,85 e successivamente le quotazioni sono state spinte sopra i 31 euro, con una chiusura finale a 31,22 non molto lontano dai massimi di giornata.
Per chi non avesse preso profitto, stopprofit a 30,85 con primo target a 31,8.

UNICREDITO: INTERESSANTE SOPRA 5,6



Il rimbalzo partito dai minimi del 9 novembre scorso è ancora in essere; siamo molto lontani dai massimi di maggio scorso quando Unicredito quotava al disopra dei 7 euro. Per ora il rimbalzo è confinato nei pressi del 23,6% di ritracciamento della discesa e quindi ogni operazione al rialzo presenta una componente di rischio maggiore, tanto più in quanto il titolo è al disotto della cloud e della media mobile a 144 periodi; l'unico elemento positivo per ora è l'incrocio al rialzo della tenkan sen rispetto al kijun sen ma anche in questo caso trattasi di un segnale debole in quanto al disotto della cloud.
Operativamente long al superamento dei 5,6 euro, stoploss a 5,4 e target a 6 euro.

GENERALI: ANCORA SOPRA I 30 EURO.



Seduta senza particolari spunti quella di ieri; il titolo resta nell'ambito di un range i cui livelli estremi sono 30,8 e 30 euro. Nessun particolare spunto viene dai volumi alquanto modesti. Nel breve è fondamentale il superamento dei 30,85 e una discesa al disotto dei 30 euro porrebbe le basi per un approfondimento della fase discendente. In attesa del verdetto del mercato, e con lo stoploss a 29,97 on close, restiamo in attesa di sviluppi possibilmente positivi.

martedì 27 novembre 2007

DOW JONES: SPROFONDA SOTTO IL SUPPORTO.


Le notizie positive proveniente dalla grande distribuzione sono state completamente oscurate dalle rinnovate preoccupazioni circa la possibilità di una recessione innescata dalla crisi finanziaria e del settore immobiliare ; dopo un inizio in sordina, il finale non ha lasciato dubbi circa il sentiment dominante e la rottura dei 12800 sembra non lasciare altre alternative se non quella della continuazione della discesa; non va comunque dimenticato che il mercato è ormai da settimane che fornisce input alquanto contrastanti; in queste condizioni non è facile districarsi e l'elemento predominante resta l'incertezza; il mercato sembra non tenere conto in maniera preponderante dei fondamentali, ma si basa sulla paura di ciò che non si conosce; e nelle fasi di maggiore incertezza i prezzi dei titoli di stato vanno alle stelle determinando il calo dei rendimenti che ieri sul decennale hanno portato i rendimenti al 3,85% dal 4% precedente; un rendimento così basso non si vedeva da giugno 2005. La paura è che debbano ancora arrivare notizie peggiori e fino ad allora sarà difficile assistere ad un rimbalzo oltre livelli importanti.

lunedì 26 novembre 2007

GENERALI: IN ATTESA DI UN ALLUNGO AL DISOPRA DELLA CLOUD.




Il titolo dopo i massimi di fine ottobre a 33,84 ha intrapreso una fase discendente che l'ha portato a circa 30 euro, dove nei pressi della parte inferiore della cloud, il titolo ha tentato il rimbalzo. Ho aperto una posizione long a 30,4 con stoploss sotto i minimi di venerdì; pur pienamente consapevole della fase delicata che i mercati stanno attraversando, caratterizzata oltrettutto da una volatilità in aumento, ritengo che il rapporto rischi-benefici sia interessante; il superamento dei 30,85 infatti consentirebbe al titolo di potersi portare al disopra dei 31 euro e in particolare nella zona dei 31,8.

SP/MIB FUTURE: TROVA SUPPORTO SUL 50% DELLA CANDELA PRECEDENTE.



Dopo un apertura in rialzo e la realizzazione di un massimo relativoa 38520, il derivato ha ripiegato con decisione al disotto dei 38000 fermando la discesa a 37815 proprio nei pressi del 50% della candela precedente; la lunga candela bianca diventa supporto in due punti: o al centro o al minimo della stessa. In questo caso sembra che il supporto rappresentato dal 50% della long white abbia retto; non cambia però la view generale e il tono di fondo resta negativo-laterale ; solo al disopra dei 39000 c'è la possibilità che il derivato possa continuare a rafforzarsi. Probabile attendersi una fase di consolidamento fra 37500 e 39000.

domenica 25 novembre 2007

BLACK FRIDAY: INIZIATO BENE LO SHOPPING FESTIVO.

Le vendite del weekend dopo il thanksgiving day sarebbero iniziate bene secondo un indagine condotta da un gruppo nazionale di ricerca che monitorizza le vendite dei grandi magazzini su tutto il territorio nazionale. L'indagine condotta da Shoppertrack rct inc. in circa 50.000 rivendite, rileva che le vendite sono salite di circa l'8,3% raggiungendo la cifra di 10,3 miliardi di dollari nella sola giornata di venerdì rispetto ai 9,5 miliardi nello stesso periodo dell'anno scorso.
Anche l'anno scorso, però, le vendite durante il weekend del thanksgiving day iniziarono alla grande, ma poi nel mese di dicembre i risultati furono deludenti e il notevole aumento delle vendite prima e dopo natale non apportarono alcun cambiamento sensibile al controvalore totale delle vendite che durante il periodo festivo del 2006 ammontarono a circa il 4,6% delle vendite totali rispetto ad una media negli ultimi 10 anni del 4,8%; per quest'anno la Federazione Nazionale dei Rivenditori con sede a Washington prevede che le vendite totali del mese di novembre e di dicembre ammontino al 4%.

sabato 24 novembre 2007

BREMBO: PERMANE LA POSITIVITA'.



L'analisi dei titoli utilizzando la tecnica delle candele giapponesi insieme alla lettura del grafico utilizzando gli elementi dell'Hichimoku garantisce sicuramente migliori risultati; nel caso di Brembo aver voluto ignorare le due candele d'inversione che si sono succedute nei giorni 14 e 15 novembre scorso ha rischiato di mettere in piedi un operazione destinata da lì a poco ad essere chiusa in stoploss; in quei giorni, infatti allo shooting star è seguito un hanging man: erano la rappresentazione grafica della volontà dei partecipanti al mercato di non voler più sostenere la salita del titolo. In ogni caso la chiusura è stata sempre al disopra dei 10 euro scongiurandone la chiusura in stop e venerdì, la white marobozu accompagnata da volumi decisamente più alti rispetto ai giorni precedenti, ha rimesso in gioco il titolo. Come si vede dal grafico le quotazioni sono scese al disotto della media mobile a 144 periodi solo intraday chiudendo poi sempre sopra e ciò conferma ancora una volta che il trend al rialzo ha ancora chances di continuare.




DOW JONES: UN TWEEZER BOTTOM ALLENTA LA PRESSIONE RIBASSISTA.



Con scambi ridotti e in una giornata semifestiva, l'indice dei titoli industriali ha messo a segno un deciso rimbalzo recuperando quasi tutte le perdite di mercoledì scorso. Il rimbalzo ha visto protagonisti i titoli finanziari finora fra i più penalizzati a causa della crisi dei mutui subprime e in genere alle note difficoltà nel settore del credito.
A livello grafico la formazione di un tweezer bottom sembrerebbe dar maggior credito all'ipotesi di un bottom; è ovvio che se il supporto dovesse essere ritestato e non dovesse reggere sarebbero alte le probabilità di un successivo affondo verso la fascia 12500-12100. Per ora l'indice resta inserito in un trend al ribasso e la reazione di venerdì non può che essere considerata un rimbalzo; solo sopra 13080 la possibilità di un rally di fine anno diventerebbe molto concreta.

venerdì 23 novembre 2007

SPMIB/FUTURE: GIORNATA DI RECUPERO.



Giornata di buon recupero per il derivato nostrano; come riportato nel post precedente, l'hammer lasciava ben sperare in una reazione positiva. La seduta di ieri è stata condizionata dalla chiusura del mercato americano e si è svolta entro un range limitato all'interno dei limiti della sessione precedente e con volumi contenuti. La salita di oggi ha delineato un white marobouzu dalle implicazioni bullish; prima di poter affermare che la discesa sia da considerarsi esaurita è importante per il derivato portarsi stabilmente al disopra dei 39000. Per ora le velleità rialziste si sono fermate a livello del tenkan-sen che a questo punto rappresenta il primo livello di resistenza da superare. Fra gli elementi positivi da notare la divergenza bullish dello stocastico.

giovedì 22 novembre 2007

DOW JONES: TESTA IL SUPPORTO PRIMARIO A 12800.











Come anticipato nei precedenti post era alta la probabilità che il Dow Jones si appoggiasse sul supporto a 12800. A questo punto è molto probabile attendersi giornate di consolidamento al disopra del supporto prima che l'indice dei titoli industriali possa definitivamente continuare nella sua discesa oppure iniziare una fase di rimbalzo. Nel primo caso allora la fascia 12500 -12000 sarà molto probabilmente dove l'indice sarà impegnato nei prossimi mesi. E' ovvio che le sorti dell'indice saranno strettamente legate all'evoluzione della situazione economica e le voci che si alzano da più parti di una recente recessione non faranno che aumentare la volatilità e rendere ancora più insidioso il mercato. Nel breve sono visti con grande interesse i risultati delle vendite di questo fine settimana a partire dal venerdì che viene appunto chiamato black friday in quanto dà inizio agli acquisti del periodo natalizio e permette agli operatori commerciali di uscire dal rosso, quindi dalle perdite e di entrare nel nero, che rappresentano i profitti. Per quest'anno le previsioni di vendita sono molto tiepide e se le previsioni si riveleranno corrette, è molto probabile che l'impatto sugli indici non sarà indolore. Nel frattempo si sta formando una divergenza positiva fra l'indice e l'oscillatore che a primo impatto considerata la violenza della discesa di ieri sera, tanto da formare un black marobouzu, sembra al momento insufficiente per determinare un possibile cambio di rotta.

mercoledì 21 novembre 2007

SP/MIB FUTURE: CHIUSURA ANCORA NEGATIVA.




Rotti i supporti indicati nei precedenti post, il derivato chiude la giornata con una perdita dell'1,2%. Come ribadito ormai da parecchio tempo la situazione grafica era compromessa e lasciava presagire ulteriori affondi; la chiusura odierna ha formato un hammer, un pattern d'inversione che generalmente si forma quasi sempre alla fine di un trend al ribasso e in prossimità di supporti statici. L'hammer è una candela che presenta un body corto, una lower shadow molto pronunciata ( almeno tre volte l'altezza del body) e upper shadow inesistente o comunque non maggiore della metà del body. Oltre ad indicare una potenziale inversione del trend, l'hammer può indicare un bottom o livelli di supporto. E' un pattern che ha bisogno di conferme prima di intraprendere operazioni al rialzo ed è preferibile che all'hammer segua un ulteriore pressione in acquisto accompagnata da volumi in espansione.

INDICE SP/MIB: MESSO A DURA PROVA IL SUPPORTO A 37500.


Il supporto a 37500 proprio nel momento in cui mi accingo a scrivere viene messo a dura prova; è tornata la pressione ribassista e l'indice fa fatica a reggere il supporto anche se in chiusura è stato sempre capace di portarsi al disopra di quel livello; non so se anche oggi accadrà ma noto che nel frattempo il numero dei titoli al disopra della cloud è sceso a 6 rispetto ai 10 di alcuni giorni fa; alle quotazioni di ieri sono: AEM,ATLANTIA, ENEL, GENERALI, TELECOM e PARMALAT.
E' nelle mie intenzioni raccogliere, su base settimanale, i dati relativi ai titoli al disopra della cloud e mettere a confronto questo parametro con l'indice di riferimento; il mio obiettivo, una volta immessi i dati in un foglio elettronico da cui sarà possibile avere una rappresentazione grafica, sarà di creare questo database e tentare di estrapolare dai dati statistici eventuali divergenze con l'indice di riferimento, cercare di individuare un rapporto numerico in presenza del quale è conveniente avere posizioni in titoli azionari piuttosto che in cash. In sintesi vorrei mettere a punto un indicatore simile all'advance/decline line, che mette in relazione il numero di titoli che salgono con i titoli che scendono dandone una rappresentazione grafica molto utile per determinare la forza del trend e l'eventualità che ci possa essere un inversione. Non sarà un compito facile ma mi auguro di averne il tempo e la pazienza di portarlo a termine.

DOW JONES: LA HIGH WAVE CONFERMA L'INDECISIONE.


Continua la fase d'indecisione; a conferma di ciò la chiusura di ieri è stata rappresentata da una candela cosiddetta high wave (presente anche sull'indice S&P500) caratterizzata da quotazioni che si portano molto sopra e molto sotto il prezzo d'apertura per poi chiudere quasi allo stesso prezzo; ciò significa che il risultato finale non è molto differente dal prezzo d'apertura nonostante la forte volatilità intraday. Il significato vero della high wave è che il mercato ha perso il senso della direzione ; non va dimenticato comunque che le high waves hanno spesso la valenza di un pattern d'inversione ed è necessario a questo punto che ci sia una conferma sotto forma di cambio di direzione già nella successiva sessione per valutare l'effettività del pattern.
Va sottolineato, infine, che sul Dow, come è possibile notare dal grafico, le candele high waves sono un pattern che si verifica molto spesso.
Domani il mercato americano resterà chiuso per festività.

martedì 20 novembre 2007

SP/MIB FUTURE: SITUAZIONE SEMPRE DELICATA.


Situazione sempre ai limiti con le quotazioni che non riescono ad allontanarsi dai minimi; per ora i livelli indicati, oltre i quali ci sarebbe da aspettarsi un deciso deterioramento, non sono stati ancora superati se non intraday e a questo punto urge una reazione immediata prima che la situazione degeneri completamente. Non ho ancora dato un interpretazione univoca alla forte volatilità intraday e sinceramente non so se questa anticipi un forte scossone oppure rappresenti il tentativo certamente non facile di arginare la rottura dei minimi del 12 novembre scorso a 37555. E' molto probabile che a breve questi dubbi saranno completamente fugati .

lunedì 19 novembre 2007

SP/MIB FUTURE: RIMBALZO ANNULLATO QUASI IN UNA SOLA GIORNATA.


Giornata da dimenticare per il derivato nostrano che in una sola giornata ha quasi completamente annullato il rimbalzo partito dai minimi a 37555. Sembra inutile aggiungere che è ormai da quasi dall'inizio di novembre che il mercato ha iniziato a mostrare delle evidenti crepe, evidenziate dalla rottura della cloud al ribasso e che ci ha permesso già all'epoca di mettere in guardia ed affermare che la situazione stava diventando delicata.
A questo punto una rottura dei minimi del 12 novembre scorso avrebbe un implicazione ancor più negativa in quanto il rischio che si profilerebbe all'orizzonte sarebbe quello di un potenziale inserimento in una zona nella quale il derivato ha consolidato nei mesi di maggio-agosto dell'anno scorso e cioè fra 37000 e 35000 di fatto annullando tutto il rialzo che da quei livelli ha portato il derivato sui massimi di maggio scorso a 43905.

BREMBO: UN TITOLO DA TENERE D'OCCHIO.




Con le condizioni estremamente fragili del mercato, diventa sempre più difficile trovare titoli interessanti da poter tradare dalla parte long. Fra questi c'è Brembo(leader mondiale nella costruzione di impianti frenanti) che dopo i massimi di maggio scorso ha ritracciato fino a 8,82, minimo di agosto scorso. Il rimbalzo partito da quel momento, è stato caratterizzato da un periodo di consolidamento partito subito dopo i minimi di agosto e protrattosi fino a fino ottobre, quando il titolo ha preso decisamente la via del rialzo.
Come è evidente dal grafico il titolo è riuscito a superare la cloud e si è portato anche al disopra della media mobile a 144 periodi, rafforzando in questo senso la valenza positiva del superamento della cloud.
Operativamente entrare sui livelli attuali con stoploss al disotto dei 10 euro, con primo target a 11,30 e poi fino a raggiungere i massimi di maggio scorso al disopra dei 12 euro.

domenica 18 novembre 2007

ENIA: UN TITOLO INTERESSANTE.



E' evidente dal grafico che il titolo è inserito in un trend al rialzo e ciò trova piena conferma se al grafico si applica il metodo Hichimoku; dopo il ritracciamento innescato da uno shooting star l'8 novembre scorso le quotazioni si sono riportate sulla cloud dove a contatto con il supporto, è iniziato il rimbalzo. Il titolo oltre alla situazione grafica chiaramente rialzista mi sembra interessante anche per il settore in cui opera; l'azienda, pur limitando i suoi servizi al Comune di Parma, distribuisce e vende energia elettrica per usi domestici e per usi diversi; produce, inoltre, energia e calore per teleriscaldamento . Enia inoltre distribuisce e vende gas naturale e dal 2000 gestisce il ciclo integrato dell'acqua che parte dalla captazione, distribuzione e depurazione; l'azienda inoltre fornisce servizi come la raccolta, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.

ENEL: LUNEDI DIVIDENDO 0,2 EURO PER AZIONE.


Seguendo una pratica prettamente anglosassone, anche le aziende italiane si apprestano a remunerare i propri azionisti più volte all'anno. Fra le aziende che seguono questa prassi rientra Enel che lunedì staccherà un dividendo di 0,2 per azione che sarà in pagamento il 22 novembre. Fra le altre aziende che lunedì staccheranno il dividendo ci sono: ATLANTIA (0,31), MEDIOBANCA (0,65), MEDIOLANUM (0,085), SIAS (0,165), TENARIS (0,13) e TERNA (0,056). Lo stacco dei dividendi avrà un impatto dello 0,33% sull'indice S&P/MIB.
Per quanto concerne la situazione grafica del titolo , nulla è mutato dall'ultimo post; Enel era e rimane inserita in un trend al rialzo e pure nelle fasi di profit taking non ha mai chiuso al disotto dello stop loss indicato nei precedent post a 7,9. Rimane quindi un giudizio positivo sul titolo.

sabato 17 novembre 2007

INDICE SPMIB40: TENTA DI SOVRAPERFORMARE GLI INDICI EUROPEI.




Chiusura settimanale positiva (+1,82%)per il nostro indice che tenta di sovraperformare gli altri indici europei; l'elemento positivo che va sottolineato è che il recupero di forza è stato accompagnato dalla rotazione settoriale che nella prima parte della settimana ha visto concentrare gli acquisti sui bancari e poi a fronte della debolezza di quest'ultimi si sono rivolti agli energetici e ai telefonici. La situazione del nostro mercato è senza ombra di dubbio ancora delicata; ricordo, fra l'altro, che solo il 25% dei titoli che formano l'indice sono al disopra della cloud e cioè: AEM, ATLANTIA, ALITALIA, ENEL,FINMECCANICA, GENERALI, MEDIOBANCA, TELECOM, PARMALAT e TERNA. La risalita delle quotazioni, dopo il test dei minimi in area 37500, deve essere per ora considerata solo un rimbalzo e affinchè sarà possibile escludere ulteriori affondi è necessario il superamento di area 39000-39500. Sul grafico settimanale , oltre ad una evidente divergenza positiva, c'è un pattern dalle implicazioni negative e cioè un Thrusting pattern ; è un pattern non eccessivamente affidabile e in ogni caso necessita di conferme nelle prossime sedute; il pattern mostra molte somoglianze con il piercing pattern, ma a differenza di quest'ultimo la chiusura bullish non riesce a superare il 50% della candela precedente; il pattern indica che la forza dei venditori non è stata fiaccata dal rally e che molto probabilmente le posizioni allo scoperto sono state chiuse permettendo così alle quotazioni di salire; successivamente la mancanza di forza dimostrata dai compratori scoraggerebbe nuove entrate nel mercato e determinerebbe la continuazione del trend al ribasso.

venerdì 16 novembre 2007

DOW JONES: UN RISING THREE METHODS IN FORMAZIONE?


Situazione ancora di stallo per l'indice Dow Jones; le notizie contrastanti sulla consistenza effettiva dei mutui subprime rendono la situazione alquanto complessa e continui e repentini cambi di direzione stanno diventando la norma.
Da un punto di vista grafico sembrerebbe in formazione un pattern delle candele giapponesi che è da annoverare fra quelli di continuazione; mi riferisco al rising three methods e gli elementi ci sono quasi tutti: il pattern è generalmente composto da una grande candela bianca seguita da un gruppo di candele nere possibilmente piccole(indifferentemente bianche o nere) e generalmente in numero di tre ma anche due o più sono accettabili almeno fino a che rimangono all'interno della lunga candela bianca. Le 2 o 3 candele formano quasi un pattern simile all'harami in quanto si mantengono all'interno del range della prima candela. L'unico elemento che manca e che permetterebbe di avere conferma che ci troviamo effettivamente di fronte a questo pattern è la candela finale, una forte candela bianca con la chiusura al disopra della prima candela che ha dato inizio al pattern; meglio ancora se l'apertura di questa fantomatica candela fosse situata al disopra della chiusura della candela della precedente sessione. Un nuovo minimo negherebbe il pattern.
Probabilmente la mia è una forzatura nel voler individuare un pattern di continuazione del rimbalzo nel posto dove a rigor di logica sarebbe più normale vedere un pattern di inversione; verificheremo nei prossimi giorni se tutto ciò avrà una ragion d'essere e se non si sarà trattato di una mera congettura. D'altronde esercitare un po la fantasia non è un esercizio dannoso.



SPMIB/FUTURE: MOMENTO CRUCIALE.


Dopo due giorni di rimbalzo, il mercato ha mostrato i primi segnali di stanchezza; il campanello d'allarme è suonato quando è comparso il primo doji a cui ne è seguito un altro; il mercato a questo punto si trova ad un bivio: continuare il rimbalzo almeno fino a 39500 o rischiare nuovi affondi con la creazione di ulteriori minimi decrescenti. Per scongiurare tali ipotesi i livelli di supporto da monitorare sono 38200 e 37850 sotto i quali la possibilità di nuovi minimi diventerebbe assolutamente concreta.

giovedì 15 novembre 2007

FINMECCANICA: AMPIO RIMBALZO IN CERCA DI CONFERME.


Ultime sessioni di rimbalzo per Finmeccanica che si porta sopra i 19,8 ; conferme al disopra di questo livello segnano l'inizio di una nuova fase positiva; un eventuale pull back su quel livello non è da interpretare in maniera negativa ma sarebbe da ascrivere ad un fisiologico profit taking e per chi non avesse in portafoglio il titolo sarebbe un ottima buy opportunity. Prime resistenze a 20,64 e poi a 21 ,il cui superamento proietterebbe il titolo sui massimi di luglio scorso.

mercoledì 14 novembre 2007

SPMIB FUTURE: IL DOJI INDICA STANCHEZZA.

Chiusura nei pressi della Tenkan sen per il derivato che nella seconda parte della sessione retrocede quasi 300 punti dai massimi della giornata. La chiusura forma un doji che sembra denotare una certa stanchezza e che per ora non ha nessuna valenza negativa; come affermano i giapponesi il doji è un equilibrio fra i tori e gli orsi e quindi è importante attendere conferme nelle prossime giornate, per poter stabilire se il doji potrebbe essere il segnale di un inversione imminente; generalmente il top del doji diventa una resistenza e se i massimi del doji vengono superati i giapponesi dicono che il mercato si è rinfrescato. Quindi i massimi di oggi a a 38945 diventano il livello determinante da superare affinchè il rimbalzo iniziato lunedì possa continuare.

ALLEANZA: IL LAST ENGULFING SEMBRA AVER SORTITO GLI EFFETTI SPERATI.



L'approccio alquanto prudenziale ci aveva spinti ad indicare come prezzo d'ingresso i 9,10; ma un approccio più aggressivo teso a cogliere gli effetti del last engulfing ci avrebbe permesso di entrare in posizione il giorno dopo la comparsa del pattern.
Comunque quest'altra avventura è iniziata ed ora sarà determinante il superamento dei 9,15 per la continuazione della salita anche se a questo punto, non è da escludere qualche presa di beneficio. Rispettiamo lo stop loss a 8,75 e aspettiamo il responso del mercato.

UNICEM BUZZI: L'OTTIMA TRIMESTRALE SPINGE IL TITOLO.



L'annuncio dei risultati dei primi nove mesi, chiusi con un utile netto di 355 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ha catalizzato gli acquisti sul titolo. Comunque, trimestrale a parte, la cloud anche in questo caso ha fatto il suo dovere e ha rappresentato la resistenza contro la quale il titolo ha fermato la sua corsa. Io personalmente ho venduto le mie quote, ma considerando che la salita è avvenuta con volumi considerevoli e tenendo conto del fatto che dal 29 ottobre al 9 novembre il titolo ha perso quasi il 12%, non è da escludere un ulteriore apprezzamento. Per chi fosse intenzionato a mantenere iltitolo, ritengo che uno stop profit vada collocato a 18,3.

SP500: LA LONG WHITE MAROBUZU INFRANGE LA CLOUD.



Sembrava che ormai le cose dovessero precipitare verso i minimi di agosto, poi anche grazie alla condizione di ipervenduto è sopravvenuto il rimbalzo tecnico che ha permesso il superamento di slancio della parte inferiore della cloud oramai diventata resistenza. Il rimbalzo ha disegnato una candela dalle implicazioni fortemente rialziste: la long white marobozu, una candela sprovvista delle upper e lower shadows.
Rimane sempre valida l'ipotesi di un trading range fra 1430 e 1480; in caso di ulteriore apprezzamento dell'indice i primi ostacoli sono posti a 1492 e 1507; un netto miglioramento grafico si avrebbe al di sopra dei 1522 .

DOW JONES: IL FORTE IPERVENDUTO HA INNESCATO IL RIMBALZO.



Come anticipato in altri post, la condizione di forte ipervenduto lasciava presupporre che da lì a poco ci sarebbe stato un rimbalzo che spesso si manifesta in maniera violenta e repentina. Non è possibile affermare con certezza che la discesa sia finita e che dopo questo rimbalzo il mercato continuerà la salita. E' determinante nel breve il superamento dei 13340 prima e dei 13500 poi per un aumento delle probabilità a favore del rispristino del trend al rialzo.

NIKKEI225: FORTI DIVERGENZE POSITIVE.




L'indice Nikkei è stato inserito fra marzo e metà luglio, in un canale rialzista abbastanza accentuato; le divergenze negative nei confronti dell'indicatore lasciavano presupporre che l'andamento positivo si sarebbe risolto con una rottura del canale rialzista verso la parte bassa dello stesso; il problema principale era il momento in cui il tutto si sarebbe verificato; chi era in attesa di posizionarsi al ribasso ha dovuto soffrire più di 4 mesi prima che l'indice rompesse al ribasso la cloud mentre la divergenza negativa fra l'indice e l'indicatore diventava sempre più evidente. Da tutto ciò si evince che fra le qualità fondamentali di un trader c'è la capacità di saper attendere e di non voler essere a tutti costo nel mercato, con il rischio di anticipare movimenti che tardando a realizzarsi, possono minare la propria fiducia e la propria autostima.
La discesa del mese di novembre è caratterizzata da ampi gap che i giapponesi chiamano falling window; i gap rappresentano un pattern di continuazione del trend e quindi una falling window ha implicazioni negative in quanto indica che il trend precedente , in questo caso al ribasso, dovrebbe riprendere ; in caso di rimbalzo, inoltre, la zona del gap è considerata una forte zona di resistenza. Dal grafico si vede con molta chiarezza la divergenza positiva; per la continuazione del rialzo sarà determinante il superamento dei 15566 e successivamente dei 15800.

martedì 13 novembre 2007

BUZZI UNICEM: SOPRA I 18,26 POSSIBILE L'AGGANCIO AI 18,73


A dire il vero, a metà mattinata mi ero già messo l'anima in pace all'idea di dover chiudere in stop loss l'operazione, in quanto il titolo quotava ben al disotto dei 17,5 che mi ero posto come stop in chiusura. Invece un po alla volta il titolo ha recuperato e addirittura ha chiuso al disopra del prezzo di entrata. La corsa si è fermata perfettamente al contatto con la Tenkan sen; a questo punto mi attendo un superamento del valore di 18,26 con primo target a a 18,73.

INDICI TECNOLOGICI: SITUAZIONE AI LIMITI.


Per evitare ulteriori affondi e quindi assistere al raggiungimento dei minimi di agosto anche per gli indici tecnologici , è determinante a questo punto che ci sia un rimbalzo; la divergenza sull'indicatore potrebbe ormai aver esaurito la sua funzione e quindi pur in presenza di candele non propriamente tranquillizzanti, si attende un rimbalzo, che proprio a ridosso della parte inferiore della cloud darebbe ampia valenza al supporto.
Una chiusura sotto i minimi di ieri darebbe avvio ad un ulteriore fase di debolezza.

SP500: FALLITO IL TENTATIVO DI ROMPERE LA CLOUD.


Fallito il tentativo di rompere la cloud, che di fatto avrebbe sancito la possibilità concreta di un rimbalzo, l'indice si dirige verso il primo supporto a 1430. Anche per l'Sp500 quindi ci troviamo in trend al ribasso e se il supporto a 1430 non dovesse tenere, i minimi di agosto sono ampiamente alla portata. Ribadisco la situazione di ipervenduto che potrebbe innescare movimenti di rimbalzo che generalmente sono repentini ed improvvisi. Non si esclude la possibilità di un trading range tra 1430 e 1480.

lunedì 12 novembre 2007

UNICEM BUZZI: L'ENGULFING BULLISH RAFFORZA LA VISIONE POSITIVA.


Giornata positiva per Unicem Buzzi che raggiunge il prezzo di entrata suggerito nel post precedente; peccato che l'engulfing bullish non sia stato accompagnato da un aumento dei volumi ma in ogni caso la sua presenza rafforza la view positiva sul titolo. Rispettiamo lo stoploss e restiamo in attesa del verdetto del mercato, unico arbitro ufficiale del trader.

SPMIB/FUTURE: IL PIERCING PATTERN NON SCONGIURA ULTERIORI AFFONDI.


Come previsto erano alte le probabilità di una rottura dei minimi di agosto, almeno in apertura; il recupero messo a segno dal derivato concretizza un piercing pattern, un pattern d'inversione delle candele giapponesi; nella variante bullish del dark cloud cover, la candela deve superare la metà del real body della candela ribassista precedente; in caso contrario il pattern potrebbe essere annoverato fra le figure di continuazione del trend ribassista.
Il rimbalzo in ogni caso avviene in una situazione di forte ipervenduto; è atteso un ritorno fino a 39150, oltre i quali ci si può meglio esprimere sulla natura del movimento in atto.
Per il momento preferisco attendere prima di intraprendere nuove operazioni.

sabato 10 novembre 2007

UNICEM BUZZI: GLI HAMMER SEGNALANO UN POTENZIALE BOTTOM.




E' dal mese di luglio scorso che il titolo soffre e a discese repentine sono seguiti timidi rimbalzi incapaci di porre fine al trend al ribasso.
E' ovvio che tentare di anticipare l'inversione presenta dei rischi maggiori rispetto ad un titolo in pieno trend al rialzo.
Operativamente un tentativo long al superamento dei 18 euro con stoploss sotto i 17,5 on close e target a 19,5.

ALLEANZA: UN LAST ENGULFING BOTTOM CON POTENZIALI IMPLICAZIONI POSITIVE.








Chiusura al disotto dei minimi di agosto scorso per il titolo Alleanza; il grafico è molto eloquente: dopo i massimi di fine settembre il titolo ha intrapreso una fase negativa che rischia di portare il livello delle quotazioni a quelle di giugno del 2006.
Inutile aggiungere che dal punto di vista dell'Hichimoku il titolo è da evitare per posizioni long, e ciò trova conferma anche nel fatto che le quotazioni stazionino ben al di sotto della media mobile a 144 periodi. Facendo ricorso alle candele giapponesi, mi ha colpito la chisura di venerdì in quanto si prospetterebbe un last engulfing bottom con potenziali positivi.
Ci sono due tipi di last engulfing, uno detto top quando una candela durante una fase di mercato al rialzo avvolge completamente la candela precedente e in questo caso ha effetti bearish; ed uno bottom quando in piena fase di declino delle quotazioni sopraggiunge una candela che a sua volta avvolge quella precendente e che in questo caso è visto come un punto d'inversione per le quotazioni.
Operativamente un operazione long è possibile al superamento dei massimi di venerdì cioè sopra 9,10 con stoploss a 8,75 e primo target a 9,45.

SP500: PROBABILE IL TEST DEI 1430.



Il segnale short concretizzatosi a fine ottobre attraverso l'incrocio al ribasso del tenkan sen rispetto al kijun sen era da annoverarsi fra i segnali deboli in quanto verificatosi al disopra della cloud; ma poi quel segnale short si è rivelato tutt'altro che debole. Le quotazioni sono al disotto della cloud ma non eccessivamente lontano e a questo punto è possibile aspettarsi o il superamento della resistenza rappresentata dalla parte inferiore della cloud posta a 1466, oppure il test del supporto a 1430 oltre il quale è molto probabile il test dei 1400.

DOW JONES INDUSTRIAL: IL TEST DEI 12800 SEMBRA INEVITABILE.








La rottura dei 13260 ha accentuato la negatività del Dow Jones Industrial; c'è da dire che al corposo recupero dai minimi di agosto non aveva partecipato il Dow Jones Transportation e generalemente un andamento divergente dei due indici è generalmente interpretato come un fatto negativo. La candela di giovedì faceva ben sperare in un pronto recupero in quanto l'hammer accompagnata anche da volumi consistenti faceva presupporre l'esistenza di molti compratori sollecitati all'acquisto dai prezzi a sconto ; ma venerdì sono stati sopraffatti dai venditori e quindi non è escluso un test del supporto a 12800.


INDICI TECNOLOGICI: QUADRO GRAFICO ANCORA NON DEL TUTTO COMPROMESSO.


La negatività espressa dagli indici tecnologici era preannunciata dalla forte divergenza fra l'andfamento del titolo e l'RSI; a nuovi massimi degli indici non è conciso un massimo dell'indicatore ma un valore più basso; generalmente questo tipo di divergenze vengono corrette attraverso uno storno dell'indice o del titolo. Ma è possibile addebitare solo ed esclusivamente ad una mera divergenza grafica quanto sta accadendo sui mercati? Chi utilizza esclusivamente l'analisi del grafico per prendere le proprie decisioni in materia di trading tiene in dovuto conto l'esistenza della divergenza e pur non sapendo quando il mercato correggerà tale anomalia e neppure in che modo(oltre allo storno, il mercato potrebbe raggiungere nuovi massimi e quindi portare l'indicatore a massimi più alti di quelli precedenti), sicuramente ha un atteggiamento di prudenza maggiore.
Per quanto concerne l'Hichimoku, c'è un solo elemento che esprime negatività ed è il chikou span che è sceso al disotto della linea dei prezzi; per quanto concerne il tenkan sen e il kijun sen sono allineati sullo stesso valore e ancora non danno indicazioni precise; d'altro canto entrambi gli indici sono al disopra della media mobile a 144 periodi ed entrambi sono al di sopra della cloud; la negatività sarebbe conclamata al superamento dei 1978 per il Nasdaq100 e di 2585 per il Nasdaq Composite.