mercoledì 31 dicembre 2008

80 EURO PER TE SE APRI UN CONTO FINECO ENTRO IL 30 GENNAIO 2009 CON I MIEI CODICI PROMOZIONE: AA3776865 OPPURE AA4488453

venerdì 26 dicembre 2008

AUGURI DI BUONE FESTE!!!!!!!!!!!!

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venerdì 19 dicembre 2008

EUR/USD: PROBABILE UNA FASE DI CONSOLIDAMENTO PRIMA DI RIPORTARSI SUI MASSIMI DI QUESTA ESTATE.



Il superamento di 1,36, come anticipato, ha contribuito a rafforare sensibilmente l'euro nei confronti del dollaro; come si vede dai grafici altrettanto sorprendente e spettacolare è stato il rafforzamento nei confronti della sterlina, ormai su massimi storici, tanto da non poter escludere il livello di parità fra le due valute; per quanto concerne l'euro/dollaro ritengo che a questo punto possa seguire una fase di consolidamento dopo la quale si potranno meglio interpretare i movimenti futuri.

domenica 14 dicembre 2008

INDICE SPMIB: IMPERTERRITO, CONTINUA IL TRADING RANGE.


Dopo la bear trap dell'8 dicembre scorso, quando la rottura dei minimi lasciava intravedere la possibilità di un affondo ancora più profondo del mercato, il rimbalzo che ne è seguito ha riportato l'indice nell'ambito del trading range che si protraeva dal 20 novembre scorso. La prossima settimana sarà l'ultima intera di questo anno horribilis che finirà negli annali storici. Affermare che le valutazioni attuali delle azioni scontino già le aspettative di una forte recessione, sicuramente peggiore di quanto si potesse immaginare, non implica necessariamente la volontà da parte degli investitori di rientrare in maniera consistente nel mercato. Il valore degli indici mondiali si è dimezzato nell'ultimo anno e la settimana appena conclusa ha avuto sotto i riflettori la delicata situazione del settore automobilistico americano in forte necessità di liquidità per evitare il default; la mancanza dell'appoggio necessario in senato per sostenere GM, Ford e Chrysler ha innescato pesanti vendite sui mercati azionari; la chiusura delle principali aziende manufatturiere americane avrebbe conseguenze catastrofiche sulla già traballante situazione economica globale (http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=a6eGk_t1Tin0&refer=home) E' ormai scontata la decisione della Fed di ritoccare ancora una volta al ribasso il costo del denaro, il decimo taglio a partire dal 2007.
Tornando alla considerazioni di tipo tecnico, la chiusura sopra i 19000 favorirà nella prossima settimana un immediata ripresa degli acquisti con obiettivo il forte livello posto a 20.000

EURO/USD: ESCE DAL TRADING RANGE DURATO PIU' DI U N MESE.


Dopo una fase di trading range durata poco più di un mese l'euro tenta la rimonta abbandonando in maniera forte e decisa,in una sola seduta, i livelli che andavano fra 1,24 e 1,30; il superamento del livello posto a 1,36 è determinante per la continuazione del rafforzamento dell'euro e a quel punto è molto probabile il tentativo di riportarsi sui massimi di luglio scorso.

martedì 2 dicembre 2008

INDICE SPMIB40: ALL'ENNESIMO TEST DEI MINIMI POTREBBE SEGUIRE UNA FASE DI RELATIVA TRANQUILLITA'.


Dopo la debacle di ieri, l'indice Spmib40 ha mostrato grande reattività dopo aver testato per la terza volta l'area compresa fra i 18200 e 18500. La situazione rimane sempre appesa ad un filo e sempre in prossimità di supporti importanti che in caso di rottura potrebbero determinare la creazione di nuovi minimi. Non essendoci finora chiari segnali di inversione di tendenza, ma contando su uno scenario moderatamente positivo per i prossimi mesi, la soluzione più volte suggerita di intervenire in acquisto, facendo ricorso in questa fase allo strumento degli etf, rimane sempre valida; l'accumulo sistematico in quote di etf, porterà sicuramente a dei risultati nell'arco di 6-12 mesi e come ho più volte sottolineato, l'unica accortenza da seguire è quella di non superare la quota destinata al settore azionario, nell'ambito di una ottimale diversificazione, ed avere la possibilità di attendere almeno 6-12 mesi prima dell'eventuale utilizzo di quelle somme. Nei prossimi post, tratterò in maniera più specifica degli etf descrivendone le caratteristiche ed analizzando il portafoglio titoli di un etf che investe sulmercato italiano.
La prosecuzione del rimbalzo sarà favorita dal superamento di quota 20800 oltre la quale c'è da attendersi una sostanziale stabilizzazione della volatilità; il superamento di quel livello non escluderebbe la possibilità di un ritorno sui 23500 dove la battaglia fra gli orsi e i tori diventerebbe altamente cruenta.

MERCATI AZIONARI MONDIALI: PEGGIORI CHIUSURE GIORNALIERE.




L'inizio settimana si è presentato con tutta la sua veemenza ; a fine giornata le chiusure fortemente pesanti sono stati per alcuni indici le peggiori chiusure giornaliere in assoluto; per quanto concerne il Nasdaq Composite, la giornata di ieri ne rientra a pieno titolo:

*19 ottobre 1987: -11,35%
*14 aprile 2000: -9,67%
*29 settembre 2008:-9,14%
*26 ottobre 1987:- -9,01%
*20 ottobre 1987: -9%
* 1 dicembre 2008: - 8,95%
*31 agosto 1998:--8,56%
15 ottobre 2008:-8,47%
*3 aprile 2000:--7,64%
*
2 gennaio 2001: -7,23%
Non migliore la chiusura dell'SP500 come si vede dalla lista che segue con le principali 10 peggiori giornate:

*19 Ottobre 1987: -20,47%
*15 ottobre 2008:-9,03%
*1 dicembre 2008:-8,93%
*29 settembre 2008:-8,79
*26 ottobre 1987:--8,28%
*9 ottobre 2008-7,62%
*13 novembre 2008:-6,92%
*27 ottobre 1997:-6,87%
*31 agosto 1998:-6,80%
*8 gennaio 1988:-6,77%
*20 novembre 2008:-6,71%

Per quanto concerne il Dow di seguito le peggiori 10 chiusure :

* 19 ottobre 1987:-22,61%
*26 ottobre 1987:-8,04%
*28 ottobre 1929:-12,82%
*29 ottobre 1929:-11,73%
*6 novembre 1929: -9,92%
* 15 ottobre 2008: -7,87%
* 1 dicembre 2008:-7,70%
*9 ottobre2008:-7,33%
*27 ottobre 1997:-7,18%
* 17 settembre 2001:-7,13%


domenica 30 novembre 2008

INDICE SPMIB40: LA TENDENZA DI FONDO RIMANE RIBASSISTA MA NON SI ESCLUDE UNA FASE DI MOMENTANEA RIPRESA.






E' a partire dall'anno 2000 che ci stiamo abituando allo scoppio di bolle economiche le più svariate; la bolla dei tecnologici nel 2000 partiva del presupposto che i titoli non dovevano essere valutati per i risultati presenti ma per le enormi potenzialità future e che quindi a prescindere dal price earning, le quotazioni non potevano che salire senza alcun rapporto con la realtà; sappiamo bene com'è andata a finire e c'è chi si lecca ancora le ferite di quella pazzia collettiva finita in tragedia; con il calo dei tassi poi è toccato agli immobili e poi quella devastante delle materie prime; l'aumento vertiginoso della farina ha contribuito ad acuire le forti differenze fra chi si alza da tavola con un pericoloso surplus calorico e chi invece lotta contro i malesseri derivanti dalla mal nutrizione; infine qualche settimana fa sembrava che all'improvviso si fossero prosciugati i pozzi di petrolio con le quotazioni prossime ai 150 dollari; le analisi delle principali case d'investimento non facevano che rafforzare la tesi di un prezzo del petrolio ancora più caro dei massimi raggiunti in ques'anno ; in poche settimane, però, il prezzo del barile è arrivato vicino 50 dollari e non è da escludere che nelle prossime settimane il prezzo del barile possa scendere addirittura sotto i 40 dollari; stendo un velo pietoso su quanto il sistema bancario sia riuscito ad architettare in preda all'ossessione dei profitti sempre più alti: la corsa all'oro di pochi, la cupidigia del guadagno e la convinzione di poter essere in grado di poter battere sempre e comunque il mercato, ha contribuito all'impoverimento di milioni di persone. E' giunto il momento di mettere al centro della scienza economica il suo principale protagonista: l'uomo : un percorso etico, sostenibile , deve poter considerare l'economia uno strumento utile per il progresso dell'uomo, per il suo benessere e soprattutto per la sua tranquillità; il concetto di tranquillità fa subito venire in mente il calvario di migliaia di persone alle prese con l'euribor; è inconciliabile ed inaccettabile il binomio acquisto casa (bene rifugio e di primaria importanza) e l'utilizzo di parametri finanziari altamente speculativi per raggiungere quel fine.
Per quanto concerne l'aspetto tecnico, si vede chiaramente dal grafico che dopo un doppio minimo(stessa configurazione del Dax , del Footsie e dell'Ibex)) seppure non perfetto, l'indice ha tentato il rimbalzo ma c'è ancora tanta strada da fare prima di considerarsi fuori pericolo; nel breve è determinante il superamento dei 20.800 punti , oltre i quali ci sarebbe il tentativo legittimo di superare la parte superiore di questo potenziale trading range che si colloca ppunto nei presi dei 23.500. Va ancora una volta ribadito che c'è stato un allentamento della pressione delle vendite ma ancora non è possibile parlare di ripresa tout court; siamo prossimi ad un periodo dell'anno che statisticamente non dovrebbe essere caratterizzato da forti discese e anche se non ci sarà il classico rally natalizio, si auspica almeno un trading range non eccessivamente ampio. E' consigliabile continuare l'accumulo in etf azionari sempre tenendo ben presente la propria propensione al rischio e senza sbilanciare in maniera eccessiva il prorpio protafolgio ma tenendo ben in mente le giuste proporzioni da riservare all'investimento azionario.

domenica 23 novembre 2008

INDICE SHANGAI COMPOSITE: CONTINUA IL CONSOLIDAMENTO SUI MASSIMI RELATIVI A 2000 PUNTI


L'indice cinese ha iniziato la fase di accumulazione di breve a partire dalla fine del mese di ottobre scorso; da quel consolidamento è nato il movimento di rimbalzo che al momento è ancora in essere; la fase interlocutoria attuale, sui massimi relativi a circa 2000 punti, ha preso la forma di una flag rialzista che dovrebbe in tempi brevi proiettare l'indice verso i 2300 punti.

INDICE NIKKEI: I MINIMI DEL 2003 PER ORA REGGONO.


L'indice giapponese è seriamente impegnato al test del supporto del 2003 a 7500 punti; è determinante, per evitare il peggio , che l'indice riesca a mantenersi sui livelli attuali,; la forte situazione di ipervenduto potrebbe innescare una reazione di ritracciamento che troverebbe la prima zona di resistenza fra 10.000 e 10800. La perdita dei 7500 punti proietterebbe l'indice al disotto dei 5000 punti.

INDICE DAX: L'ABBANDONO DEI 4000 PUNTI RENDEREBBE CONCRETA LA POSSIBILITA' DI UN RAGGIUNGIMENTO DEI MINIMI DEL 2003.


Il ritracciamento dai massimi di ottobre 2007, come si vede nel grafico mensile, ha superato ampiamente il 61,8% ; se i minimi di agosto 2004 posti a circa 3600 punti non dovessero reggere, allora toccherà anche all'indice tedesco avvicinarsi e forse portarsi al disotto dei minimi di marzo del 2003. A questo punto, per evitare il peggio, è determinante che l'indice non si porti al disotto dei livelli attuali ; come si vede dal grafico, infatti, l'indice sta lambendo la parte inferiore della cloud che in questo caso sta fungendo da ottimo supporto e potrebbe rappresentare un potenziale punto di partenza del rimbalzo.

SP500: IL GRAFICO MENSILE MOSTRA L'IMPORTANZA DEL SUPPORTO A 800 PUNTI.


L'indice SP500 ha rotto il supporto a 800 e poi ha ritracciato ritestando quel livello che è diventato resistenza; se il tentativo di riportarsi sopra gli 800 dovesse fallire , allora diventerebbe plausibile l'ipotesi di un mercato orso di lungo termine; il grafico mensile dell'Sp500 mostra chiaramente l'importanza degli 800 punti e al disotto dei quali la situazione diventerebbe ancora più grave di quanto si possa immaginare. Un eventuale rimbalzo, favorito da un improbabile miglioramento della situazione economica o come reazione ad un mercato altamente in ipervenduto, oltre che come dimostrazione di fiducia nell'amministrazione che si insedierà nel nuovo anno, dovrà fare i conti con la forte zona di resistenza che inizia appena sopra i 1000 punti.

DOW JONES INDUSTRIAL AVERAGE: REGGE IL SUPPORTO A 7500.


La tendenza stagionale che vede il mercato azionario salire nei giorni del Ringraziamento potrebbe non essere confermata, in un anno in cui i fattori stagionali non sono stati rilevanti; come riporta lo STOCK TRADER'S ALMANAC, fra il mercoledì precedente il Thanksgiving e il lunedì successivo, il Dow ha guadagnato circa 470 punti in 14 degli ultimi 20 anni . La prossima settimana sarà caratterizzata da molti dati macro ; in una fase di grande incertezza , l'Sp500 ha raggiunto i minimi degli ultimi 11 anni e mezzo; le incognite sul programma di salvataggio dei principali costruttori automobilistici pesano sul destino di milioni di lavoratori, e Citigroup ormai sotto i 4 dollari non lasciano molto spazio all'ottimismo; lunedì il Presidente Obama annuncerà formalmente la squadra economica che lo coadiuverà durante il suo mandato e ciò potrebbe rassicurare gli investitori e rappresentare una sorta di momentaneo supporto alle quotazioni azionarie.
Per quanto concerne l'aspetto meramente tecnico, il livello di 8000 punti del Dow, più volte testato, ha finito per essere violato; la rottura degli 8000 punti ha trovato supporto a 7500, livello da cui partì nel 2003 il graduale movimento di rafforzamento dell'indice che in circa quattro anni ha raggiunto i massimi di ottobre del 2007; il movimento accompagnato da un importante aumento di volumi ha consentito anche il superamento degli 8000, oramai diventati resistenza. Nelle prossime sedute il superamento degli 8500 proietterebbe l'indice vicino ai 10.000 punti.

martedì 18 novembre 2008

SP500: IL TEST DEI MINIMI NON INNESCA IL RIMBALZO.


L'indice più rappresentativo del mercato americano ha perso quest'anno più del 40% e circa il 48% dal suo massimo di ottobre 2007; è probabilmente destinato a chiudere l'anno con la perdita maggiore a partire dalla grande depressione quando, nel 1931 perse il 47%..
Probabilmente ci saranno nuovi minimi; sotto 800 non è da esludere un ulteriore affondo fino al supporto a 680; ma una cosa è certa: occorrerà molto tempo per formare una base dalla quale il mercato può ripartire, e considerata la gravità della situazione, non è escluso che questo processo di consolidamento possa durare 8-12 mesi . Ancora troppi indicatori puntano ad una continuazione della discesa tra cui il maggior numero di azioni in perdita rispetto a quelle in guadagno, volumi più ampi durante le fasi negative rispetto a quelle positive ed infine il rendimento dei titoli di stato (Treasury note) che si è portato ai minimi storici dell'1,7%, a dimostrazione che gli investitori si tengono lontano dal rischio.
Dopo il rimbalzo dell'11% del 13 novembre scorso , giornata in cui ha ritestato per la terza volta i minimi di ottobre, l'indice ha perso più del 6% negli ultimi due giorni ; l'incapacità di rimbalzare dopo il retest dei minimi è sicuramente un elemento negativo, e se i livelli attuali non saranno tenuti allora l'ipotesi di una continuazione del ribasso diventerà una realtà.

DOW JONES INDUSTRIAL: DETERMINANTE IL SUPPORTO A 8000.


Il supporto a 8000 del Dow si è rilevato finora estremamente importante e rappresenta una barriera psicologica per il mercato. Per la seconda volta il supporto viene violato intraday ma, a conferma dell'importanza dello stesso, segue un rimbalzo violento. Quindi fino a che quel supporto non sarà violato in maniera definitiva, la situazione non dovrebbe evolversi in maniera peggiorativa rispetto a quanto è accaduto finora.

domenica 16 novembre 2008

INDICE SPMIB40: IL PEGGIO E' ALLE SPALLE???


La volatilità non accenna a diminuire ma anzi regna sovrana e contruibuisce ad aumentare il clima d'incertezza; un elemento positivo che va sottolineato è che le vendite si sono concentrate su particolari titoli e settori senza prendere di mira l'intero listino (i telefonici e le utilities per esempio stanno mostrando una certa forza relativa); il mercato ha ormai chiara la situazione finanziaria ed economica che si andrà profilando nei prossimi mesi ed è pronto per il peggio; l'unica sorpresa quindi potrebbe essere l'arrivo di buone notizie . La recessione probabilmente colpirà il nostro paese in misura maggiore rispetto agli altri paesi e per il 2009 le previsioni non lasciano sperare in niente di buono; la crisi finanziaria ha pesantemente contagiato l'economia reale e ci vorranno molti mesi prima di un miglioramento.
A livello tecnico sembra che si sia delineata una fascia di trading che va parte da 20.000 e trova forte resistenza a 23500; si nota, inoltre, la formazione di un potenziale 1-2-3 low di Joe Ross che al disopra dei 23500 darebbe un segnale di acquisto.

domenica 9 novembre 2008

INDICE SPMIB40: FRA 21.000 E 23.000 SI DECIDERANNO LE SORTI DEL MERCATO.


La trafila di notizie negative non accenna a diminuire; il crollo del settore immobiliare, la crisi finanziaria e la conseguente recessione hanno determinato un netto rallentamento della spesa per consumi; il settore automobilistico sempre più in difficoltà spera in un ennesimo intervento pubblico per evitare il tracollo; in sintesi il quadro macroeconomico americano sta sempre più peggiorando e le ripercussioni sui mercati globali non tarderanno a farsi sentire. Infine la situazione del mercato del lavoro diventa sempre più critica ; nel solo mese di ottobre sono stati persi circa 240.000 posti di lavoro e da inizio anno ormai i posti persi sono circa 1,2 milioni. Intanto la Cina, quarta economia al mondo e fra i più grandi protagonisti dell'espansione globale, ha deciso un piano di stimoli economici di circa 586 miliardi di dollari; lo stanziamento, equivalente a circa un quinto del prodotto interno lordo, sarà usato entro il 2010 per sostenere l'economia.
Tornando al nostro indice più rappresentativo, sembra che i minimi di ottobre possano reggere e quindi la probabilità di un recupero delle quotazioni è ancora molto alta. Come anticipato in qualche post precedente, la resistenza dinamica a 23000 poteva rappresentare un potenziale ostacolo al rafforzamento dell'indice e difatti le quotazioni non si sono spinte molto di più rispetto a quel valore; le aspettative nel breve si concretizzeranno al rialzo, al superamento di 23.000 mentre al ribasso, sembra ormai che il livello dei 21.000 possa rappresentare un valido supporto. Il mercato è ancora in una fase molto delicata e i possibili sviluppi futuri non sono facilmente delineabili; siamo in mezzo al guado e a metà strada fra la ripresa iniziata a fine ottobre che dovrà essere confermata e non molto lontano dai minimi, la cui rottura porterebbe ad ulteriori flessioni.

lunedì 3 novembre 2008

IL MERCATO E' IL PIU' VOLATILE DEGLI ULTIMI 80 ANNI.






















Il grafico allegato, pubblicato dal New York Times, mostra in maniera incontrovertibile che il mercato dei nostri giorni in riferimento all'analisi dell'indice più rappresentativo del mercato americano e cioè l'SP500, risulta essere il più volatile degli ultimi 80 anni. Il grafico prende in considerazione i mesi durante i quali si riscontrano chiusure con almeno un risultato negativo o positivo del 4% o più in almeno cinque giorni; la differenza come si evince dal grafico, pende dalla parte di quelle negative nel mese di ottobre scorso arrivando ad un totale di 9, rispetto ai 7 del crash dell'ottobre e del novembre del 1929;la fortissima volatilità dello scorso mese di ottobre fa apparire il crash del 1987 quasi come una normale fase di profit taking.

domenica 2 novembre 2008

INDICE SPMIB40: L'ULTIMA SETTIMANA DEL MESE ALL'INSEGNA DELLA POSITIVITA'.


Si conclude bene l'ultima settimana del mese anche grazie alla forte situazione d'ipervenduto; ma oltre ciò, sembra che fra gli operatori stia tornando un certo ottimismo anche in considerazione del fatto che la settimana prossima oltre al probabile taglio dei tassi d'interesse, ci saranno le elezioni presidenziali, il cui esito sarà fondamentale per poter comprendere che tipo di provvedimenti saranno messi in campo, per risolvere la crisi più difficile a partire dal dopoguerra.
La recessione che probabilmente stiamo già vivendo comporterà un profondo cambio delle nostre abitudini che finiranno inevitabilmente per peggiorare la situazione economica globale; la paura della recessione ci spinge a consumare meno e a risparmiare di più e a giudizio di John Maynard Keynes una diminuzione dei consumi non fa altro che allungare il periodo della recessione; ma l'aumento della propensione al risparmio generalmente comporta anche alcuni benefici tra cui l'abbassamento dei tassi d'interesse che finiranno per incoraggiare nuovi investimenti.
A livello grafico, il consolidamento al disopra dei 20500 lascia ben sperare per le prossime sedute e il rimbalzo sembra destinato a proseguire almeno fino a 23.000. E' molto probabile assistere a questo punto a prese di beneficio e allora sarà importante che il movimento correttivo non riporti l'indice al disotto dei 20500.

giovedì 30 ottobre 2008

DOMANI SI CELEBRA LA GIORNATA DEL RISPARMIO.

Il risparmio rappresenta il nucleo centrale dell'economia, la cui importanza è sottolineata dall'essere continuamente richiamato dalla Costituzione; si attendono le relazioni del Ministro e del Governatore ma molte cose sono a di poco scontate: gli italiani risparmiano sempre meno e la fiducia in chi dovrebbe salvaguardare il frutto dei propri sacrifici è in un trend decisamente calante. Si spera sarà un momento di riflessione e di azione sui tanti drammi che continuamente si abbattono sulla testa dei risparmiatori. Molti banchieri dalle stock option milionarie farebbero bene a rivedere il modello di gestione del proprio business evitando per il futuro il ricorso a liquidità costruita con formule matematiche. Si inizino a finanziare le idee che rappresentano un bene più importante dei vari prodotti derivati dai guadagni stratosferici ma dall'esito assolutamente incerto; tanto prima o poi ,come dice il proverbio, la farina del diavolo finisce in crusca. Si garantisca in ogni modo il credito destinato all'acquisto della prima casa e si venga incontro in maniera incondizionata al cittadino che sotto la spada di Damolce dell'euribor vede andare in fumo anni di sacrifici e di privazioni.

mercoledì 29 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: IL FORTE RIALZO FA RAGGIUNGERE IN GIORNATA I 20500 . PROBABILI ULTERIORI ALLUNGHI.


Il primo livello di resistenza che indicavo in 20500 è stato quasi raggiunto durante la giornata di oggi; il rialzo è stato forte e un po tutte le blue chips vi hanno concorso anche se la parte del leone l'hanno fatta i petroliferi e i bancari. Il superamento in chiusura dei 20500 potrebbe anticipare una fase all'insegna della positività che potrebbe estendersi anche fino a 23.000. E' ovvio che la crisi finanziaria non è ancora finita e i riflessi sull'economia reale si faranno sentire con forza nei prossimi mesi ; il rallentamento dell'economia avrà effetti negativi sulla vita quotidiana dei cittadini finendo per aumentare l'incertezza e la disoccupazione. La volatilità probabilmente continuerà e al risparmiatore che intende iniziare ad accumulare una posizione azionaria è consigliabile che lo faccia utilizzando gli etf o i piani d'accumulo in fondi ; ciò gli eviterà di fronteggiare giornate altalenanti che finirebbero per minare la fiducia e creare ansia.

INDICE SPMIB40: ANCORA BEAR MARKET RALLIES. MA E' GIUNTO IL TEMPO DI PENSARE ALL'EQUITY.


Ancora un altro bear market rally degli indici americani come quello del 13 ottobre scorso, ha caratterizzato la seduta di ieri sera a Wall Street; l'auspicio è che a questi rallies possa seguire un periodo di consolidamento e soprattutto un calo della volatitlità tale da permettere il superamento delle forti resistenze che inevitabilmente si troveranno lungo il cammino del recupero.
E' il momento, come anticipato già in alcuni post precedenti di ricominciare a pensare all'equity senza esagerazioni e senza avidità; è il momento di confrontarsi con se stessi e capire realmente quale rischio si è disposti a correre e innanzitutto quali sono gli obiettivi dell'investimento; il portafoglio dovrà essere ben diversificato all'interno del quale non dovranno mancare titoli del debito pubblico ma anche obbligazioni corporate che presentano prezzi interessanti.
L'indice Spmib40 dovrà mostrare tutta la sua forza (che finora non si è vista) per poter superare la prima resistenza posta a 20500 e poter ambire a livelli più alti.

domenica 26 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: IN ATTESA DI SEGNALI DI INVERSIONE.



L'indice chiude la settimana con uno spinning top posizionandosi al di sotto dei minimi del 2000, del 2002 e del 2003 come si vede dal grafico mensile; l'elemento predominante di queste settimane è la forte volatilità tanto da portare il vix (vedi foto) su massimi storici; tentare in queste condizioni di anticipare i minimi senza dotarsi di uno stop loss adeguato equivale al suicidio; non ci sono mezze misure nella discesa: perdite al disopra del 5% e spesso anche del 10% oramai sono all'ordine del giorno; oltre al mercato azionario si registrano forti movimenti nel settore delle valute ; in circa 4 settimane il dollaro ha iniziato una fase di rafforzamento che lo ha portato a recuperare circa 30 figure nei confronti dell'euro pur con un differenziale di tassi a sfavore del dollaro e un deficit che cresce a dismisura; non va dimenticato il crollo della corona islandese e sopratutto l'indebolimento della sterlina contro l'euro e le altre valute più importanti.
Finora i provvedimenti presi dai governi e dalle banche centrali non hanno sortito gli effetti sperati; la mancanza di fiducia ed un panico diffuso indurranno le banche centrali ad ulteriori mosse e non è da escludere che i tassi americani possono scendere sotto l'1% o addirittura allo zero% nel caso in cui non ci sia un miglioramento del mercato azionario; diversa è la situazione della zona europea e dell'inghilterra; i tassi europei sono al 3,75% e quelli inglesi al 4,5; non è da escludere che possano essere abbassati i tassi già la settimana prossima in una mossa coordinata fcon la Fed e ch e poi Bce e BOI possano procedere con tagli addizionali nelle settimane successive. A questo punto sembra inutile entrare nel merito della validità dell'abbassamento dei tassi d'interesse ma in situazioni di crisi globale ogni tentativo va esperito per evitare il peggio. Si auspica che a questo punto vengano presi provvedimenti concreti per stimolare l'economia, consci che non ci si possa aspettare miracoli dalle disastrata situazione della finanza pubblica .

giovedì 23 ottobre 2008

INDICI AMERICANI: TRIANGOLI SIMMETRICI , PATTERN DI CONTINUAZIONE O DI INVERSIONE??


Nella maggior parte dei casi(circa il 75%) i triangoli simmetrici sono pattern di continuazione e solo nei restanti casi si tratta di pattern d'inversione. Sono particolarmene difficili da individuare quando sono pattern di inversione e numerose sono le false rotture. Determinante a questo proposito, soprattutto a conferma dell'analisi, è la valutazione di eventuali gap, di movimenti di prezzi particolarmente veloci ed ovviamente i volumi.

INDICE SPMIB40: ANCORA PAURA, DETERMINANTE LA TENUTA DEI MINIMI.


Il rimbalzo ha avuto vita breve ma l'ipotesi di un andamento laterale fra 20100 e 24100 rimane ancora valido ed il grafico sembra per ora testimoniarne la validità; il pericolo di vedere nuovi minimi rimane ancora alto e di nuovo il superamento dei 22050 in primis e di 24100 poi, rappresentano i livelli oltre i quali è legittimo aspettarsi un rafforzamento del quadro grafico. Come anticipato nei post precedenti , è giunta l'ora di monitorare i singoli titoli; in questo modo si avranno le idee chiare quando la volatilità inevitabilmnte calerà e il mercato darà i primi segnali inequivocabili di inversione.

domenica 19 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: IL TEST DEI MINIMI CORROBORA LA TESI DI UN EVOLUZIONE POSITIVA NELLE PROSSIME SETTIMANE.


Il doji del 14 ottobre scorso ha finito per portare i mercati quasi ai minimi dell'ultimo periodo; anche in quel caso la kijun sen ha anticipato la potenziale zona dove si sarebbe potuto fermare il forte movimento di recupero; nel breve il superamento dei 22100 è fattore determinante per una continuazione del recupero ma non si esclude una fase di consolidamento fra 20100 e 24100; l'impostazione grafica è ancora ampiamente ribassista e sicuramente non è il momento di lasciarsi prendere dall'euforia ma tenere sempre fermi i propri obiettivi senza dimenticare il proprio livello di rischio sopportabile; quindi senza strafare si può affermare che sia giunto il momento di iniziare a diminuire la liquidità in portafoglio tenendo conto della propria propensione al rischio e della giusta proporzione da riservare all'investimento azionario.

mercoledì 15 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: UN DOJI INDICA LA NECESSITA' DI UNA PAUSA AL RALLY.


Come anticipato nel post precedente , il rimbalzo aveva in prima battuta un target che poteva estendersi fino a 24500(massimo effettuato 24270), dove probabilmente i timori mai sopiti di un economia reale pesantemente influenzata dalla crisi finanziaria, avrebbe indotto i compratori ad una pausa di riflessione. Il doji di ieri non rappresenta un elemento di particolare pericolosità in quanto il mercato non proviene da un rally esteso nel tempo nè si trova in condizioni di forte ipercomprato; il suo valore di incertezza, di indecisione comunque resta valido. Per ora l'indice si è incastonato fra la tenkan sen e la kijun sen e ciò rafforza la fase di indecisione che caratterizza il mercato; al disopra dei 24300 le quotazioni avrebbero molto spazio di rivalutazione ed ogni operazione di investimento in titoli dovrebbe essere decisa al superamento di quel livello.

lunedì 13 ottobre 2008

GRAFICI DI BEAR MARKET DEL PASSATO





Il Dow Jones perse in 23 giorni del mese di ottobre del 1929 circa il 49% del suo valore; ma la perdita totale finale fu quasi del 90% facendo apparire sul grafico di lungo termine(vedi ultimo grafico in fondo) quasi insignificante le perdite del 1929.
I GRAFICI SONO STATI TRATTI DAL BLOG: http://alphatrends.blogspot.com/

IL RIMBALZO POTREBBE ESTENDERSI IN PRIMA BATTUTA SOPRA I 23.000



Come è possibile notare nel grafico mensile, le quotazioni si sono spinte poco sotto i minimi del 2002 e del 2003, creando le condizioni se rotti, per un affondo decisamente ancora più dirompente; che l'indice SPmib40 si fosse diretto verso quei minimi era quasi scontato in considerazione della gravità della situazione finanziaria globale di cui ancora non si conoscono i dati precisi; è ipotizzabile a questo punto che il rimbalzo possa in prima battuta portarsi a quota 23.000 e se superati potrebbero spingere l'indice sui 24.500. Un retest dei minimi nel caso non violati, rappresenterebbe un argomento in più a favore della tesi del rimbalzo.
In questa fase è necessaria ancora molta cautela, ma come sto ripetendo da qualche settimana è importante iniziare a prendere in considerazione, una volta calata la volatilità, titoli che ormai presentano prezzi interessanti.

domenica 12 ottobre 2008

ALLA RICERCA DI RIMEDI ANTICRISI.

Minaccia di recessione globale, borse al collasso, e banche ormai quasi all'asfissia; la crisi finanziaria è arrivata ad un punto tale di gravità che si rende necessario un intervento coordinato dei governi: come ha detto il primo ministro inglese Gordon Brown: this is moment of truth, è il momento della verità. Dopo lo scarno documento del G7 di venerdì in cui si ribadisce l'impegno a salvare dal fallimento le banche più importanti , si attendono le decisioni che verranno prese dai quindici riuniti a Parigi dal presidente di turno Sarkozy; è molto probabile che si seguiranno le linee guida del piano annunciato dal governo inglese; quindi i Quindici decideranno la ricapitalizzazione delle banche e ne garantiranno i loro debiti. Secondo una bozza che circola in queste ultime ore è prevista una garanzia sui prestiti interbancari per 5 anni e sarà chiesto alla Bce di emettere prestiti da lei garantiti a favore delle imprese. Il timore è che si ribadiranno ,sbandierando il sigillo del coordinamento europeo, misure già prese dai singoli stati ; il problema è che oltre i reiterati inviti alla tranquillità non si ravvisa poi la ferma volontà di intervenire in maniera incisiva lasciando trasparire l'assoluta impotenza da parte dei governi e ciò non fa altro che diffondere ancora di più incertezza e paura; d'altronde neppure il piano inglese presenta elementi di eccezionale novità; il governo inglese oltre a garantire i depositi , ha messo sul piatto dai 25 ai 50 miliardi di sterline per ricapitalizzare le principali banche inglesi al fine di rafforzare le fondamenta del sistema bancario con un'opera di nazionalizzazione o semi-nazionalizzazione senza precedenti; ha consentito alla Bank of England di aumentare la liquidità a disposizione sul mercato interbancario, garantendo la raccolta a breve termine alle banche inglesi (fino a 200 miliardi di sterline) e ha messo in cantiere fino a 250 miliardi di sterline per garantire le nuove emissioni obbligazionarie bancarie collocate nei prossimi tre anni. L'auspicio è che il comunicato finale dell'incontro preveda un intervento congiunto dell'Europa, qualche provvedimento comune che metta tutti gli stati sullo stesso livello ed impedendo a paesi come il nostro, il cui debito è già di per se insostenibile, di peggiorare la già delicata situazione finanziaria.
Le idee non sono chiare e non sappiamo se le misure che si metteranno in campo saranno sufficienti a tamponare la difficile situazione finanziaria e ancor più le pesantissime conseguenze sull'economia reale; il livello spropositato del nostro debito pubblico, è un fardello che renderà sempre più oneroso ogni tipo d'intervento caricando sulle spalle dei contribuenti il rischio di default del sistema finanziario.

mercoledì 8 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: ATTESO IL RIMBALZO.


Considerati i forti livelli di ipervenduto, non si esclude nei prossimi giorni un forte rimbalzo che potrebbe estendersi alla settimana prossima quando ci saranno le scadenze tecniche; la mossa concertata da parte delle banche centrali era attesa ma non sarà la panacea di tutti i mali; i timori di nuovi fallimenti nel settore bancario d'oltreoceano, nonostante il piano da 700 miliardi orchestrato dal Tesoro, non si sono pacati. Una considerazione va fatta dopo gli impegni assunti da mezzo mondo a sostegno delle banche; la messa a disposzione di ingenti somme per paesi che hanno una finanza pubblica alquanto disastrata, e addirittura per socializzare perdite create da banchieri che fino a qualche settimana fa gridavano al vento che le banche, da loro gestite, erano in perfette condizioni; il salvataggio della compagnia di bandiera sempre attraverso la socializzazione delle perdite; il salvataggio del sistema sanitario di molte regioni che è ormai sull'orlo del collasso finanziario porta ad una sola considerazione: ma dove si prenderanno tutti questi soldi?? se non stampando nuova moneta che porterà l'inflazione a livelli mai visti e mettendo in seria difficoltà la stabilità finanziaria dei paesi interessati e contravvenendo al rigore dei parametri di Maastricht.
Il sistema bancario ancora una volta dopo le note vicende della Parmalat, dei bond argentini e dei vari my way venduti senza alcuno scrupolo etc, sta dimostrando non solo una completa incapacità nel fare il proprio mestiere ma fondamentalmente una incredibile strafottenza per il risparmio dei cittadini; le loro malefatte a differenza dell'imprenditore che per varie ragioni si trova in difficoltà, e che senza possibilità di appello è destinato a fallire, trova l'appoggio dei governi e la salvezza con il denaro della collettività; sembrerebbe quasi ora di finirla.
Un discorso a parte meritano le banche centrali che finalmente si sono decise ad intervenire sui tassi, e la considerazione non vale tanto per i paesi dove il livello dei tassi è già basso: i continui interventi sul mercato per dare liquidità al sistema sono senza dubbi necessari, ma con il petrolio in caduta libera ormai da settimane e con i consumi che tendono a calare vertiginosamente, era necessario aspettare così tanto per intervenire? Non era il caso di aiutare anche il consumatore , che è il principale protagonista della crescita dandogli la possibilità di indebitarsi ad un tasso più basso?? Gli interrogativi sono tanti ma le risposte non sempre sono esaurienti.
Dal punto di vista grafico, sul daily una high-wave line si candida come potenziale elemento di inversione di breve.

martedì 7 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: ORMAI AI LIVELLI DEL 2002


Il grafico mensile allegato ci permette facilmente di osservare quanto accaduto a partire dal mese di maggio dell'anno scorso; la reazione positiva iniziata nei primi mesi del 2003, dopo la fase negativa del 2000 imputabile alla bolla dei tecnologici e quella del 2001 all'attentato alle torri gemelle , è ormai stata completamente assorbita dalla crisi che negli ultimi mesi sta mostrando la sua parte più dura; non è da escludere a questo punto un ritorno dell'indice nella fascia 21000 - 26000.
La crisi di fiducia nel sistema bancario non accenna a diminuire e a questo punto sarebbe auspicabile un passo indietro da parte di chi ha sottovalutato la gravità della situazione e che i colpevoli siano cacciati via senza buonuscite stellari e se possibile coinvolgendoli nella soluzione della crisi più brutta degli ultimi 50 anni. La crisi finanziaria farà peggiorare il rallentamento dell'economia globale e frenerà la ripresa; si auspica quindi un intervento delle banche centrali e in particolare della Bce sperando che la mossa dell'Australia che ha abbassato di un punto percentuale , farà da apri-pista ad un calo generalizzato del costo del denaro.

lunedì 6 ottobre 2008

UNICREDITO: MANOVRA PER RAFFORZARE IL CAPITALE.


E' da qualche settimana che l'AD di Unicredito ripete ad oltranza che la Banca non necessita di interventi sul capitale, ma poi ha finito per ammettere che " nell'ultimo mese ci sono stati dei cambiamenti significativi della situazione per il comparto bancario, che era già difficile"; e perciò è stato costretto ad intervenire per rafforzare la base patrimoniale della banca. Il mercato ed i risparmiatori in particolare, hanno bisogno di informazioni precise e puntuali per evitare che il panico si diffonda; è auspicabile a tal proposito una comunicazione più esaustiva tale da mettere ial riparo le azioni da giornate di isterismo che il piccolo risparmiatore riesce a fatica a comprendere ciò che sta effettivamente accadendo.
Per ora il titolo non ha rotto i minimi dei giorni scorsi e ciò depone a favore di un rimbalzo.

EURO/DOLLARO: L'EURO CROLLA .


Anche in occasione della più grave crisi finanziaria a partire dagli anni 30' , l'Europa non si dimostra compatta sui provvedimenti da prendere per evitare che la situazione precipiti in un baratro, senza possibilità di ritorno; non c'è al momento una linea comune di difesa , nè una risposta collettiva alla crisi finanziaria; gli incontri del fine settimana a Parigi fra i primi ministri francesi, inglesi , tedeschi ed italiani ne sono una dimostrazione lampante; e le rassicurazioni di rito che in queste occasioni si rilasciano non hanno assolutamente convinto gli investitori che stanno sempre più fuggendo dall'euro; neppure il piano di salvataggio per Hypo Re che prevede linee di credito da 50 miliardi di euro garantiti dal governo,è servito a tranquillizzare il mercato che stamani ha portato l'euro ai minimi degli ultimi 13 mesi ed ha accolto il piano di salvataggio della Hypo Re con un apertura del titolo in calo del 50%.
Si attendono le mosse delle banche centrali che a questo punto dovranno intervenire pesantemente sui tassi d'interesse nel tentativo di instaurare un clima di fiducia nelle istituzioni e in maggior modo nei consumatori.

domenica 5 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: VOLATILITA' ANCORA ALTA .


Il piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari è diventato legge e sicuramente il mercato del credito ne trarrà vantaggi significativi anche se ci vorranno dei mesi prima che la fiducia ritorni ; la paralisi istituzionale tutta dettata dalla paura ha determinato un rallentamento dell'attività interbancaria che di riflesso, si è estesa, al settore delle imprese; l'approvazione del piano di salvataggio non ha per ora sortito alcun effetto sul mercato azionario in quanto permangono ancora molti dubbi sulla validità del piano. Gli investitori probabilmente ritengono che il piano apporterà dei benefici, ma nel frattempo preferiscono attendere e verificare. Secondo molti molti economisti il piano non contiene misure che consentano al mercato immobiliare di stabilizzarsi nè di grosso impatto sull'economia reale; sicuramente fino a che non ci saranno notizie confortanti dal mercato del lavoro e i dati macro non registreranno miglioramenti significativi, i consumatori non modificheranno le loro abitudini d'acquisto.
Tornando al nostro indice, è evidente dal grafico la volontà attendista degli investitori che per ora hanno confinato le quotazioni nell'ambito di uno stretto trading range con valori estremi fra 25000 e 26000. Quel timido morning star che avevo preteso di intravedere non ha sortito gli effetti desiderati; non si trattava di una morning star classica e proprio Steve Nison, autore del libro "BEYOND CANDLESTICK" riporta di aver scritto all'Associazione Nipponica di analisi tecnica chiedendo come interpretare alcuni pattern che non rientravano nei parametri classici al 100%; la risposta dell'associazione fu "we have found our discussions very interesting in the sense that you try to be very specific in determining definitions of Japanese exhibit readings while we try to keep them flexible as not to exclude all possibilities: This ...may be traced to differences in the way of thinking of Westerners, who prefer being precise and definite and Orientals who like to be flexible".
Nel breve è determinate il superamento dei 26250 per sperare in un rafforzamento più significativo; solo sopra 27000 la situazione tecnica diventerebbe più rassicurante.

giovedì 2 ottobre 2008

INDICE SPMIB40: UN TIMIDO MORNING STAR PREANNUNCIA UN PERIODO DI TREGUA.



Il piano di salvataggio del sistema finanziario da 700 miliardi di dollari è stato approvato dal Senato con 75 voti favorevoli e 25 contrari; se venerdì passerà anche alla Camera sarà il più grande intervento pubblico nell'economia dopo quello della grande depressione del '29. Il piano è stato arricchito da emendamenti a difesa della middle class tanto che alcuni senatori sostengono che il piano è per la "Main street" e non per "Wall Street"; sembra che a questo punto non ci fossero alternative al piano; non intervenire probabilmente avrebbe significato rischiare di far perdere i risparmi pensionistici di molte famiglie americane e di peggiorare ancora di più lo stato dell'economia. Non c'è dubbio che ancora una volta saranno i contribuenti a pagare per le scelte scellerate delle banche ; e probabilmente il piano non risolverà i reali problemi economici che l'America, e di riflesso il mondo intero, si trova a fronteggiare. A questo punto ci si attende che una volta approvato il piano, la Fed abbassi i tassi.

Come è possibile vedere dal grafico, sembra di poter riscontrare una morning star che anticipa una fase di tregua.

mercoledì 1 ottobre 2008

UNICREDITO: CONTINUANO LE SOSPENSIONI .


Non trova pace il titolo Unicredito che ancora oggi non riesce a contrattare in maniera continua; dopo le varie ripartenze il titolo viene continuamente sospeso al ribasso ed ormai è il terzo giorno che la situazione si ripete; alla base di tutto ciò sicuramente la sfiducia che serpeggia sempre più fra gli investitori ; la convinzione generale è che se la crisi dovesse continuare e dovessero appalesarsi ulteriori situazioni critiche finora tenute nell'ombra, probabilmente il titolo Unicredito sarebbe quello che ne risentirebbe di più; i timori a breve riguardano la possibilità di un aumento di capitale ma è forte la possibilità di svalutazioni nel portafoglio di crediti strutturati e a questo punto non è difficile ipotizzare una riduzione del dividendo.
A livello grafico ormai le quotazioni si sono riportate al livello del 1997 come si vede dal grafico settimanale allegato; un buon supporto dal quale il titolo potrebbe ripartire si trova a circa 2 euro; ma le continue sospensioni del titolo non fanno altro che tenere lontani gli investitori, ed incutere timori, ansie e preoccupazioni sul destino della banca; sembra che le rassicurazioni dell'amministratore Profumo non bastino più a calmare gli animi e a questo punto un intervento delle autorità di vigilanza sarebbe gradito per togliere ogni dubbio circa la solidità della banca; lasciare il mercato in balia delle voci incontrollate sembra veramente un gioco troppo sadico nei confronti dei risparmiatori.

domenica 28 settembre 2008

INDICE SPMIB40: ANCORA CONSOLIDAMENTO.


I timori di un crack sistemico abbinati ad un possibile allargamento della crisi al sistema bancario europeo, tengono tutti con il fiato sospeso; il fine settimana, generalmente dedicato al riposo, sta assumendo sempre più importanza: questa volta è il turno del senato americano che deve pronunciarsi sul piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari nel tentativo disperato di mettere almeno una pezza al sistema bancario ; saranno importanti e determinanti le modalità di attuazione del piano e sembra che questa volta i contribuenti saranno al primo posto nel recupero degli asset in caso di fallimento.
La settimana finanziaria si è conclusa con le notizie poco confortanti della catastrofica situazione in cui verserebbe Fortis, il colosso dei servizi finanziari belga-olandese; il gruppo ha negato il dissesto ma ha provveduto a cambiare i vertici ; nello stesso tempo, in Inghilterra si è provveduto alla nazionalizzazione di Bradford & Bingley; il livello reale di leverage delle banche europee è alta anche se ai fini della vigilanza è pari solo a 10, un valore che le porrebbe al riparo da qualsiasi tempesta finanziaria; ma non bisogna dimenticare che quel valore risulta falsato in quanto per proteggersi, le banche hanno fatto ricorso all'acquisto dei credit default swap; per superare questa difficile fase le banche europee dovranno ricorrere ad aumenti di capitali oppure ridurre il grado di leva rimettendo in moto una spirale di vendite che non preannuncia nulla di buono.
Dal punti di vista tecnico non ci sono per ora sostanziali novità; in attesa che la crisi si evolva, per ora il mercato è in fase di consolidamento e l'indice lateralizza tra 26800 e 27500; i rimbalzi a cui abbiamo assistito finora non hanno scalfito il trend al ribasso.


venerdì 26 settembre 2008

INDICE SPMIB40: INTRAPPOLATO FRA LA TENKAN SEN E LA KIJUN SEN


Le tre sedute consecutive di ribasso, dopo il rally della settimana scorsa, hanno innescato una reazione sui minimi relativi di 26800 in grado di portare l'indice al disopra dei 27500; sembra di scorgere nella figura delle ultime sedute e contrassegnata nel grafico da un un ellisse, una figura di continuazione delle candele giapponesi cosiddetta "RISING THREE METHODS" che se confermata potrebbe mettere ulteriore slancio all'indice; un ulteriore fattore positivo proviene dal fatto che le prese di beneficio seguite al morobuzu di venerdì scorso si sono fermate proprio a circa il 50% del morobuzu stesso, e che le candele giapponesi considerano una zona di forte supporto; l'ipotesi più ottimistica nel breve ricondurrebbe per l'ennesima volta l'indice nei pressi dei 28300, dove dovrebbe fare i conti con le note resistenze; viceversa una perdita dei 26800, rimetterebbe tutto in discussione. La volatilità è ancora alta e in tali condizioni diventa poco affidabile ogni tipo di analisi, anche la più accurata possibile.

giovedì 25 settembre 2008

FINMECCANICA: ANALISI DEL TITOLO.


A partire dai primi di settembre il titolo ha poche volte chiuso in territorio positivo finendo per perdere circa il 19% dallo scorso 11 agosto; un last engulfing bullish , il 19 settembre, ha probabilmente interrotto la fase negativa; al momento non ci sono indicazioni tali che consentano un facile ottimismo: il titolo quota sia sotto la cloud che sotto la tenkansen e la kijun sen, ma se il last engulfing bullish sarà confermato non è da escludere un ritorno delle quotazioni in prossimità dei 17,5. Operativamente operazioni long al superamento on close dei 16,45 con stoploss a 16.