venerdì 17 luglio 2009

SP500: LA FALSA ROTTURA DELLA NECKLINE, HA CREATO UNA CLASSICA BEAR TRAP.


La classica formazione cosidetta del testa e spalle in formazione sul'SP500 ed anche sul Dow Jones ha causato la classica spinta da parte dei shortisti nei pressi della neckline; la sua falsa rottura ha creato una insidiosa bear trap e la necessità di coprire le posizioni short ha determinato il rally; è un segnale altamente bullish e un superamento della resistenza posta a 950-960 porterebbe l'indice più rappresentativo del mercato americano a lambire i 1000 punti.

giovedì 16 luglio 2009

UNICREDITO: ANALISI GRAFICA ED OPERATIVA


Il tentativo di superare la senkou span B è riuscito ad amplificare il movimento di rafforzamento del titolo che mentre scrivo si trova sopra gli 1,80; le principali difficoltà nella continuazione dell'apprezzamento del titolo permangono a circa 1,90 e nel frattempo, anche in considerazione della rapidità del rimbalzo, non è da escludere un ritorno verso 1,82, sul supporto rappresentato dalla kijun sen e che a questo punto potrebbe sicuramente rivelarsi un ottimo livello di buy opportunity per chi non avesse deciso l'entrata al superamento della senkou span b; una chiusura sopra 1,82 creerebbe le condizioni ottimali per superare la cloud e tentare di riportarsi sui massimi di maggio scorso.

martedì 14 luglio 2009

FTSIE MIB: LA SENKOUN SPAN B E' RIUSCITA A CONTENERE IL TENTATIVO DI FUGA RIBASSISTA.


La senkou span B è riuscita al momento a contenere la possibile evoluzione ribassista del Ftsie Mib; i prossimi livelli di resistenza sono posti a circa 18500 e a 19100, dove passano rispettivamente la tenkan sen e la Kijiun sen; un miglioramento definitivo del quadro tecnico si avrebbe con il superamento dei 19900.

lunedì 13 luglio 2009

UNICREDITO: ANALISI GRAFICA ED OPERATIVA.


Il 16 giugno scorso le quotazioni del titolo Unicredit si sono avvicinate alla Senkou span A, supporto rappresentato dalla componente superiore della cloud ; a ciò è seguito una fase laterale di circa 10 giorni quando le quotazioni hanno oscillato continuamente al disopra e al disotto della media mobile a 200 giorni e amplificando in maniera chiara e netta l'indecisione che interessava tutto il settore banciario ed in particolare Unicredit; venerdì scorso il titolo si è riportato anche sotto la senkou Span B, creando così tutte le condizioni per un ribasso ancora più deciso.
Nel breve il superamento della Senkou span B è propedeutico ad un tentativo di sottrarsi al canale ribassita nel quale si è incuneato il titolo e che potrebbe ricondurlo verso 1,5 ; considerando lo spessore alquanto sottile della cloud, indice di una volatilità relativamente bassa, non è da escludere , una volta superata la senkou span B a 1,67, un tentativo di riportarsi verso la parte alta della cloud a circa 1,88. Operativamente i primi acquisti in ottica speculativa al superamento di 1,67 con stop loss sotto i minimi di venerdì a circa 1,65.

sabato 11 luglio 2009

ALCOA HA APERTO LA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI. LE ASPETTATIVE PER IL SECONDO TRIMESTRE NON SONO ESALTANTI.







Con Alcoa è iniziata la stagione delle trimestrali; la società ha anunciato la terza perdita consecutiva ma con un piano di razionalizzazione dei costi superiori alle attese. E' opinione diffusa che il secondo trimestre non presenterà risultati positivi per le aziende e l'unico modo per aumentare i profitti rimane ancora il taglio dei costi poichè le vendite non mostrano inequivocabili segnali di crescita.
L'ottimismo che da più parti si inizia a diffondere non trova piena corrispondenza nella realtà; se ci si sofferma sulle principali aziende del mercato americano non si può fare a meno di notare che buona parte delle aziende automobilistiche, delle compagnie aeree e addirittura degli stessi stati federali sono in buona parte in uno stato fallimentare; evito di entrare nel merito delle aziende creditizie ed assicurative fra cui Fannie May ,Freddy Mac e Aig che sono dei pozzi senza fondo; non stanno meglio le principali associazioni di assistenza sociale quali Medicare e Medicaid, tutte prossime ad esaurire le proprie disponibilità finanziarie; quando leggo le critiche da parte di qualche giornale straniero americano o inglese che sia, sul nostro paese ,non riesco a capacitarmi da quale pulpito venga la predica; pur con tutti i limiti, i disastri, il malaffare e gli sprechi che caratterizzano da anni la gestione pubblica del nostro paese, registro con rammarico che la pseudo superiorità di alcuni paesi stranieri è oramai solo una favola e con un intervento serio sull'evasione fiscale il nostro paese potrebbe avere un ruolo decisamente più importante nel campo economico e finanziario di quello che occupa attualmente.
Siamo alla quarta settimana di cali per i mercati azionari e i mercati sono ancora molto vulnerabili ; per il nostro indice rimane decisivo il mantenimento dei 17600 corrispondente alla parte bassa della cloud (senkou span B) per evitare che la situazione precipiti; allo stesso modo le sorti dell'indice più rappresentativo del mercato americano, l'SP500, sono legate al mantenimento del livello posto a 860, mentre per il Dow Jones Industriale il livello importante è posto a 8020; decisamente migliore è l'impostazione grafica del Nasdaq Composite e del Nasdaq100 che a differenza degli altri indici sono sul supporto della senkou span A, rispettivamente a 1750 e 1400. Al limite della Senkou span B resta il Dax che in caso di discesa sotto i livelli attuali, potrebbe estendere la discesa fino a circa 4200.

lunedì 6 luglio 2009

SP500: IL VIX INDICA UNA POSSIBILE OSCILLAZIONE DEL 7% NEI PROSSIMI 30 GIORNI. AUMENTA PERO' IL COSTO DELLE OPZIONI PUT.




A novembre scorso il Vix era al massimo storico di 80,86 e gli investitori erano pienamente coscienti che la possibiltà che l'indice SP500 oscillasse con una percentuale superiore al 20% era ampiamente probabile; da quei massimi il Vix si è fortemente ridimensionato e ora quota al disotto dei 30 punti con un oscillazione contenuta fra 25 e 32. In sintesi il Vix sembrerebbe indicare un ritorno alla normalità con quotazioni di poco al di sopra di quelle precedenti il fallimento del colosso bancario Lehman Brothers; in direzione opposta invece sembra andare il costo delle coperture per proteggersi da eventuali scivoloni del mercato; per proteggersi da un eventuale calo dell'indice SP500 del 10% gli investitori stanno spendendo una cifra molto maggiore rispetto a quella di agosto dell'anno scorso cioè rispetto al costo delle optioni un mese precedente al fallimento di Lehman Brothers e cioò nonostante il fatto che nell'ultimo trimestre il VIX sia crollato di circa il 40%; pur essendo calati i prezzi delle opzioni rispetto ai massimi, sono comunque del 38% sopra i valori storici degli ultimi 19 anni del VIX a circa 20 punti; la volatilità implicità per un calo del 10% dell'indice è salita a 29 rispetto ad una volatilità implicita sulle opzioni call di circa 20 .
In europa la volatilità implicita dei contratti sull'Eurostoxx per un calo dell'indice del 10%, è aumentata a circa 31,5 rispetto ad un valore di circa 23 per un apprezamento dell'indice del 10%.
E' un dato che indica la maggiore inclinazione da parte degli iinvestiori a cercare coperture contro eventuali perdite piuttosto che a speculare su ulteriori guadagni.

VOLUMI SOTTILI MA IL TRIMESTRE APRILE\GIUGNO E' POSITIVO (+20%).


La prima settimana di luglio chiude con volumi sottili anche per la festività americana e se il quadro generale del mercato non diventerà più chiaro, è lecito attendersi sedute caratterizzate da scarsa partecipazione da parte degli investitori; il mercato necessita di uno storno ma fino ad ora il livello di supporto 18500/18600 ha retto e ha innescato delle timide reazioni che oramai sono inserite in uno stretto trading range di circa 1000 punti di indice.
Secondo molti gestori il rally delle value stock(le azioni di scarsa qualità ) è da interpretare come un segnale fortemente negativo in quanto il rimbalzo è stato amplificato dal forte apprezzamento delle azioni finanziaramente messe peggio; nell'indice MSCI WORLD VALUE le azioni maggiormente indebitate sono aumentate del 38% nell'ultimo trimestre, mentre l'indice MSCI WORLD si è apprezzato del 20% e le value stock, cioè quelle che quotano ai più bassi livelli si sono apprezzate del 22%, il maggior incremento dal 1995. Fra le quattro value stock che si sono apprezzate in maniera significativa raddoppiando ed anche triplicando il loro valore si annoverano sul mercato americano Lincoln National Group, Fifth Third Bancorp, Principal Financial Group Inc e la Ford, l'unico produttore di auto americano ad evitare il fallimento; fra le aziende europee, ricordo infine Dexia Sa, salita più del 100% dopo aver fatto ricorso a circa 6 miliardi di finanziamenti da parte della Francia, del Belgio e del Lussemburgo per evitare il collasso dopo il fallimento del colosso americano Lehman Brothers. Cinque delle dieci value stock che hanno avuto le migliori performance hanno situazione debitoria che supera il 50% del loro capitale totale.
Per quanto concerne il nostro indice, una chiusura sotto i 18500/18600 potrebbe condurre l'indice verso il support a 17000; al contrario una rottura con volumi sopra i 19500 creerebbe le condizioni per un ennesimo tentativo di superamento dei 20500.