lunedì 22 marzo 2010

TERMINATE LE SCADENZE TECNICHE, IL MERCATO DOVRA' DECIDERE SE CONTINUARE LA FASE DI APPREZZAMENTO OPPURE INIZIARE UNA PAUSA DI RIFLESSIONE.

I valori bassissimi del Vix, inchiodati fra valori compresi fra 16 e 30 da circa un anno, sono la più chiara conferma che il mercato non intravede all'orizzonte pericoli tali da poter arrecare eccessive difficiltà all'opera di graduale recupero delle quotazioni iniziate  un anno fa; è un cammino lungo e tortuoso considerata la particolare gravità della situazione economica finanziaria determinata da una prassi oramai consolidata che vede le banche inseguire utili miliardari senza guardare in faccia nessuno; mi vengono  in mente Attila e suoi cavalieri che secondo la leggenda dove passavano non cresceva più l'erba; peccato che chi rompa non sempre paga e non prende neppure  i cocci che rimangono a carico  della comunità, della miriade di disoccupati e di piccoli e medi imprenditori che con difficoltà e in moltissimi casi vedono sparire nei debiti aziende la cui creazione ha richiesto lo sforzo di una o più generazione; mentre la politica è intenta a consolidare i propri privilegi senza nulla tralasciare e quando oramai la situazione debitoria del paese è prossima a livelli di difficile sostenibilità, il mercato azionario è l'unico a dare un segnale di fiducia grazie all'enorme mole di liquidità iniettata nel sistema ; ma il livello così basso di tassi ovviamente  non porta alcuna   boccata d'ossigeno al cittadino-consumatore che ha diritto di usufruire di tassi bassi solo quando avendo risparmiato a forza di sacrifici inerarrabili, si presenta allo sportello e nella disperata ricerca di un riconoscimento alle sue  continue rinuncie, se ne ritorna a casa deluso e con l'amarezza che  dopo un anno si ritroverà con la stessa cifra investita in termini nominali ma con la convinzione che , seppure le statistiche diano oramai l'inflazione sotto controllo, il suo potere d'acquisto calerà inesorabilmente. 
Dal punto di vista grafico, se il mercato darà vita ad una fase di consolidamento è necessario che non vada oltre la fascia 21800 - 22300. La settimana appena conclusa è stata caratterizzata dall'aumento dei tassi da parte della banca centrale dell'India e dalle scadenze tecniche; la scadenza trimestrale, la cosiddetta triple witching day o giornata delle streghe quando scadono  le opzioni sui titoli, sugli indici e i derivati è caratterizzata da un forte aumento dei volumi e della volatilità; è una giornata dedicata alla sistemazioni di portafoglio, priva di una tendenza definita e soprattutto priva di  spunti operativi o previsionali.

lunedì 15 marzo 2010

E' PASSATO UN ANNO DAI MINIMI DI MARZO 2009

Ad un anno dal  crollo delle quotazioni e a un passo dal baratro per i sistemi finanziari mondiali, i mercati hanno saputo trovare la forza di reagire e nonostante le cassandre, che spesso dimenticano che i mercati non sono una copia conforme della situazione economica e finanziaria, ma nella maggioranza dei casi guardano al futuro, alcuni titoli si sono apprezzati in maniera considerevole ; per chi ha avuto il coraggio di guardare i grafici ,senza lasciarsi condizionare dall'atmosfera di essere oramai prossimi alla  fine del mondo, ha avuto l'opportunità di realizzare degli ottimi guadagni ; anche in quest'occasione  la semplice regola che segue  Warren Buffett per  prendere le sue decisioni di acquisto avrebbe permesso di conseguire notevoli guadagni e cioè:   Be fearful when others are greedy, and be greedy when others are fearful (sii timoroso quando gli altri sono ingordi e sii ingordo quando gli altri sono timorosi).
Ai minimi di marzo dell'anno scorso la maggior  parte dei titoli presentava dei rapporti prezzo utile (P/E) estremamente interessanti e quindi questo parametro poteva essere un elemento in più per  chi non depone molta fiducia nell'analisi tecnica; ma ora quel valore, anche per le azioni che più fanno sofferto durante la crisi, si è riportato verso l'alto e quindi diventa sempre più difficile trovare azioni cosiddette value stock cioè sottovalutate rispetto ai propri fondamentali; ma  oltre il price earnings è possibile ricorrere al Peg cioè al  rapporto prezzo  utili diviso la crescita degli utili ; quanto più basso è il PEG tanto più sarà sottovalutata l'azione e quindi  sono consigliabili azioni con Peg inferiore ad uno; un altro elemento da considerare è  il prezzo in relazione alle vendite; un azienda che trimestre dopo trimestre aumenta le proprie vendite  sicuramente ha ampie potenzialità di aumentare i propri profitti; quindi la scelta sarà rivolta ad azioni che presentano un rapporto prezzo/vendite inferiore ad uno. 
Per quanto concerne gli aspetti grafici, alcuni indici hanno superato i massimi di gennaio scorso e quindi  la fase di consolidamento che ne seguirà potrà gettare le basi per un ulteriore allungo; per quanto concerne il nostro Ftsie Mib rimane ancora sotto i 22700, valore oltre il quale c'è da attendersi    un  ulteriore gamba rialzista e la bassa volatilità  rende sempre più concreta questa possibilità .

sabato 13 marzo 2010

ANALISI INDICE SP500 A CURA DI ICHIMOKU CHARTS.COM

ANALISI US DOLLAR INDEX A CURA DI ICHIMOKU CHARTS.COM

ANALISI DELL'ORO A CURA DI ICHIMOKU CHARTS.COM

mercoledì 10 marzo 2010

IL CERCHIO DI FUOCO DEI DEBITI SOVRANI

Bill Gross, il famoso gestore dei fondi obbligazionari Pimco, nella sua rubrica mensile che cura sul sito istituzionale, analizza la situazione economica che si è venuta a creare  dopo la grave crisi che ha sconvolto il sistema finanziario globale ; il gestore constata che il settore privato  è  riuscito a sopravvivere grazie alla massiccia iniezione di liquidità superiore ai 2 trilioni di dollari  da parte del governo e che ciò possa determinare  un ritorno alla  normalità del sistema finanziario  grazie ai bassi tassi d'interesse ; ma non si intravede ancora alcun miglioramento della condizione economica dei consumatori che per ora  versano in gravi difficoltà;  oltre ad essere superindebitati devono lottare contro una disoccupazione insistente e un settore immobiliare che ancora stenta ad avviarsi alla normalità. Nel tentativo di dare una spiegazione a quanto sta accadendo nei nostri giorni alla situazione economica che  presenta delle peculiarità specifiche rispetto alle altre crisi passate, Bill Gross  fa riferimento alla pubblicazione  di  Carmen Rheinhart e Kenneth Rogoff dal titolo This Time is Different , un trattato voluminoso e dallo stile accademico  che analizza otto secoli di crisi finanziarie  e che consente di giungere alle seguenti conclusioni :  la vera eredità delle crisi bancarie è un indebitamento pubblico che supera di gran lunga i costi necessari per il salvataggio delle istituzioni finanziarie; in linea di massima il debito pubblico raddoppia nei tre anni successivi alla crisi e come conseguenza diretta  delle crisi bancarie c'è , inoltre, un aumento medio del sette percento del tasso di disoccupazione che rimane elevato per i prossimi cinque anni; ed infine quando il debito pubblico di un paese supera il 90% del prodotto interno lordo,la sua crescita economica rallenta dell'1%. Come si può notare, le conclusioni a cui giungono gli autori del libro, rispecchiano in pieno quanto è accaduto negli ultimi 12 mesi e ciò dà piena conferma alla tesi che le crisi bancarie determinano una diminuzione dell'indebitamento del settore privato e un impennata di quello pubblico con un conseguente rallentamento della crescita economica e un ridimensionamento dei rendimenti obbligazionari. I paesi più a rischio nell'anno in corso sono inseriti ,nel grafico di Pimco   nel cerchio di fuoco; sull'asse delle ascisse c'è il debito pubblico rispetto al Pil mentre su quello delle ordinate il valore del deficit rispetto al Pil; questi paesi con il bollino rosso sono i paesi che hanno superato il 90% di indebitamento rispetto al prodotto interno lordo o che sono nelle condizioni potenziali di poterlo fare entro pochi anni mentre i paesi nelle zone verdi e gialle sono considerati  i più conservatori e potenzialmente maggiormente solvibili e che potenzialmente possono beneficare di una crescita economica più alta.

domenica 7 marzo 2010

SPMIB40: A 22700 SI DECIDERA' LA SORTE DEL MERCATO.

E' passato circa un anno da quando il mercato sembrava destinato ad autoestinguersi e nonostante la precarietà della situazione finanziaria mondiale, il mercato ha recuperato circa un settanta per cento dai minimi di marzo scorso; come ampiamente prevedibile, non tutti sono concordi nel ritenere che oramai il peggio sia dietro le spalle e c'è chi ritiene che la possibilità di un ritorno sui minimi non sia del tutto da scartare. Nonostante che in borsa nella maggioranza dei casi si viva alla giornata, l'esperienza ci insegna che il trend pur alternato da  pause fisiologiche , può durare dei periodi molto lunghi e quindi pur volendo  sfruttare eventuali momenti di ritracciamento , è molto più saggio impostare la propria operatività tenendo conto del trend in atto. 
Dal punto di vista tecnico non si può non notare la bella white closing  marubozu che chiude  in bellezza la settimana, con tutte e cinque le sedute in positivo e soprattutto con l'indice che si è riportato  sopra la media mobile a 200 periodi e a stretto contatto con quella a 50 periodi che potrebbe anticipare una breve pausa di consolidamento; affinchè il mercato possa inaugurare una fase di stabile crescita è importante il superamento  della resistenza a 22700, corrispondente alla parte inferiore della kumo(Senkou span B).