Nonostante il continuo deterioramento della crisi del debito europeo, e le incerte prospettive di crescita per l'economia giapponese, inglese, americana e cinese i mercati hanno continuato ad apprezzarsi; le aspettative di crescita dell'inflazione e delle economie cosiddette emergenti hanno determinato negli ultimi mesi un aumento sensibile delle principali materie prime(oro, argento e petrolio) e di conseguenza un indebolimento del dollaro e la salita dei mercati azionari. La fine del quantitative easing , i tentativi da parte del governo cinese di raffreddare l'economia , la non brillante situazione dell'economia americana e i timori sui debiti sovrani europei sono elementi di forte incertezza con cui dovrà confrontarsi il mercato; ovviamente non va sottovalutata la discussione in corso in America riguardante l'aumento del tetto consentito all'aumento del debito pubblico da approvare entro il 2 agosto prossimo per evitare il default. La crescita economica in America dovrebbe continuare ad essere moderata e il recente rallentamento può essere addebitato al terremoto in Giappone e all'alto costo dei carburanti: finora gli stimoli governativi non sembrano essere stati sufficienti a stimolare gli investimenti produttivi e probabilmente nonostante I dati non sufficientemente forti, non si rientrerà in recessione(double dip).
Per quanto concerne la situazione finanziaria della Grecia, l'accentuarsi delle tensioni tengono alta l'attenzione e proprio in questa settimana sono attesi le decisioni del governo per raggiungere un accordo sui piani di austerità. In caso di fallimento dei negoziati per concedere nuovi aiuti , la Grecia si avvierebbe verso una fase molto critica che passerebbe attraverso l'uscita dall'euro e con riflessi tragici sul sistema bancario e sull'economia.
Per quanto concerne la situazione finanziaria della Grecia, l'accentuarsi delle tensioni tengono alta l'attenzione e proprio in questa settimana sono attesi le decisioni del governo per raggiungere un accordo sui piani di austerità. In caso di fallimento dei negoziati per concedere nuovi aiuti , la Grecia si avvierebbe verso una fase molto critica che passerebbe attraverso l'uscita dall'euro e con riflessi tragici sul sistema bancario e sull'economia.
A livello generale si attendono segnali di una perdita di momentum della ripresa globale ma considerato che i Price earnings delle azioni quotate sui mercati europei sono alquanto basse, non si attendono forti movimenti al ribasso dei mercati azionari ma una fase di consolidamento con volatilità in crescita.