

Il BALTIC DRY INDEX consente di individuare i segnali di tendenza della congiuntura economica in quanto esso raccoglie le informazioni relative alle navi cargo che trasportano materiale "dry" cioè non liquido e "bulk" , cioè sfuso. Quindi l'indice tiene conto del trasporto delle materie prime agricole e ne rappresenta un perfetto indicatore della domanda e dell'offerta di tali merci. Il trend ribassista che si è sviluppato da gennaio scorso sul grafico giornaliero mostra un declino costante della domanda di trasporto di materie prime . Il grafico settimanale invece consente di inquadrare il movimento in atto come un ritracciamento del trend al rialzo iniziato a fine 2008 e che ha terminato la sua corsa senza essere in grado di superare i 4300 punti; è determinate a questo punto un consolidamento sui livelli attuali e un successivo rialzo verso i massimi relativi di giugno scorso ma la perdita dei 1500 punti rischierebbe una continuazione del trend al ribasso che ha caratterizzato l'indice a partire da metà 2008 e fino a inizio del 2009. Un ripristino del trend al ribasso probabilmente renderebbe molto più concreta una ripresa a W e come conseguenza un'altra ricaduta dei mercati prima della vera ripresa piuttosto che una ripresa a V.
Per quanto concerne le materie prime, l'indice Reuters /Jefferies CRB rappresenta 19 materie prime raggruppate a loro volte in 7 categorie:
- petrolio WTI 23%
- nafta 5%
- benzina senza piombo 5%
- gas 6%
- mais 6%
- soia 6%
- oro 6%
- bestiame bovino 6%
- argento 1%
- succo d'arancia 1%
- suini 1%
- nichel 1%
- grano 1%
- cotone 5%
- cacao5%
- caffè 5%
- zucchero 5%
- alluminio 6%
- rame 6%
Il grafico indica un buon supporto a 250 e rimane saldamente al disopra della media mobile a 200 giorni; l'indice CRB mostra una situazione grafica migliore del Baltic e non è da escludere, che dopo una fase di consolidamento, si possa portare aldisopra dei 300 punti.