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martedì 17 novembre 2009

FTSEMIB: IL TREND RESTA SALDAMENTE RIALZISTA.


I minimi  crescenti non lasciano dubbi: il trend permane  fortemente rialzista e sembra decisamente deciso  a tentare di riportarsi sui massimi relativi di metà ottobre. Sul grafico giornaliero, inoltre, in caso di continuazione della salita, si potrebbe determinare l'incrocio al rialzo della tenkan sen rispetto alla kijun sen e sembra proprio che questo incrocio possa avvenire addirittura al disopra della kumo, rafforzando così ulteriormente la situazione grafica. Un ulteriore conferma è ravvisabile nel grafico settimanale che mostra le quotazioni in procinto di abbandonare la senkou span B rafforzando il segnale long che seppure non rientrante fra quelli forti in quanto al disotto della kumo, si è avuto a maggio scorso quando appunto c'è stato l'incrocio al rialzo della tenkan sen rispetto alla kijun sen. 
Nel breve prese di profitto fino a 23200 o 22800 sono da considerare opportunità di acquisto.
Se non ci saranno novità o sconvolgimenti di varia natura per ora i grafici sembrano puntare verso obiettivi ambiziosi.

giovedì 5 novembre 2009

L'ENTRATA NELLA KUMO CONFERMA NEL BREVE L'ASSENZA DI TREND DEFINITO.


La Kumo è il cuore dell'indicatore Ichimoku kinko hyo ed è formata dalle Senkou span A e Senkou span B.  Queste linee rappresentano dei livelli di riferimento importanti  in quanto  la span A è  la media della Tenkan/Kijun e la Senkou span B la media degli high/low di 52 periodi.
Oltre a segnalare forti zone di supporto e di resistenza , la kumo identifica un area ben precisa all'interno della quale i prezzi  oscillano  in mancanza di un trend definito.  Come è possibile vedere dal grafico, le  quotazioni  del FTSEMIB dopo essere rimbalzate il 27 ottobre scorso a contatto con la senkou span A(supporto) , si sono addentrate nella kumo  da qualche settimana non riuscendo  ad esprimere un trend definito e creando delle condizioni di mercato non propriamente facili da affrontare.  E' prevedibile che le quotazioni possano incontrare il primo livello di resistenza a circa 23000 ed in quell'occasione sarà importante valutare tutte le variabili(volumi, livello di volatitilità etc)  per capire se ci sono le condizioni ottimali per un ritorno sui massimi relativi di ottobre.

giovedì 22 ottobre 2009

FTSE MIB: DETERMINANTE LA TENUTA DEI 23500 E DEI 22900 SE IL RITRACCIAMENTO DOVESSE PROSEGUIRE. A 22200 RIMANE L'ULTIMO BALUARDO A SOSTEGNO DEL RIALZO .


giovedì 3 settembre 2009

A 21450 PASSA LA KIJUN-SEN, FORTE BALUARDO A SOSTEGNO DEL TREND AL RIALZO CHE SI PROTRAE DA MARZO SCORSO.


Le prese di beneficio di questi giorni si sono spinti al disotto dei 21900 ipotizzati nel precedente post; ritengo che a questo punto il mercato sia destinato a recuperare e le prese di beneficio vanno considerate tali, fino a prova contraria.

martedì 14 luglio 2009

FTSIE MIB: LA SENKOUN SPAN B E' RIUSCITA A CONTENERE IL TENTATIVO DI FUGA RIBASSISTA.


La senkou span B è riuscita al momento a contenere la possibile evoluzione ribassista del Ftsie Mib; i prossimi livelli di resistenza sono posti a circa 18500 e a 19100, dove passano rispettivamente la tenkan sen e la Kijiun sen; un miglioramento definitivo del quadro tecnico si avrebbe con il superamento dei 19900.

lunedì 6 luglio 2009

VOLUMI SOTTILI MA IL TRIMESTRE APRILE\GIUGNO E' POSITIVO (+20%).


La prima settimana di luglio chiude con volumi sottili anche per la festività americana e se il quadro generale del mercato non diventerà più chiaro, è lecito attendersi sedute caratterizzate da scarsa partecipazione da parte degli investitori; il mercato necessita di uno storno ma fino ad ora il livello di supporto 18500/18600 ha retto e ha innescato delle timide reazioni che oramai sono inserite in uno stretto trading range di circa 1000 punti di indice.
Secondo molti gestori il rally delle value stock(le azioni di scarsa qualità ) è da interpretare come un segnale fortemente negativo in quanto il rimbalzo è stato amplificato dal forte apprezzamento delle azioni finanziaramente messe peggio; nell'indice MSCI WORLD VALUE le azioni maggiormente indebitate sono aumentate del 38% nell'ultimo trimestre, mentre l'indice MSCI WORLD si è apprezzato del 20% e le value stock, cioè quelle che quotano ai più bassi livelli si sono apprezzate del 22%, il maggior incremento dal 1995. Fra le quattro value stock che si sono apprezzate in maniera significativa raddoppiando ed anche triplicando il loro valore si annoverano sul mercato americano Lincoln National Group, Fifth Third Bancorp, Principal Financial Group Inc e la Ford, l'unico produttore di auto americano ad evitare il fallimento; fra le aziende europee, ricordo infine Dexia Sa, salita più del 100% dopo aver fatto ricorso a circa 6 miliardi di finanziamenti da parte della Francia, del Belgio e del Lussemburgo per evitare il collasso dopo il fallimento del colosso americano Lehman Brothers. Cinque delle dieci value stock che hanno avuto le migliori performance hanno situazione debitoria che supera il 50% del loro capitale totale.
Per quanto concerne il nostro indice, una chiusura sotto i 18500/18600 potrebbe condurre l'indice verso il support a 17000; al contrario una rottura con volumi sopra i 19500 creerebbe le condizioni per un ennesimo tentativo di superamento dei 20500.

lunedì 29 giugno 2009

L'INDECISIONE REGNA SOVRANA IN UN MERCATO IN TRADING RANGE.


Non c'è molto da aggiungere a quanto scritto nei post precedenti; è dagli inizi di maggio che il mercato è in laterale senza riuscire a prendere direzionalità; dopo la discesa sotto i 18600, complice lo stacco dividendi, sembrava che potesse confermare una gamba al ribasso ma prontamente gli acquisti lo hanno riportato al disopra dei 19000; la permanenza sopra i 18660 va in ogni caso letto in maniera positiva; nel breve è comunque importante che l'indice si riporti al disopra dei 19400-19500, affinchè si possa assistere ad ulteriori apprezzamenti.

martedì 23 giugno 2009

COMPLICE LO STACCO DIVIDENDI, L'INDICE CHIUDE SOTTO I 18700.


Lo stacco dei dividendi ha pesato ieri sul FtsieMIb per una percentuale di circa lo 0,75% contribuendo così alla discesa dell'indice al disotto dei 18700, livello che avrebbe potuto fungere da argine al movimento correttivo in atto. Sono dell'avviso che l'indice possa consolidare sui livelli attuali e cioè 18500 - 18600 e in caso di tenuta ritentare di riportarsi sui livelli pre-correzione; in caso contrario non è da escludere un ritorno sui 16500.

martedì 16 giugno 2009

UNA ROTTURA DEI 19700 POTREBBE AMPLIFICARE IL MOVIMENTO CORRETTIVO FINO A 18700.


Dopo tanto parlare di correzione, sembra che il mercato inizi a considerare le quotazioni fin qui raggiunte eccessive rispetto alla reale situazione macroeconomica; diverse sono le motivazioni che hanno portato alle vendite diffuse su tutti i mercati ; in primo luogo l'andamento delle valute e in particolare del dollaro che rafforzandosi ha indotto gli operatori a monetizzare i guadagni finora realizzati sulle materie prime e il petrolio ; non hanno certo favorito le previsioni della Bce che ritiene molto probabile che le banche europee debbano, fra il 2009 e il 2010, ricorrere ad ulteriori svalutazioni che potranno raggiungere i 300 miliardi , in aggiunta ai 366 già svalutati da inizio della crisi.
Tecnicamente una rottura dei 19700, causerebbe un accellerazione del movimento correttivo fino alla cloud a circa 18700 punti di ftsemib; è un mercato da monitorare con molta attenzione senza lasciarsi prendere da facili entusiasmi. Personalmente ho provveduto nei scorsi giorni a chiudere quasi tutte le posizioni azionarie in etf ,accumulate a partire da inizio anno; resto in attesa di sviluppi pronto a rientrare quando le condizioni del mercato lo consentiranno.

domenica 14 giugno 2009

CONTINUA IL CONTATTO RAVVICINATO CON LE RESISTENZE. VICINI AD UNA FASE DI FISIOLOGICO STORNO.


Non c'è molto da dire sulla settimana appena trascorsa e neppure per quella che inizia domani: il trading range che va sempre più restringendosi porterà, prima o poi , ad un movimento importante ma non è possibile sapere quando nè in che direzione; è ovvio che la fuoriuscita dallo stretto canale in cui sono confinate le quotazioni, troverà molti investitori impreparati e finirà per scontentarne altrettanti; il diffuso ottimismo non giustifica in maniera incontrovertibile la fuoriuscita dal trading range verso l'alto; sono queste fasi di mercato le più difficili da gestire e comunque imbastire una strategia in queste considizioni diventa sempre più difficile; un portafoglio difensivo è sempre la scelta migliore in queste condizioni e ovviamente è opportuno astenersi dall' apertura di nuove posizioni.

domenica 7 giugno 2009

CONTINUA LA FASE DI STALLO: NESSUNA INDICAZIONE DAI GRAFICI. SI ATTENDE L'USCITA DAL TRADING RANGE.


E' dal 7 maggio che assistiamo alla fase laterale ; siamo ai confini di un territorio ancora tutto da scoprire e prossimi alla soglia spartiacque fra la continuazione del bear market rally e l'inizio di uno storno che potrebbe anche verificarsi sotto forma di una lunga fase laterale ; i dati macro in America non offrono spunti e mostrano la presenza di ampie zone d'ombra; in settimana sono attesi i dati relativi alle vendite al dettaglio relative al mese di maggio; probabilmente ci sarà un incremento e sarebbe il primo degli ultimi tre mesi; i consumatori stanno orientandosi a sfruttare gli sconti che le grandi ex case automobilistiche stanno offrendo dopo le note vicissitudine che hanno portato alla profonda ristrutturazione di Chrysler e GM con il ricorso alle procedure di amministrazione controllata ; aiutano inoltre le misure messe in atto dal governo per stimolare i consumi nel tentativo di far uscire quanto prima l'economia dalla recessione.
Nonostante lo scetticismo generale non si intravedono concreti rischi nel breve per il mercato azionario; dopo aver preso in seria considerazione la fine irreversibile del sistema finanziario mondiale con rischi di pericolosi avvitamenti, la sensazione è che le misure prese dai governi e dalle banche centrali possano evitare la catastrofe e che fra qualche mese si possa tirare il fiato e pensare a questi mesi passati alla stregua di un brutto sogno; sembra predominare in questa fase una forte voglia di riscatto per il mercato azionario e d'altro canto, considerati i livelli così bassi dei rendimenti obbligazionari sembra che al momento il mercato azionario sia l'unica alternativa valida per rendimenti che non siano così mortificanti per chi, in una fase di scarsità di liquidità, debba vedersi riconoscere rendimenti che nel breve vanno poca sopra l'uno per cento.
A livello tecnico si guardano con attenzione i due livelli entro i quali il trading range si sta svolgendo e cioè 19500 e 20500; sotto il primo livello è lecito attendersi uno storno da pù parti invocato ma che finora non si è concretizzato; al disopra dei 20500, il primo target si collocherebbe sui 23000 punti.