mercoledì 15 giugno 2011

ANALISI US DOLLAR INDEX A CURA DI ICHIMOKU CHARTS

ANALISI SP500 A CURA DI ICHIMOKU CHARTS

ANALISI DELL'ORO A CURA DI ICHIMOKU CHARTS

ANALISI AUDUSD A CURA DI ICHIMOKU CHARTS

domenica 5 giugno 2011

L'INCERTEZZA REGNA ANCORA SOVRANA.MA L'INDICE POTREBBE TENTARE UN RIMBALZO.

Martedì i timori sulla crisi del debito greco si sono affievoliti  quando si sono diffuse le notizie circa un imminente accordo sugli aiuti alla Grecia da parte delle autorità monetarie  internazionali (BCE IMF e UE) che tenderebbero ad evitare sia la ristrutturazione che l'insolvenza del debito. E la sopraggiunta calma si è riflessa nelle quotazioni dell' EURO  che dai minimi relativi in prossimità di 1,4 ha chiuso la settimana al disopra di 1,46. 


La Grecia ha bisogno di altri 60 miliardi di euro per coprire le sue necessità finanziarie dei prossimi due anni e circa metà di questa somma sarà garantita dal patto di stabilità europeo(European Financial Stability Facility); il ricorso a questo sistema di finanziamento evita che a differenza dei finanziamenti da parte degli altri partner europei, per la sua approvazione non è richiesto  alcun  passaggio parlamentare che in molti paesi troverebbe non poche difficoltà; circa la metà dei rimanenti 30 miliardi dovrebbe essere raccolta attraverso le privatizzazioni e risparmi di bilancio grechi; l'ultima parte dovrebbe essere reperita attraverso un pagamento volontario differito ai possessori di titoli di stato e molto probabilmente le stesse banche elleniche.  
Considerata l'incapacità della Grecia di far fronte ai propri impegni, ci si chiede perché si dovrebbe procedere ad un altro finanziamento e sembra che la ragione più plausibile  sia giungere al 2013 quando entrerà in vigore il meccanismo di stabilità europeo(ESM=European Stability Mechanism) che potrebbe prevedere una sorta di swap del debito greco in titoli europei (eurobond); ma fino al 2013 è molto probabile che buona parte del debito greco sia in mano al Fondo Mondiale, ECB e Unione europea e ciò eviterà un contagio della crisi del debito e principalmente eviterà alle banche e ai possessori di titoli di stato  i pesanti costi di ristrutturazione del debito. 
Lo spinning top di venerdì che si è allungato fino a testare il supporto a 20400 non dirime del tutto i dubbi circa la possibilità di un recupero immediato ma necessità di conferme nelle prossime sedute.Per quanto concerne il principale indice americano, il grafico mensile  dello Standard & Poor's 500,  mostra come il ritracciamento delle ultime settimane si sia mantenuto entro i limiti di un normale consolidamento e il trend al rialzo, fino a prova contraria, è ancora intatto.


lunedì 30 maggio 2011

INCERTEZZA SUL TREND : SI ATTENDE UNA FASE DI CONSOLIDAMENTO.

Nonostante il continuo deterioramento della crisi del debito europeo, e le incerte prospettive di crescita per l'economia giapponese, inglese, americana e cinese i mercati hanno continuato ad apprezzarsi; le aspettative di crescita dell'inflazione e delle economie cosiddette emergenti hanno determinato negli ultimi mesi  un aumento sensibile delle principali materie prime(oro, argento e petrolio) e di conseguenza un indebolimento del dollaro e la salita dei mercati azionari. La fine del quantitative easing , i tentativi da parte del governo cinese di raffreddare l'economia , la non brillante situazione dell'economia americana e i timori sui debiti sovrani europei sono elementi di forte incertezza con cui dovrà confrontarsi  il mercato; ovviamente non va sottovalutata la discussione in corso in America riguardante l'aumento del tetto consentito all'aumento del debito pubblico da approvare entro il  2 agosto prossimo per evitare il default. La crescita economica in America dovrebbe continuare ad essere moderata e il recente rallentamento può essere addebitato al terremoto in Giappone e all'alto costo dei carburanti: finora  gli stimoli governativi non sembrano essere stati sufficienti a stimolare gli investimenti produttivi e probabilmente nonostante I dati non sufficientemente forti, non si rientrerà in recessione(double dip). 




Per quanto concerne la situazione finanziaria della Grecia, l'accentuarsi delle tensioni tengono alta l'attenzione e proprio in questa settimana sono attesi le decisioni del governo per raggiungere un accordo sui piani di austerità. In caso di fallimento dei negoziati per concedere nuovi aiuti , la Grecia si avvierebbe verso una fase molto critica che passerebbe attraverso l'uscita dall'euro e con riflessi tragici sul sistema bancario e sull'economia.
A livello generale si attendono segnali di una perdita di momentum della ripresa globale ma considerato che i Price earnings delle azioni quotate sui mercati europei sono alquanto basse, non si attendono forti movimenti al ribasso dei mercati azionari ma una fase di consolidamento con volatilità in crescita.  



domenica 13 marzo 2011

4 BANCARI ANCORA INTERESSANTI PER EVENTUALI OPERAZIONI AL RIALZO.

Il Ftse Mib si sta avvicinando alla senkou span A, la parte superiore della kumo, che rappresenta un supporto molto rappresentativo essendo la media tra la Tenkan sen e la Kijun sen, il fulcro centrale dell'indicatore Hichimoku; a questo punto è legittimo attendersi un rimbalzo o quanto meno un rallentamento della fase correttiva; in caso contrario l'entrata nella kumo, la cui ampiezza è determinata dalla volatilità,  darà inizio ad una fase di grande indecisione e probabilmente un assenza di trend e una forte direzionalità al ribasso si avrà alla rottura della parte inferiore della kumo che attualmente è a circa 20800 punti.
I  titoli bancari e in particolare MPS, Intesa, Mediobanca e Unicredito sono ancora a livelli di prezzo che non ne pregiudicano  la possibilità di un rimbalzo; mentre per il Monte dei Paschi sarebbe augurabile che le quotazioni si portassero vicini ai 0,905 e per  Mediobanca a circa 7,30, per  Intesa ed Unicredito si potrebbe già tentare un acquisto sui valori attuali ovviamente proteggendosi con un doveroso stop loss.

domenica 6 marzo 2011

ENEL GREEN POWER: INTERESSANTE L'ACQUISTO A CIRCA 1,69

L'impostazione  rialzista nel medio periodo dell'indice FTSE MIB rimane tale fino a che i prezzi rimarranno sopra il livello 21500-21700; sopra questi livelli  non  si dovrebbero assistere a correzioni più profonde. Le attuali condizioni geopolitiche  a causa  delle note vicissitudini nei principali paesi dell'Africa settentrionale provocano una situazione di forte volatilità  ,  e per chi ha una propensione al rischio bassa,  è consigliabile attendere segnali più chiari prima di effettuare acquisti. Nel frattempo si possono eventualmente individuare livelli interessanti di entrata nel caso la fase correttiva dovesse continuare   e ritengo che un primo acquisto si possa fare sul titolo ENEL GREEN POWER  a circa 1,69  con stop loss a 1,695.

EUR-GBP: DOVREBBE CONTINUARE IL RIMBALZO DELL'EURO.

La resistenza posta a circa 0, 86 ha momentaneamente bloccato la fase di rimbalzo, partita il 3 marzo scorso , dalla parte superiore della cloud con una lunga candela bianca; un ritorno sulla tenkan sen a 0.8585 sul grafico orario, raprresenterebbe un ottimo livello di acquisto con stop loss a 0,8565 e primo  target a 0, 8650

domenica 27 febbraio 2011

EUR-USD: INTATTO IL TREND AL RIALZO DELL'EURO.

Nonostante la possibilità di un doppio massimo in area 1,38, il trend dell 'euro nei confronti del dollaro rimane al rialzo; non si esclude nel breve  un ritorno verso 1,3650 , un area molto interessante dove poter inserire ordini long con target ancora l'area 1,38. Il superamento immediato dell'area 1,385  porterebbe l'euro in area 1,40, quasi a lambire i massimi di novembre scorso. 

sabato 19 febbraio 2011

FINMECCANICA: ANALISI TECNICA E OPERATIVITA'.

Il titolo sta ritracciando dopo la fase positiva, anticipata da una sufficiente fase di accumulazione durata circa un mese, che si è concretizzata a partire da metà gennaio. Sembra di assistere ad una normale e benefica  presa di beneficio e  la kijun-sen è riuscita finora a tenere a bada la spinta ribassista;   sembra determinante a questo punto che il livello posto a 9,30- 9,40 non sia violato al ribasso; la congestione che si è formata sui massimi, molto ben visibile sul grafico settimanale,  lascia ben sperare in un prossimo recupero del titolo ed operativamente si consiglia una prima entrata nel titolo al disopra dei 9,60 con stoploss sotto i 9,3 in chiusura; un primo eventuale target è posto a circa 10,25.

mercoledì 2 febbraio 2011

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ANALISI GRAFICO ORARIO SP500 A CURA DI ICHIMOKUCHARTS.COM

domenica 23 gennaio 2011

ANALISI INDICE SP500 A CURA DI ICHIMOKU CHARTS.COM

ANALISI US DOLLAR INDEX A CURA DI ICHIMOKU CHARTS.COM

LA LUNGA FASE INTERLOCUTORIA SEMBRA AVER TROVATO FINALMENTE LA RETTA VIA.

Anche se la candela di chiusura dell'indice FTESEMIB di venerdì sembra chiaramente indicare la necessità di una  correzione, è quanto meno salutare ,anche dal punto di vista psicologico,  che le quotazioni abbiano preso una direzione precisa; la candela di indecisione di venerdì ovviamente abbisogna di conferme ed un suo eventuale superamento aprirebbe interessanti prospettive rialziste per il nostro indice; a parte la frustrazione di vedere i principali  indici  mondiali prendere con decisione la via del rialzo e constatare che  a parte pochi temi legati a vicissitudini societarie e sui quali il mercato ha posto grandi aspettative,  il mercato nostrano conferma la fase di grande difficoltà che il nostro Paese e la sua economia , stanno attraversando; c'è bisogno di un profondo processo di ammodernamento del Paese intervenendo con  la scure dove la corruzione, gli sprechi e il malgoverno impediscono al nostro paese di competere ad armi pari  con i  principali competitors internazionali.
Fino a qualche tempo fa bastava concentrarsi sull'analisi del principale indice americano , l'Sp500, per avere un idea di quella che sarebbe stata l'evoluzione del nostro indice e degli altri principali indici europei; ora non è più possibile in quanto gli investitori, a causa dei problemi legati al debito sovrano, hanno concentrato le loro scelte preferendo i paesi che hanno prospettive di crescita maggiore e principalmente dove il tessuto economico è particolarmente favorevole  ad accogliere investimenti da tutto il mondo;  Amazon, il sito più autorevole in materia di vendite on-line, ha da poco inaugurato il sito italiano ma ha preferito creare una Sarl in Lussemburgo piuttosto che aprire una società sul suolo italiano e pur avendo prezzi molto concorrenziali preferisce spedire la merce da oltralpe, piuttosto che sottostare alle imposizioni fiscali di uno stato e di una politica autoreferenziali e lontani dai problemi dei cittadini. 
Tornando alle considerazioni di tipo tecnico, il superamento dei 21600 dell'indice restano estremamente positivi; l'unico timore è che un eventuale correzione sui mercati americani e sul mercato tedesco,  che hanno visto le loro quotazioni apprezzarsi sensibilmente lungo il corso dell'anno appena concluso, possa innescare un ulteriore fase laterale, interlocutoria e far perdere l'impulso al nostro mercato; da marzo del 2009 l'indice SP500 si è apprezzato in misura superiore al 90% e a parte la correzione che ha colpito i tre principali indici americani   da aprile e fino a novembre dell'anno scorso e la breve correzione avvenuta nel mese di novembre scorso, i mercati non hanno subito correzioni importanti . Le ottime trimestrali americane  hanno confermato la ripresa in atto e il buon esito delle aste dei paesi periferici, a partire dal Portogallo, hanno riportato l'attenzione sui titoli bancari , pesantemente colpiti in seguito ai timori legati ai debiti sovrani; le massicce vendite dei  titoli di stato dei paesi più deboli dal punto di vista finanziario ha determinato un aumento dei tassi d'interesse(la vendita ha fatto calare il prezzo sul mercato secondario e aumentare di conseguenza i rendimenti) e in alcuni casi ha impedito l'approviggionamento di denaro utile a far funzionare la macchina statale: presentarsi sul mercato dei capitali ed offrire rendimenti più bassi rispetto ai titoli in circolazione ha l'effetto di tenere lontano gli investitori che in considerazione del fatto che a maggior rischio corrisponde un maggiore rendimento, hanno favorito il circolo vizioso di tassi in aumento e peggioramento delle finanze pubbliche. Ovviamente l'idea partita da alcuni paesi di emettere dei bond a marca europea, ha trovato contrari i principali paesi che emettendo titoli al 2% lucrano interessi di gran lunga maggiore su quelli dei paesi periferici; sembra la solita giungla dove l'animale grosso fa un sol boccone di quello più piccolo. 
TITOLI INTERESSANTI. ENI al superamento dei 17,85 con stop loss a 17,20.