domenica 5 giugno 2011

L'INCERTEZZA REGNA ANCORA SOVRANA.MA L'INDICE POTREBBE TENTARE UN RIMBALZO.

Martedì i timori sulla crisi del debito greco si sono affievoliti  quando si sono diffuse le notizie circa un imminente accordo sugli aiuti alla Grecia da parte delle autorità monetarie  internazionali (BCE IMF e UE) che tenderebbero ad evitare sia la ristrutturazione che l'insolvenza del debito. E la sopraggiunta calma si è riflessa nelle quotazioni dell' EURO  che dai minimi relativi in prossimità di 1,4 ha chiuso la settimana al disopra di 1,46. 


La Grecia ha bisogno di altri 60 miliardi di euro per coprire le sue necessità finanziarie dei prossimi due anni e circa metà di questa somma sarà garantita dal patto di stabilità europeo(European Financial Stability Facility); il ricorso a questo sistema di finanziamento evita che a differenza dei finanziamenti da parte degli altri partner europei, per la sua approvazione non è richiesto  alcun  passaggio parlamentare che in molti paesi troverebbe non poche difficoltà; circa la metà dei rimanenti 30 miliardi dovrebbe essere raccolta attraverso le privatizzazioni e risparmi di bilancio grechi; l'ultima parte dovrebbe essere reperita attraverso un pagamento volontario differito ai possessori di titoli di stato e molto probabilmente le stesse banche elleniche.  
Considerata l'incapacità della Grecia di far fronte ai propri impegni, ci si chiede perché si dovrebbe procedere ad un altro finanziamento e sembra che la ragione più plausibile  sia giungere al 2013 quando entrerà in vigore il meccanismo di stabilità europeo(ESM=European Stability Mechanism) che potrebbe prevedere una sorta di swap del debito greco in titoli europei (eurobond); ma fino al 2013 è molto probabile che buona parte del debito greco sia in mano al Fondo Mondiale, ECB e Unione europea e ciò eviterà un contagio della crisi del debito e principalmente eviterà alle banche e ai possessori di titoli di stato  i pesanti costi di ristrutturazione del debito. 
Lo spinning top di venerdì che si è allungato fino a testare il supporto a 20400 non dirime del tutto i dubbi circa la possibilità di un recupero immediato ma necessità di conferme nelle prossime sedute.Per quanto concerne il principale indice americano, il grafico mensile  dello Standard & Poor's 500,  mostra come il ritracciamento delle ultime settimane si sia mantenuto entro i limiti di un normale consolidamento e il trend al rialzo, fino a prova contraria, è ancora intatto.


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