sabato 5 maggio 2007

IL TORO SCALPITA, MA LO SCETTICISMO PERMANE


Il mercato sale senza soste dando un interpretazione positiva anche a qualche dato negativo e festeggiando in maniera illimitata alle molte notizie positive che stanno arrivando dalle operazioni di acquisizioni sia in America che in Europa e agli utili spesso al disopra delle aspettative; purtuttavia lo scetticismo permane se si guarda al Vix; ma proprio questo elemento di scetticismo, potrebbe, se letto in chiave contrarian, essere interpretato come un segnale bullish e quindi dare ancora più benzina al mercato.
Il VIX è calcolato considerando la media pesata della volatilità implicita di otto contratti S&P 100 Calls e Puts aventi una scadenza media di trenta giorni. Quando l’ansietà cresce l’indice VIX sale; viceversa quando la compiacenza è prevalente il VIX scende. Letture di VIX elevate sono normalmente associabili ad un mercato ipervenduto; letture del VIX sono invece associabili a condizioni di ipercomprato. Come è possibile vedere dal grafico quando il mercato non aveva ancora inanellato record su record in particolare pe rquanto concerne il Dow Jones, il vix stazionava ai limiti dei 9-10 punti; le prese di beneficio che hanno caratterizzato la fine del mese di febbraio fino a metà marzo hanno portato il valore del vix sui 20 punti; da quel momento il mercato ha ripreso la sua corsa ma il vix continua a stazionare sui 13 punti, e quindi confermando l'idea di un mercato che ha un approccio molto prudenziale; spesso i più grandi rally avvengono proprio quando molti investitori diventano scettici sulla sostenibilità del trend in atto e quindi è a tutti gli effetti un segnale bullish.
Se si analizzano in America i flussi di denaro che affluiscono nei fondi comuni di investimento si nota che nel primo trimestre di quest'anno c'è stato un calo di circa il 30% rispetto al primo trimestre dell'anno scorso; sicuramente il ricordo di quanto accadde nel 2000 è ancora vivo nelle menti degli investitori e le preoccupazioni relative allo stato di salute del settore immobiliare hanno la loro influenza.
Assogestioni proprio ieri ha pubblicato i flussi di raccolta per il mese di marzo registrati dai fondi comuni aperti di diritto italiano e di diritto estero ed anche in questo caso la raccolta netta per i fondi azionari e bilanciati è negativa rispettivamente per 3224,4 e 734 miliardi di euro. Bene la raccolta di fondi flessibili(2326 miliardi di euro ) anche se inferiore ai 3132 del mese precedente.

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