La sensazione che l'economia mondiale sia in una fase molto difficile ma probabilmente non catastrofica, ha innescato il rimbalzo dei mercati azionari mondiali; nonostante le due grosse ipoteche che gravano sulle aziende europee, petrolio ed euro forte, anche il mercato italiano, fino a poco tempo fa sofferente di un astenia perniciosa, ha mostrato i primi segnali di miglioramento del quadro grafico e come spesso citato in post precedenti, la zona di resistenza rappresentata dalla cloud sarà determinante per poter meglio definire, in termini tecnici, la natura del movimento iniziato dai minimi del mese di marzo scorso; senza fasciarsi ulteriormente la fronte, chi ha creduto nel rimbalzo, pur cosciente del quadro macroeconimico di fondo, e ha ritenuto opportuno di aprire posizioni al rialzo in titoli o in derivati, ritengo sia giunto il momento di attenzionare maggiormente il portafoglio titoli prendendo in considerazione l'eventualità di un consolidamento; non sarà necessario farsi prendere dal panico o ipotizzare scenari ancora più catastrofici di quelli ampiamente previsti: sarà solo necessario ricorrere al vecchio stop profit per blindare gli eventuali gain maturati anche perchè sembrano esserci tutte le condizioni per una continuazione del rialzo e il superamento dei 35000 punti, livello che concretizzerebbe l'uscita del derivato dalla zona di resistenza rappresentata dalla cloud.
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