sabato 31 maggio 2008

SP500:LA KIJUN SEN A 1405 FERMA L'ULTERIORE APPREZZAMENTO DELL'INDICE.


La probabile onda 4 (sempre se i conteggi si rileveranno giusti) che si è venuta formando dai massimi di ottobre dell'anno scorso e i minimi di marzo di quest'anno, dovrebbe essere il normale ritracciamento della salita iniziata nel lontano 2002; nel frattempo come si vede dal grafico,sembra in formazione un testa e spalle rialzista che quantomeno avrebbe come obiettivo i massimi del mese di ottobre dell'anno scorso. La media mobile a 144 periodi aveva nei giorni scorsi fermato la corsa dell'indice che in poco più di un mese aveva recuperato più di cento punti.
Per quanto concerne gli aspetti macro economici, va sottolineato che l'attuale crisi economica, mitigata dal ruolo sempre più determinante delle economie emergenti , ha per ora evitato la recessione globale; si dà sempre più importanza alla crisi americana dimenticando che nel frattempo la Cina contribuisce alla crescita globale con una quota che supera il 15% e si appresta a superare il Giappone; per quanto concerne le economie europee, in particolare quella tedesca ed italiana , molto attive nel settore delle esportazioni hanno sofferto sicuramente in seguito al rafforzamento della moneta unica, ma anche in questo caso l'export si è indirizzato verso altri Paesi (Cina, Russia, America Latina, India etc) che hanno impedito il crollo delle loro economie; molti dubbi , tuttavia, ancora permangono circa la situazione economica mondiale; non è ancora chiaro se il rallentamento ciclico dell'economia americana si stia avvicinando alla fine e se la situazione finanziaria, legata indissolubilmente al mercato immobiliare, subirà un peggioramento o sarà destinata piano piano, dopo il massiccio intervento delle Banche Centrali, a rientrare; in attesa che questi dubbi possano alla fine essere sciolti, l'unico faro che ci consente di navigare nelle acque agitate dei mercati sono i grafici e quindi a parte tutti i catastrofismi o gli eccessi di ottimismo, non resta altro che approfondire lo studio degli stessi.

INDICE SPMIB 40: I 32500 REGGONO E PROIETTANO L'INDICE SOPRA I 33.000 PUNTI.


Dopo lo stacco dividendi scrivevo che "l'approdo ideale di queste prese di beneficio sembrerebbero essere i 32500, livello che non comprometterebbe la fase positiva iniziata a partire da fine marzo scorso"; l'individuazione preventiva di quel livello dove probabilmente sarebbero ritornati gli acquisti, si è rilevato al momento corretta; come si vede dal grafico, l'indice ha lambito la zona supportiva rappresentata dalla parte superiore (senkou span A) della cloud che presenta uno spessore alquanto ristretto, indice di poca volatilità e sintomo di una certa compiacenza da parte del mercato del livello a cui l'indice è giunto.
Le sorti del mercato saranno da un lato legate alla chiusura del gap lasciato in occasione dello stacco dividendi e dall'altro non è da escludere che da parte delle forze ribassiste ci sia il tentativo di testare i minimi in zona 32500 e a quel punto il mantenimento dei 32300 sarà cruciale per evitare che la situazione precipiti verso i minimi di marzo scorso.

SPMIB FUTURE: IL SUPERAMENTO DEI 33180 IN CHIUSURA LASCIA BEN SPERARE PER IL FUTURO.



Il superamento dei 33180 era determinante, nel breve, per il rafforzamento del derivato nostrano; la fase di noia e di lateralità, durata qualche giorno, ha lasciato posto alla seduta spumeggiante di venerdì; se tuttavia allarghiamo lo sguardo e consideriamo il grafico dell'SPMIB FUTURE includendo il periodo durante il quale veleggiava sopra i 43000 punti allora salta subito all'occhio che siamo poco sopra al 23,6% di ritracciamento della discesa iniziata circa un anno fa; quindi pur ribadendo la positività, confermata da tutti i parametri dell'Hichimoku, è bene considerare che solo il superamento dei 35000 punti potrebbe porre le basi per un inversione definitiva del mercato.

domenica 25 maggio 2008

GRAFICI TITOLI SPMIB40: MOLTI TITOLI ANCHE A CAUSA DELLO STACCO DIVIDENDO SONO SOTTO LA CLOUD.










SPMIB40: LO STACCO DIVIDENDI INNESCA LO STORNO.


Complice lo stacco dividendi, l'indice SPMIB40 lascia sul terreno più del 4%; anche sui mercati americani sono scattate le prese di profitto ed infatti gli indici americani hanno chiuso la peggiore setimana degli ultimi tre mesi; la frenetica attività sulle materie prime con il petrolio assoluto protagonista di continui record, non tranquillizza di sicuro sul fronte dell'inflazione e sull'impatto che potrà avere sull'economia reale. L'inizio della settimana prossima vedrà probabilmente pochi attori protagoisti sul mercato a causa della chiusura del mercato americano per il Memorial Day e del Bank Holiday a Londra.
L'approdo ideale di queste prese di beneficio sembrerebbero essere i 32500, livello che non comprometterebbe la fase positiva iniziata a partire da fine marzo scorso; diversa è la situazione del dax che per ora sembra aver trovato supporto sulla Kijun sen, che passa proprio sul livello di chiusura dell'indice di venerdì; un eventuale perdita di tale livello potrebbe aprire le porte ad un ritracciamento più serio con possibile estensione versi i 6500 punti.

mercoledì 21 maggio 2008

SPMIB FUTURE: L'INCERTEZZA NON HA ANCORA INVALIDATO IL SEGNALE LONG .


Non ci sono grosse variazioni da segnalare; il grafico indica ancora un derivato impostato al rialzo e l'ipotesi che si possa arrivare a lambire la soglia dei 35000 punti rimane ancora valida; la correzione in atto potrebbe portarsi fino a 32700 senza scalfire le prerogarive in atto.

domenica 18 maggio 2008

LUNEDI' LO STACCO DIVIDENDO ERODERA' CIRCA 1000 PUNTI DI INDICE SPMIB40



Lunedì sarà giornata di stacco dividendi; l'indice SPMIB 40 a causa di ciò lascerà sul campo quasi 1000 punti e in termini percentuali quasi il 3%; lo stacco dividendi interesserà le seguenti società dell'SPMIB40:
Alleanza (0,5 euro); Atlantia (0,37 euro); Banca Popolare di Milano (0,4 euro); Banco Popolare (0,6 euro); Bulgari (0,32 euro); Buzzi Unicem (ordinaria: 0,42 euro; risparmio: 0,444 euro); Eni (0,7 euro); Fondiaria-Sai (ordinaria: 1,1 euro; risparmio: 1,152 euro); Generali (0,9 euro); IntesaSanpaolo (ordinaria: 0,38 euro; risparmio: 0,391 euro); Italcementi (ordinaria: 0,36 euro; risparmio: 0,39 euro); Luxottica (0,49 euro); Mediaset (0,43 euro); Mediolanum (0,115 euro); Mondadori (0,35 euro); Monte dei Paschi di Siena (0,21 euro); Pirelli (ordinaria: 0,016 euro; risparmio: 0,0728 euro); Saipem (ordinaria: 0,44 euro; risparmio: 0,47 euro); Seat (risparmio: 0,0015 euro); Snam Rete Gas (0,13 euro); Stm (0,09 euro, anche pagamento); UBI Banca (0,95 euro); Unicredit (ordinaria: 0,26 euro; risparmio: 0,275 euro); Unipol (ordinaria: 0,4161 euro; privilegiata: 0,4213 euro).
Le società del Midex interessate dallo stacco dividendi sono:
Acea (0,62 euro); Banca Generali (0,18 euro); Cementir Holding (0,12 euro); Credem (0,36 euro); Erg (0,4 euro); Gemina (risparmio: 0,05 euro); Ifil (ordinaria: 0,1 euro; risparmio: 0,1207 euro); Indesit (ordinaria: 0,509 euro; risparmio: 0,527 euro); Italmobiliare (ordinaria: 1,6 euro; risparmio: 1,678 euro); Maire Tecnimont (0,07 euro); Piaggio (0,06 euro); RcsMediaGroup (ordinaria: 0,11 euro; risparmio: 0,13 euro); Saras (0,17 euro); Sias (0,16 euro); Tod's (1,25 euro).
Sullo standard le società che staccheranno il dividendo sono:
Banco di Sardegna (risparmio: 0,55407 euro); Beghelli (0,02 euro); Bonifiche Ferraresi (0,18 euro); Caltagirone (0,08 euro); Caltagirone Editore (0,2 euro); Camfin (0,14 euro; straordinario); Ceramiche Ricchetti (0,03 euro); Gewiss (0,1 euro); Smurfit-Sisa (0,01 euro); Sat (0,1 euro); Vianini Industria (0,04 euro); Vianini Lavori (0,13 euro); Zucchi (risparmio: 0,03 euro).
Infine sull'Expandi staccheranno il dividendo Banca Popolare Emilia Romagna (0,48 euro) e Caleffi (0,12 euro).
Come si vede dal grafico, la zona 34500-34600 ha temporaneamente fermato il recupero dell'indice e con la perdita di valore che si avrà lunedì, dopo lo stacco dividendi se ne allontanerà ancora di più; ma non è da escludere che durante la giornata possano ritornare gli acquisti e che si possa assistere ad un parziale recupero della perdita; rimane ancora da definire in termini tecnici la natura del recente recupero in quanto da più parti si ravvisa la possibilità che possa trattarsi di un mero rally in un mercato al ribasso e che sia da escludere che si possa trattare di un inversione di tendenza; non ci sono elementi sufficienti che avvalorino l'una o l'altra tesi; e per ora l'unico consiglio che mi sento di dare è di salvaguardare le eventuali posizioni in gain con i dovuti stop profit; pur avviandoci ad un periodo dell'anno generalmente poco favorevole al mercato azionario, ritengo che sia meglio essere buttati fuori dal mercato consolidando il gain che lasciarsi prendere dal panico e chiudere le posizioni lasciandosi condizionare da luoghi comuni .

mercoledì 14 maggio 2008

SPMIB FUTURE: DOPO IL RITRACCIAMENTO IN AREA 32500, POSSIBILE TEST DELL'AREA 34500-35000


Dopo aver sostenuto la possibilità di un ritracciamento fisiologico in area 32600-32700 ( minimo relativo realizzato a 32520), dove si ravvisava un ottima buy opportunity, il derivato nostrano ha mostrato i muscoli portandosi agevolmente al disopra della soglia psicologica dei 33000 punti; nei prossimi giorni il superamento in chiusura dei 33750, renderebbe concreta la possibilità di un allungo verso i 35000 punti.

venerdì 9 maggio 2008

SPMIB FUTURE: FISIOLOGICO UN RITRACCIAMENTO FINO A 32600-32700


Resta ancora ben impostata la situazione grafica del nostro derivato; la rottura della trendline ribassista di breve e il rafforzamento del segnale long, con il superamento della cloud, hanno consentito al derivato nostrano di recuperare più di 3000 punti dai minimi di marzo; un ritracciamento fino a 32600, nel breve, sarebbe probabilmente propedeutico ad un successivo rafforzamento.

domenica 4 maggio 2008

SPMIB FUTURE: IL LONG E' CONFERMATO.


Sembrano oramai esserci pochi dubbi per l'Hichimoku: il segnale debole partito al disotto della cloud nei primi giorni del mese di aprile scorso, si è rafforzato e ha assunto sempre maggiore consistenza tanto da aver la forza di superare senza grossi sconvolgimenti la zona di forte resistenza rappresentata dalla cloud; non è facile a questo punto ipotizzare gli scenari futuri ma a parte i normali ritracciamenti salutari, il miglioramento tecnico si rafforzerebbe se il derivato riuscisse a portarsi al disopra della media mobile a 144 periodi(in verde) e non è da escludere che quel livello possa essere il target dei prossimi mesi.

sabato 3 maggio 2008

INDICI AMERICANI: SEGNALI INCORAGGIANTI.





Warren Buffet, l'uomo più ricco al mondo e amministratore del fondo Berkshire Hathaway Inc., ha recentemente dichiarato che il peggio su Wall Street è passato anche se le difficoltà per chi ha sottoscritto un mutuo saranno ancora tante; pur con la prudenza che deve contraddistinguere chi opera sui mercati azionari, mi sembra di poter affermare che si è avuta ancora una volta, conferma che durante le fasi di scetticismo dilagante la probabilità di fare ottimi affari sale in maniera esponenziale; parafrasando in maniera alquanto minimalista le parole del famoso banchiere Rothschild secondo il quale il miglior momento per acquistare azioni è quando c'è sangue nelle strade e gli altri sono presi da sentimenti da panico, si può senza dubbio affermare che in molti casi chi segue il mercato non vuole altro che avere ragione, a costo di gravi perdite in attesa che il mercato si decida ad andare nella direzione auspicata; i nostri pregiudizi, le nostre ansie ci offrono una visione soggettiva del mercato ma in alcuni casi sicuramente meno obiettiva.
La settimana sui mercati americani si è chiusa con un guadagno dell'1.3% per il Dow Jones Ind., del 2,2% per il Nasdaq Composite e dell'1,1% per l'S&P500. Nel mese di aprile , secondo il dipartimento del lavoro l'economia ha perso 20.000 posti, in misura minore rispetto agli 80.000 previsti; la maggiore parte dei settori come il manufatturiero, le costruzioni, i trasporti e il commercio al dettaglio hanno registrato un calo di posti di lavoro; aumenti invece si sono verificati nel settore servizi, sanitario e in quello dell'istruzione; lascia un po perplessi l'aumento dei posti di lavoro nel settore dei servizi finanziari.