domenica 21 novembre 2010

L'INCERTEZZA DI FONDO E LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DEL NOSTRO MERCATO RENDONO DIFFICILE CREARE UNA BASE DA DOVE RIPARTIRE.

La crisi del debito che si sta diffondendo fra i paesi europei strutturalmente meno forti dovrebbe tenere lontano la speculazione dai nostri titoli di stato che sono posseduti in massima parte dai cittadini stessi; l'economista Roubini  è intervenuto sulla situazione del debito rimarcando la forte fragilità del sistema spagnolo che a fronte di un forte debito pubblico (circa mille miliardi di euro) ha un equivalente debito privato; in caso di necessità, le forti dimensioni del debito renderebbero molto difficile se non impossibile reperire fondi governativi o sovra nazionali in grado di  poter arginare la precaria situazione finanziaria di quel paese. L'italia sarà molto penalizzata dalla crisi del debito soprattutto in termini di crescita economica anche a causa dei forti tagli di bilancio mirati a ridurre il deficit; in assenza di forti investimenti e in una situazione politica a dir poco difficile, la ripresa sarà debole con ovvie conseguenza sul  mercato azionario. 
Il canale rialzista nel quale il nostro indice è inserito a partire dall'estate scorsa accompagna questo lento e difficile cammino: finora la parte inferiore di questo canale ha retto bene alle spinte ribassiste e ha rappresentato un ottimo occasione di acquisto; la forte resistenza posta fra 21500 e 21700 ha egregiamente svolto il suo ruolo antagonista e, in due occasioni, i tentativi di allungo si sono infranti proprio in questa zona; è evidente che si opera in ambiti molto stretti e c si attende che prima o poi il mercato si decida a prendere una direzione precisa; finora il mercato non ha dato segnali allarmanti tali da far temere crolli e tornare sui minimi di maggio ;  la situazione grafica depone per un evoluzione positiva dei corsi; è da quasi un mese che le quotazioni flirtano con la media mobile a 200 periodi e ogni presa di profitto è stata puntualmente tamponata dalla cloud sopra la quale sono ormai due mesi che l'indice è costantemente al di sopra sul grafico giornaliero, mentre su quello settimanale permane all'interno della cloud senza sconfinamenti da aprile scorso; si deduce che questa fase possa essere considerata di accumulazione e che si dovrà assistere ad una imminente fase positiva; ma non è del tutto scontato che si potrà assistere ad una salita indiscriminata che coinvolgerà tutto il listino come è avvenuto negli anni passati ma il mercato premierà singole storei concentrandosi su quei titoli che presentano forti potenzialità di crescita. 

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