sabato 20 ottobre 2007

SELL OFF DEGLI INDICI AMERICANI : LE TRIMESTRALI INDICANO CRESCITA IN RALLENTAMENTO.















Forti prese di beneficio hanno caratterizzato la giornata di ieri, inevitabilmente condizionata dalle trimestrali deludenti di alcuni gruppi e in particolare di Caterpillar,Honeywell e Wachovia. Le aziende dell'S&p500 che finora hanno rilasciato le trimestrali hanno dichiarato un calo dell'utile dello 0,6% nel terzo trimestre , il primo calo a partire dal 2002; per quanto riguarda il settore finanziario, più di un terzo delle società finanziarie facenti parti dell'S&p500, il 19% dell'indice e il 27% in termini di utile dell'indice stesso, hanno riportato cali dell'utile del 17%, il più alto a partire dal 1997. Delle 123 aziende che hanno rilasciato le trimestrali, 67 hanno superato le stime degli ananalisti e 51 no , contro rispettivamente i 75 e 39 dell'anno scorso.
Dopo il balzo alle cronache nei mesi estivi dei noti problemi dei mutui subprime e il peggioramento del settore immobiliare, che non potranno non avere effetti sulla crescita economica, i mercati americani hanno messo a segno nuovi massimi in meno di un mese evidenziando che mentre aumentano le preoccupazioni circa una probabile recessione, gli investitori sono fiduciosi delle potenzialità di crescita delle aziende americane. La delusione relativa agli utili delle più importanti aziende del Dow(Caterpillar, 3M, Honeywell) trova comunque una sorta di bilanciamento nel settore tecnologico , dove Intel, Goggle e Yahoo hanno presentato risultati al disopra delle stime. Per quanto concerne le banche, ritengo che tutti gli investitori si aspettassero forti accantonamenti da parte di colossi bancari del calibro di Citigroup o JP Morgan, in relazione alla loro forte esposizione al mercato del credito.
Dal punto di vista grafico gli enormi marubozu non lasciano aperte molte speranze circa la possibilità di un immediato recupero; ma nonostante tutto, a parte il Dow Jones Transportation che si era mantenuto lontano dai massimi di luglio ed è rimasto sia al disotto della cloud che della media mobile a 144 periodi, per tutti gli altri indici la situazione non è ancora del tutto compromessa; per quanto riguarda l'indice più rappresentativo, l'S&P500 la perdita dei 1500(dove passa la media mobile a 144 periodi) lo proietterà sui supporti a 1450-1460 oltre i quali non è da escludere un ritorno sui minimi di agosto.
Per quanto concerne gli indici tecnologici, fra tutti meglio impostati, la perdita dei 2700 da parte del Composite ha come naturale approdo i 2596(MM a 144 periodi) prima e i 2550 poi; per il Nasdaq100 invece la perdita dei 2085 apre le porte ai 1950; per il Dow Jones Industrial, infine, la perdita dei 13400 lo porterà sul supporto a 13270. Fino a che questi livelli non saranno raggiunti ci troviamo davanti a grafici ancora ben impostati al rialzo e solo nelle settimane prossime sapremo se effettivamente lo scrollone di venerdì sia da considerare un anteprima di uno storno più importante.

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