martedì 10 febbraio 2009

I MERCATI BOCCIANO IL PIANO DI SOSTEGNO PRESENTATO DA GEITHNER.

Non sembra convincere i mercati il piano di sostegno(Financial Stability Plan) appena presentato dal segretario al tesoro, Geithner e già approvato dal Senato; tutti gli indici sono in caduta libera trascinati dai titoli bancari; il Tesoro si appresta alla creazione di un fondo pubblico-privato, e non la cosiddetta "bad bank" e forse proprio questo è il motivo della delusione da parte del mercato; il fondo parte con una capacità iniziale di 500 miliardi che potrà salire fino a 1000 miliardi e prevede nuovi fondi da destinare alle banche, con relative limitazioni sulla distribuzione dei dividendi, buy back e acquisizioni. Altri fondi vanno ad aiutare le famiglie colpite da procedimenti di escussione della garanzia (spesso l'abitazione) sui debiti, e infine una parte consistente verrà destinata al riacquisto di asset tossici dalle banche. Il piano non ha fatto alcuna menzione della sospensione temporanea della regola contabile che prevede la valorizzazione degli asset "mark to market" e che avrebbe consentito l'acquisto a prezzi più bassi dei cosiddetti asset tossici. Senza mezzi termini il segretario ha affermato che il piano costerà, sarà rischioso e richiederà tempo, ma di questo ne sono ormai tutti coscienti vista la gravità della situazione. E proprio in considerazione di ciò che ci si aspettava molto di più dall'intervento governativo; il timore degli investitori è che il piano non sia sufficiente per rilanciare il credito ; senza ombra di dubbio il mercato avrebbe preferito la "bad bank", che forse avrebbe consentito di stabilizzare il mercato finanziario e incoraggiato le banche a ritornare ad erogare prestiti alle aziende, mitigando così il credit crunch che da molti mesi sta mettendo in seria difficoltà l'economia.

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