Le aspettative di un aumento della volatilità si sono tragicamente concretizzate e nella settimana appena conclusa il VIX ha messo a segno un recupero del 70% portandosi al disopra dei 40 punti; un valore superiore ai 30 punti anticipa una fase di grande volatilità e incertezza, mentre un valore inferiore ai 20 punti una fase di calma e di volatilità limitata. Come si può osservare nel grafico comparativo accluso che sovrappone il Vix e l'indice SP500, ogni qualvolta il Vix ha superato i 40 punti, quattro volte su cinque l'indice ha perso una media del 7% nel mese successivo; ma la settimana è stata caratterizzata da molte anomalie e tra quelle più inqiuetanti rimane sicuramente lo scivolone del Dow e il quasi azzeramento di valore di alcuni titoli come Accenture che è passato da una quotazione di circa 40 dollari ad appena 0,1 cents oppure a quella di Procter & Gamble, che si è dimezzata nel lasso di pochi secondi; ovviamente tutte le contrattazioni che hanno registrato tale escursione di prezzi sono state annullate ma restano l'inquietudine e i dubbi circa la reale motivazione di tali episodi; erano notizie già ampiamente diffuse sui giornali economici che alcuni non identificati hedge funds (americani o forse asiatici) disponevano di svariati miliardi di dollari da utilizzare per creare situazioni di alta volatilità che avrebbero avuto come obiettivo principale quello di realizzare profitti approfittando dell'incertezza e delle paure degli investitori; l'ipotesi che ci sia la mano di speuclatori incalliti viene avvalorata anche dalla tempistica scelta e cioè dopo l'approvazione del piano economico d'emergenza in soccorso alla Grecia che secondo molti avrebbe invece dovuto rassenerare il clima generale; non è poi rassicurante che dopo 24 ore non erano ancora chiare le ragioni di quanto accaduto il giorno prima e che i responsabili del NYSE Euronext e del Nasdaq continuino a rimpallarsi le responsabilità; la disposizione che prevede uno stop di 90 secondi nell'attività di trading per i titoli colpiti da eccessi di vendite al New York Stock Exchange viene da alcuni vista come un fattore in grado di amplificare le vendite el a volatilità; neppure immune da critiche è l'assenza di stop al trading seguita dal Nasdaq ; molte vendite avvengono seguendo sistemi matematici che vengono applicate in maniera automatica dai computer e a quel punto il computer interviene in cerca di proposte di acquisto o di vendita che rischiano di affossare del tutto il mercato; sarebbe il caso che le regole venissero riviste e che episodi del genere nel più grande mercato finanziario del mondo non avvenissero più. Ciò che lascia l'amaro in bocca è l'impotenza della politica incapace di dare una risposta forte e determinata alla speculazione finanziaria; sotto tiro non sono più le aziende ma gli stati sovrani già in gravi difficoltà per le note vicissitudini legate alla speculazione dei mutui subprime; dopo quanto avvenuto con i mutui subprime quanto meno ci si aspettava una risposta ferma e decisa passando anche attraverso il fallimento di chi credendo di essere furbescamente in grado di realizzare profitti giganteschi , non ha esitato a mandare sul lastrico migliaia di famiglie; a questo punto non è più accettabile che i cittadini siano chiamati a sacrifici sempre maggiori, in molti casi insostenibili ,per consentire ad istituzioni senza scrupoli di arricchirsi sulla pelle di ignari lavoratori che a stento riescono ad arrivare a fine mese; è molto meglio stroncare questa speculazione che condannare i cittadini, in particolari quelli più deboli, a vivere nel timore di perdere quel poco che hanno.
Passando alla situazione grafica (grafici settimanali) del nostro indice principale, rimbalza subito agli occhi quanto avvenuto nella settimana appena trascorsa; pur essendo convinto che mai come ora la prudenza sia necessaria e pur consapevole che la situazione grafica giornaliera è tragicamente compromessa , sul grafico settimanale non si può non notare che l'indice si è poggiato sulla Senkou span B e da lì è rimbalzato; in teoria il segnale negativo sul settimanale si avrà proprio alla rottura dei minimi di venerdì che se dovessero reggere potrebbe essere il punto di partenza di un eventuale rimbalzo; ovviamente si tratterebbe di un rimbalzo che in condizioni di forte volatilità non sarà facile cogliere specialmente per chi non segue il mercato intraday.
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