domenica 8 giugno 2008

SI ACCENTUA LA DEBOLEZZA DEGLI INDICI INDUSTRALI RISPETTO A QUELLI TECNOLOGICI.





La debolezza dell'indice Dow Jones e dell'Sp500 ha trovato ampiamente conferma nella settimana appena conclusasi; la crisi innescata dai mutui non è assolutamente finita; l'aumento dei generi alimentari e la crescita incontrollata del prezzo del petrolio, mettono a serio rischio la crescita globale e mettono a dura prova il consumatore sul versante dei consumi. Nonostante tutto, probabilmente, le vendite al dettaglio sono cresciute nel mese di maggio di uno 0,5% rispetto al calo dello 0,2% del mese precedente ; gli sconti fiscali di circa 57 miliardi di dollari stanno iniziando a dare i primi benefici, ma non è difficile ipotizzare che si tratterà di un miglioramento passeggero; si tratta di uno stimolo momentaneo che la stretta creditizia, il crollo del valore delle proprietà immobilari e un mercato del lavoro sempre più debole(persi 324.000 posti di lavoro da inizio anno), finiranno per rendere sempre meno incisivo.
Ritornando ai grafici, è del tutto evidente che la brutta chiusura di venerdì ha notevolmente accentuato la debolezza dell'indice Dow Jones portando le quotazioni al disotto della cloud e annullando del tutto le possibilità di una continuazione del rimbalzo; un po meglio va per l'indice Sp500 che è ormai prossimo a 1330, livello sotto il quale non è da escludere il test dei minimi di marzo scorso. Ancora lontano dal livello di guardia sono sia il Nasdaq100 che il Nasdaq Composite; il primo ha ancora ampio spazio di ritracciamento prima che la situazione diventi critica come l'indice industriale;sicuramente la rottura dei 1900, dove comunque si attende una prima reazione, e la definitiva rottura del livello di 1825, consentiranno di attribuire, senza timore di essere smentiti, al movimento di recupero che parte dal mese di marzo scorso , la caratteristica d un rally in un mercato orso; ne deriverebbe da ciò l'ineluttabilità di nuovi minimi.
Non molto dissimile è la situazione del Nasdaq Composite che a 2395 potrebbe vedere i compratori ritornare ma che al disotto dei 2320 vedrebbe crescere esponenzialmente la possibilità di testare i minimi di marzo scorso.

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