domenica 3 maggio 2009

I DATI MACRO MENO NEGATIVI DEI MESI PRECEDENTI SONO FONTE DI OTTIMISMO.





Pur senza escludere la concreta possibilità di una correzione più profonda, nella settimana appena conclusa abbiamo registrato un leggero profit taking intraday che ha permesso di mitigare solo in parte il forte ipercomprato; il toro non ha mollato e nonostante i deludenti dati macro ha mostrato, nello scetticismo generale, la capacità di portare verso nuovi massimi relativi, gli indici mondiali.
I massimi settimanali dell'Sp500 sono crescenti come pure i minimi settimanali e contemporaneamente il Nasdaq sta accellerando al rialzo: tutto ciò è inequivocabilmente bullish.
Il VIX si mantiene stabilmente sopra i minimi raggiunti a metà aprile e ciò indica che i timori non sono ancora del tutto sopiti; ma un livello continuo di apprensione è un altro elemento che va interpretato in chiave bullish.
Per gli amanti della teoria delle onde di Elliot, la discesa di marzo sotto i minimi di novembre come pure sotto i minimi del 2000-2002 ha probabilmente completato onda cinque e se ciò dovesse rivelarsi giusto, siamo alla vigilia di una nuova conta rialzista che potrebbe durare mesi se non anni e che sicuramente offrirà molte soddisfazioni.
Per quanto concerne l'SPMIB40 le giornate del 30 e del primo maggio, in un clima decisamente vacanziero, hanno formato due piccoli shooting star che potrebbero segnalare l' inizio di una fase correttiva, che come anticipato nel precedente post fino ai 18300 e al massimo fino a 17300 non rappresenterebbe assolutamente alcun elemento ostativo alla prosecuzione dell'apprezzamento del mercato.


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