domenica 31 maggio 2009

I NUOVI INDICI FTSE


A  partire da domani l'andamento delle quotazioni azionarie a piazza Affari sarà rappresentato dai nuovi indici  Ftse, in seguito alla fusione della Borsa Italiana e il London stock exchange. I nuovi indici, realizzati utilizzando gli standard di FTSE, riconosciuti a livello internazionale sono: 

1)  Il   Ftse Mib  sostituisce l'S&P/MIB  e comprende le 40 Blue Chip; rappresenta circa il 79% della capitalizzazione del mercato.

2) Ftse Italia Mid Cap, sostituisce il Midex ed include 60 azioni  con circa il 12% della capitalizzazione del mercato. 
 
3) Ftse Italia Small Cap, rappresenta una novità in quanto a tutt'oggi non c'è un indice simile,contiene le rimanenti azioni con determinati parametridi liquidità e rappresenta circa il 4% di capitalizzazione del mercato. 

4) Ftse Italia All Share, in sostituzione del Mibtel e rappresenta circa il 95% della capitalizzazione del mercato.

5) L'indice Ftse Italia Star sarà creato con le azioni del segmento Star , filtrate in base alla liquidità.

Sarà introdotto infine anche l'indice Ftse Italia Micro Cap composto dalle azioni che non soddisfano i criteri diliquidità, con una capitalizzazione complesiva inferiore più piccola contenuta nell'indice Ftse Mib.


domenica 24 maggio 2009

ANDAMENTO INTERLOCUTORIO CARATTERISTICO DI UN MERCATO IMPOSTATO AL RIALZO.


L'andamento interlocutorio delle ultime settimane non lascia trasparire al momento alcun segnale di indebolimento in un quadro di fondo che, nel breve, resta ancora impostato al rialzo per l'indice SPMIB40; un segnale importante di inversione della tendenza ribassista di lungo invece si avrebbe al superamento dei 28.000 - 30.000 .
Il grafico mostra che l'Hichimoku ha indicato l'inizio di una fase positiva quando si è avuto l'incrocio al rialzo della tenkan sen rispetto alla kijun sen a fine marzo scorso; la conferma del segnale rialzista ,invece , si è avuta poi a metà aprile, quando i prezzi si sono portati al disopra della cloud; l'indice è per ora inserito in un trading range di breve i cui livelli estremi sono 18800 e 20700(supporto e resistenza) e per le prossime sedute c'è da attendersi un movimento all'interno di quel range e considerata però la velocità con la quale l'indice si è ripreso dal profit taking, si prevede quanto meno un tentativo di superamento dei massimi relativi posti a circa 20700 e in caso positivo, il prossimo target sarebbe posto a circa 23000.
Per chi avesse cavalcato parte del rialzo è un mercato molto semplice da gestire in quanto un normale stop loss abbinato ad un trailing stop , permetterebbero di cavalcare il movimento positivo senza rischiare di rimetterci le penne; ovviamente per chi non ha osato intraprendere operazioni al rialzo diventa sempre più difficile la decisione di entrare nel mercato, per i timori giustificati di uno storno che prima o poi si concretizzerà.

domenica 17 maggio 2009

IL QUADRO RIALZISTA E'ANCORA INTEGRO, MA MOLTE SONO LE INCOGNITE NEL BREVE.



Il rally partito il 10 marzo scorso fra lo scetticismo generale e sul presupposto che l'economia era prossima al raggiungimento del fondo, si trova a fare i conti con una evidente situazione d'ipercomprato; quanto più il mercato si apprezza, tanto più gli investitori sono alla ricerca di indizi capaci di dirimere ogni dubbio circa la sostenibilità della salita caratterizzata da nessuna fase di storno importante. E' in questi frangenti di grande incertezza che si rischia di prendere decisioni di cui poi ci si può pentire; non è facile identificare l'inizio di una fase interlocutoria, propedeutica alla continuazione del rialzo e una fase di distribuzione, anticipatoria di un movimento di storno; quindi anticipare il mercato imbastendo operazioni al ribasso , senza chiari ed inequivocabili segnali di vendita e specialmente quando il quadro rialzista rimane ancora intatto, risulta un operazione inutile e pericolosa; in molte occasioni si riesce ad individuare ed anticipare il movimento futuro ma peccato che spesso l'intuizione corretta venga irrimediabilmente compromessa dalla chiusura prematura e cioè prima che il movimento dia risultati apprezzabili.
Come è prevedibile il settore immobiliare è un sorvegliato speciale; l'eterna rivalutazione degli immobili quale unica garanzia a fronte di finanziamenti concessi alla leggera, a mutuatari senza alcun requisito di affidabilità e solvibilità, si è rilevato nel tempo un boomerang capace di innescare una crisi globale dalle dimensioni inimmaginabili qualche anno fa; nelle ultime settimane il settore immobiliare ha mostrato timidi segnali di stabilizzazione; le vendite di case , pur raggiungendo il minimo degli ultimi 10 anni, si mantiene nell'ambito di un valore di circa 4,6 milioni a livello annuo, negli ultimi 5 mesi ; non va dimenticato però che circa il 50% delle vendite è rappresentato da case pignorate e messe all'asta. Molto probabilmente la costruzione di case è cresciuta ad un tasso del 2% annuo secondo le previsioni degli economisti e prima che il Dipartimento del Commercio diffonda il dato domani 19 maggio.
Per quanto concerne l'aspetto tecnico, va ribadito che una discesa fino a 18500 dell'indice SPMIB40 risulterebbe salutare e non intaccherebbe minimamente il quadro rialzista di fondo; per quanto concerne la dark cloud cover sul grafico settimanale, si avranno conferme sulla potenzialità ribassiste di questa figura in settimana prossima.Lo stacco dividendi di lunedì peserà sull'indice per circa il 2%.

martedì 12 maggio 2009

BOND GENERAL MOTORS: PROSSIMA LA SCADENZA DELL'EXCHANGE OFFER

Mancano pochi giorni e a fine mese scadrà il tempo a disposizione di Fritz Henderson, chief executive di GM, per ridurre i debiti e le spese dell'ex colosso di Detroit; si tratta inequivocabilmente di una mission impossible in considerazione della catastrofica situazione deficitaria della casa automobilistica americana  il cui  primato di grandezza e di affidabilità ,costruito in un secolo di storia, sta inesorabilemente esaurendosi.   Il tentativo di salvataggio del colosso automobilistico passa attraverso la rinegoziazione del debito obbligazionario; il piano di conversione in scadenza nei prossimi giorni infatti prevede  la conversione in capitale ordinario degli   aiuti di stato ricevuti e di una  parte dei debiti pensionistici e sanitari (VEBA, Voluntary Employee benefit Association) che il gruppo vanta nei confronti dei lavoratori ;  un altro 10% del capitale è offerto in questi giorni ai possessori di obbligazioni che con circa 27 miliardi di dollari investiti nell'azienda sono chiamati a sottoscrivere un cambio obbligazioni -azioni nella ragione di 225 azioni per ogni 1000 dollari di valore nominale dell'obbligazione; è un gran sacrificio chiesto ai risparmiatori che da obbligazionisti si trasformerebbero in azionisti con tutte le incognite che ciò comporterebbe; inoltre il rapporto di conversione che valuterebbe l'azione GM a circa 4,4 dollari a fronte di un prezzo di mercato di 1,37 dollari, penalizzerebbe in maniera pesante i risparmiatori  con una ingiusitificata sperequazione nei confronti dei sindacati che oltre a ricevere  10 miliardi di dollari cash, avrebbero anche il 39% del capitale sociale a fronte di un debito di circa 20 miliardi di dollari. Quindi è molto probabile che questa proposta di conversione obbligazioni-azioni difficilmente possa avere successo se non attraverso un rilancio migliorativo da parte dell'Amministrazione Obama; ma anche in caso di successo dell'offerta di scambio,  e quindi dell'azzeramento del debito i problemi per Gm non sarebbero definitivamente risolti; peserebbe come un macigno la distruzione di cassa che supera i 3 miliardi mensili e la mancanza di un progetto industriale valido per affrontare le sfide del futuro;  inoltre la crisi in atto non lascia presagire niente di buono in un mondo globalizzato dove la disoccupazione potrà arrivare  a livelli probabilmente mai toccati negli ultimi anni;   l'alternativa rappresentata dalle  procedure concorsuali quale il ch. 11 simile alla nostra amministrazione controllata  o al ch. 7 con la definitiva scomparsa dell'azienda, non sarebbero allo stesso modo indolori. In caso di amministrazione controllata le vendite di auto crollerebbero a livelli ancora più bassi di quelli attuali e forti sarebbero le conseguenze nefaste per l'indotto; sarebbe un ulteriore disastro in una situazione economica e finanziaria già enormemente compromessa.


domenica 3 maggio 2009

I DATI MACRO MENO NEGATIVI DEI MESI PRECEDENTI SONO FONTE DI OTTIMISMO.





Pur senza escludere la concreta possibilità di una correzione più profonda, nella settimana appena conclusa abbiamo registrato un leggero profit taking intraday che ha permesso di mitigare solo in parte il forte ipercomprato; il toro non ha mollato e nonostante i deludenti dati macro ha mostrato, nello scetticismo generale, la capacità di portare verso nuovi massimi relativi, gli indici mondiali.
I massimi settimanali dell'Sp500 sono crescenti come pure i minimi settimanali e contemporaneamente il Nasdaq sta accellerando al rialzo: tutto ciò è inequivocabilmente bullish.
Il VIX si mantiene stabilmente sopra i minimi raggiunti a metà aprile e ciò indica che i timori non sono ancora del tutto sopiti; ma un livello continuo di apprensione è un altro elemento che va interpretato in chiave bullish.
Per gli amanti della teoria delle onde di Elliot, la discesa di marzo sotto i minimi di novembre come pure sotto i minimi del 2000-2002 ha probabilmente completato onda cinque e se ciò dovesse rivelarsi giusto, siamo alla vigilia di una nuova conta rialzista che potrebbe durare mesi se non anni e che sicuramente offrirà molte soddisfazioni.
Per quanto concerne l'SPMIB40 le giornate del 30 e del primo maggio, in un clima decisamente vacanziero, hanno formato due piccoli shooting star che potrebbero segnalare l' inizio di una fase correttiva, che come anticipato nel precedente post fino ai 18300 e al massimo fino a 17300 non rappresenterebbe assolutamente alcun elemento ostativo alla prosecuzione dell'apprezzamento del mercato.


domenica 26 aprile 2009

IL RIALZO E' ALIMENTATO DALLA SENSAZIONE CHE IL PEGGIO SIA ORMAI ALLE SPALLE.


I rialzi dei mercati anticipano , in prospettiva, un sostanziale miglioramento della situazione economica; ma molto probabilmente i dati macro che avremo nella settimana appena iniziata deluderanno quanti sostengono che oramai il peggio è alle spalle o quantomeno non mostreranno quel miglioramento che ci si attende da più parti. In attesa delle importanti trimestrali e dei dati macro che saranno rilasciati in settimana , non è da escludere una fase interlocutoria che potrebbe creare le basi per un allungo che permetta al nostro indice di superare la forte resistenza posta a 18700; discese fino a 18000 e in ultima analisi fino a 16700, non comprometterebbero la positività che l'indice ha finora mostrato.

domenica 19 aprile 2009

I LISTINI CONFERMANO IL RIALZO: QUANTO POTRA' DURARE ANCORA IL RALLY??






Sono passate circa due settimane dal mio ultimo post che ribadiva un miglioramento dell'outlook per l'azionario e allo scetticismo catastrofico si è venuto man mano sostituendo un ottimismo costruttivo e prudente che si spera non sfocerà negli eccessi opposti.
Siamo ormai entrati nella stagione delle trimestrali e come era ovvio attendersi, tutti gli occhi degli investitori sono puntati sui risultati delle principali banche; è con sorpresa che abbiamo accolto gli utili di Wells Fargo e Goldman Sachs; la prima con circa 3 miliardi di dollari e la seconda con poco più di 1,5 miliardi e dopo questi risultati ci viene spontanea qualche domanda: ma le banche non erano ormai ad un passo dal fallimento?? Non erano avvinti nella spirale dei mutui subprime, i mutui concessi senza garanzie se non quella dell'immobile, nell'eterna speranza che il valore degli stessi continuasse a crescere all'infinito, permettendo così di rifarsi del quasi sicuro mancato pagamento delle rate ?? Non sono sempre le stesse banche che, nella foga degli eterni utili, hanno fatto incetta di titoli che poi non potevano che rilevarsi tossici?? La risposta a questa farsa non può che ritrovarsi nel differente metodo di contabilizzazione di questi asset che è passato dal mark-to-market cioè ad una valorizzazione quotidiana a prezzi di mercato, a prezzi che presumibilmente questi asset potranno avere nel futuro; quasi una quotazione futuribile ma che falsa il vero valore degli asset finendo per evidenziare addirittura una gestione in utile; ciò che risalta in maniera incontrovertibile è la cattiva gestione che le banche hanno fatto del danaro ed è un fattore che continuerà ad ingenerare sfiducia in tutto il settore. In settimana è pure previsto il rilascio da parte del governo dei dettagli dello stress test condotto sulle principali 19 banche; il 24 aprile saranno rese note le modalità di attuazione del test e il 4 maggio prossimo saranno resi noti i risultati del test anche se non è chiara la mole di informazioni che saranno rese pubbliche.
La settimana che inizia vedrà il 28% delle società dell'indice SP500 rilasciare le trimestrali, cioè circa 140 aziende pubblicheranno i risultati del primo trimestre ; di circa il 10% che ha già provveduto a farlo, risalta il calo di circa il 38% degli utili rispetto ad un anno fa. Fra i titoli più importanti che si apprestano al rilascio della trimestrale ricordo Amd, Apple, American Express, Bank of America, Caterpillar, Coca-Cola, Ibm, Morgan Stanley, Microsoft e Yahoo.
Per quanto concerne il nostro indice SPMIB40, troverà sicuramente resistenza sui massimi di febbraio scorso a circa 18750 e non è da escludere che su questi livelli si possa dar luogo ad una fase di consolidamento che consentiraà di scaricare l'ipercomprato che oramai si è creato su tutti i titoli del listino; le caratteristiche di quel consolidamento ci daranno maggiori informazioni circa la possibilità di una continuazione dell'apprezzamento dell'indice e dei titoli che lo rappresentano.


domenica 29 marzo 2009

L'OUTLOOK SULL'AZIONARIO E' MIGLIORATO.






Il principali indici della piazza americana hanno messo a segno un rally di circa il 20% a partire dai minimi degli ultimi 12 anni ,il 9 marzo scorso; ampiamente positivo è il risultato della settimana appena conclusasi per tutte le piazze azionarie ; il Dow Jones e l'SP500 hanno chiuso in progresso del 6%, mentre ha fatto meglio il Nikkei che si è apprezzato di circa l'8%. Meno brillante è stato il risultato delle principali piazze europee, mentre si nota l'ottima sovraperformance del mercato italiano che chiude la settimana con un progresso vicino al 10%. Questi numeri sono sufficienti a giustificare una correzione che, secondo alcuni analisti potrebbe iniziare dal prossimo mese di aprile; è determinante per operare con serenità e distacco, non farsi condizonare eccessivamente dalle analisi che girano numerose in rete e nei vari forum dedicati al mercato azionario; è molto più importante non derogare dalle proprie convinzioni ma soprattutto dal proprio piano di investimento;è da svariati mesi che consiglio l'acquisto di quote di etf azionari sotto forma di piano d'accumulo e neppure il pessimismo più catastrofico mi avrebbe fatto cambiar idea; la forte volatilità intraday unita alle forti perdite percentuali dei principali titoli del listino sconsigliavano l'entrata diretta in titoli e soprattutto richiedevano il ribilanciamento del proprio portafoglio con la diminuzione o l'azzeramento dell' azionario in relazione alla propria propensione al rischio; ora che il mercato ha mostrato i primi segni di miglioramento ho deciso che fosse giunto il momento di interrompere l'accumulo in attesa o che il mercato trovi la via definitiva del recupero che mi permetterà di chiudere il piano in guadagno oppure di attendere che quanto meno un eventuale correzione mi possa consentire l'acquisto di quote a prezzi decisamente più bassi di quelli attuali con la piena convinzione che nel medio termine questi prezzi si rileveranno notevolmente interessanti.
Per quanto concerne la possibilità di una correzione non bisogna dimenticare che spesso lo scetticismo durante i rimbalzi non fa altro che alimentare gli acquisiti e ritengo che non sia da escludere per l'indice SPMIB40 il raggiungimento nei prossimi giorni del livello posto a 17500; questo livello rappresenta la parte bassa della cloud (la Senkou span A) e quindi un livello di sicura resistenza mentre la parte superiore (la Senkou span B) è posta al momento a circa 18500.

domenica 22 marzo 2009

IL RIMBALZO E' ACCOMPAGNATO DA VOLUMI IN CRESCITA.





Nelle ultime due settimane i volumi sui principali listini sono sensibilmente aumentati e ciò è sicuramente un buon segno per la continuazione del rimbalzo; il nostro listino pesantemente penalizzato nelle scorse settimane ha mostrato una notevole sovraperformance anche grazie al recupero dei finanziari; prima di lasciarsi ai facili entusiasmi occorre tenere nella giusta considerazione gli effetti che la fine del trimestre possa aver avuto sul listino e particolare non trascurabile il marcato calo di volatilità. I rimbalzi sono sempre occasione di profonde discussioni fra gli operatori; c'è chi li ritiene solo ed esclusivamente una reazione ad una una situazione d'ipervenduto e chi , fra le righe, intravede la possibilità di qualcosa di più duraturo e serio; sono pochi gli elementi in possesso di chi vuol ipotecare il futuro con previsioni che nella maggioranza dei casi finiscono per essere errate; di sicuro ogni rimbalzo favorisce l'attività del trader di breve termine, ma spesso lascia a bocca asciutta chi ha orizzonti temporali più ampi. All'elemento sicuramente positivo rappresentato dall'aumento dei volumi, fa da contraltare il timore che i cospicui guadagni sul listino americano per il settore finanziario che hanno innescato e favorito il rally, siano dovuti in massima parte alla chiusura di operazioni short da parte degli hedge fund piuttosto che da parte di investitori che avrebbero ritenuto opportuno sovrappesare il settore finanziario come proficua opportunità nel medio-lungo termine. Tutti questi dubbi e queste incertezze finiranno per pesare nelle prossime sedute; operativamente, e ciò vale per chi avesse accumulato quote di etf azionari, è ancora consigliabile astenersi dal comprare quote in questa fase, in attesa di maggiori elementi che possano far intravedere la possibilità concreta di una stabilizzazione del mercato azionario o piuttosto se dopo queso rimbalzo si debba attendersi il test dei minimi o addirittura di nuovi minimi.

domenica 15 marzo 2009

IL RIMBALZO ATTESO INTERROMPE LO STILLICIDIO QUOTIDIANO DELLE QUOTAZIONI.


L'atteso rimbalzo si è finalmente materializzato; è ovvio che il mercato dovrà accingersi ad una lunga fase di accumulazione e dimostrare che i minimi raggiunti possano essere ritenuti minimi assoluti di periodo; non avendo ancora elementi per avvalorare questa tesi e in previsione di una fase interlocutoria, è consigliabile per chi avesse fin qui provveduto ad accumulare quote di Etf azionari, interrompere al momento il piano ed attendere che gli effetti del rimbalzo si stabilizzino.
L'ipotesi più plausibile sembra al momento il raggiungimento dei 16000 punti per il nostro indice SpMIB40; e sarà su quei livelli che il mercato poi sarà chiamato responsabilmente , senza perdere di vista i dati macroeconomici, a valutare la necessità di una continuazione del rimbalzo che, nell'ipotesi migliore, nelle prossime settimane potrebbe evolversi in un ampio trading range con valori estremi posti fra 14000 e 18800.