Il mercato non presentava particolari rischi ieri ma un incombente rally del dollaro, oramai da mesi sotto pressione, e in particolare proprio da marzo scorso quando è iniziato il recupero del mercato, ha innescato le forti prese di beneficio; il tutto è cominciato con forti vendite nel settore finanziario ed assicurativo: i timori principali riguardano la fine delle detrazioni per chi acquista e un mercato immobiliare senza stimoli, non può non destare preoccupazioni e incertezze.
La forte correlazione fra eurodollaro, mercato azionario ed oro finirà in un modo o in un altro per condizionare un settore a discapito dell'altro e se finora la salita dell'euro ha determinato un rafforzamento delle quotazioni azionarie, c'è sempre all'orizzonte la possibilità che, una volta risolti alcuni nodi cruciali dell'economia americana, il dollaro si possa rafforzare e determinare una correlazione inversa per il mercato azionario e le materie prime in genere.
Dal punto di vista grafico, i testa e spalle sul Dow, e sul Dax lasciano ben sperare; il target del Dow rimane a circa 11600 mentre quello del Dax a circa 6500.
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