La settimana prossima sarà ricca di appuntamenti legati alla publicazione delle trimestrali da parte di decine di società; fra le più importanti Merck, McDonalds, Microsoft, Boeing, Coca Cola, Dupont and AT&T; ma molto interesse c'è in particolare per Apple, che a chiusura di mercato, lunedì, diffonderà i risultati. Il titolo ha una performance di tutto rispetto da inizio anno essendosi rivalutato del 120% ; è ormai sui massimi di sempre ,e come sempre, quando i mercati mostrano una certa euforia., i target price al rialzo si sprecano; in poco tempo si è passati da 70 dollari a 250.
I primi segnali di miglioramento delle grandi industrie manifatturiere attendono conferma dai big come Boeing, Caterpillar e 3M le cui trimestrali probabilmente permetteranno di intravedere la disponibilità da parte delle imprese e dei consumatori a ritornare a consumare. L'economia non è del tutto dipendente dall'attività manufatturiera come nel passato, ma la propensione al consumo rimane ancora il più grande motore dello sviluppo, messo a dura prova dall'emorragia di posti di lavoro e dalla spietata celerità con cui vengono eseguiti i pignoramenti in seguito al mancato pagamento dei famigerati mutui subprime.
La fase di relativa calma del mercato viene confermata dall'andamento del Vix che è ormai ai minimi degli ultimi 13 mesi a circa 21 punti, avendo perso circa il 74% dai massimi di novembre dell'anno scorso quando era a circa 80 punti,.
Il Dow flirta con i 10.000 punti e mentre tutti gli occhi sono posati sull'SP500 e la forte resistenza costituita dal 50% di ritracciamento della discesa, sia il Nasda 100 che il Composite sono al disopra del 61,8% mentre il Dow, dopo qualche tentennamento ,si è portato sopra la soglia del 50% di ritracciamento; il superamento di quella soglia anche da parte dell'indice più importante darebbe un ulteriore conferma che il movimento in atto , pur fra possibili incidenti di percorso, ha forti potenzialità di riportare gli indici ai valori pre-crisi.
Il Dow flirta con i 10.000 punti e mentre tutti gli occhi sono posati sull'SP500 e la forte resistenza costituita dal 50% di ritracciamento della discesa, sia il Nasda 100 che il Composite sono al disopra del 61,8% mentre il Dow, dopo qualche tentennamento ,si è portato sopra la soglia del 50% di ritracciamento; il superamento di quella soglia anche da parte dell'indice più importante darebbe un ulteriore conferma che il movimento in atto , pur fra possibili incidenti di percorso, ha forti potenzialità di riportare gli indici ai valori pre-crisi.
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