lunedì 11 gennaio 2010

IL VIX A LIVELLI DI FINE 2007 PRIMA DELLA GRANDE CRISI FINANZIARIA.


Il mercato azionario non mostra segni di cedimento e in condizioni di bassa volatilità implicita continua la sua fase ascendente; ma ci sono   elementi sui quali è opportuno riflettere e  saper valutare. 
Il sentiment è ovunque bullish e   l'ottimismo ha raggiunto i livelli del 1987 e del 2007; il Vix ,inoltre ,ha raggiunto gli stessi livelli di fine 2007 quando da lì a poco si sarebbe abbattuto sull'economia e sui mercati la più forte crisi degli ultimi 50 anni; molto probabilmente la volatilità percepita è ancora più bassa di quella che registra il Vix e questo è un elemento da non sottovalutare; a livello stagionale i mercati azionari nell'ultimo decennio hanno iniziato una fase negativa a partire proprio dai primi mesi dell'anno; impressionanti  i primi mesi del 2008 quando l'SP500 ha perso poco meno di 1400 punti senza tralasciare quanto  accaduto nei primi mesi dell'anno scorso. Un altro elemento da considerare attiene alla statistica: a partire dal 1900 , nove degli undici anni che finivano in "00" hanno chiuso in negativo di cicrca il 15%; probabilmente non sarà così in questo 2010 e nessuno può prevedere (basta confrontare le previsioni degli analisti ad inizio anno con quanto effettivamente poi si verifica ) di fronte a quali variabili i mercati saranno costretti a confrontarsi; ma gli elementi sopra citati vanno tenuti conto per poter predisporre una strategia da adottare nel caso in cui si debba ritrovarsi a confronto con l'orso.

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