domenica 18 marzo 2007

ANCORA CAUTELA

Grafico del VIX

I dubbi circa la sostenibilità di un mercato azionario che da mesi saliva senza ritracciamenti apprezzabili si sono sciolti il 27 febbraio scorso, quando i mercati europei , in seguito alla forte correzione del mercato cinese e al rafforzamento dello yen, su timori circa un rallentamento della crescita economica globale sono stati colpiti da vendite generalizzate che hanno poi, come un effetto a catena, coinvolto tutti i mercati mondiali. La volatilità, grande assente nei mesi precedenti, ha finalmente assunto un ruolo di prima donna durante le contrattazioni. Un occhiata al grafico del VIX, il simbolo che riassume il Chicago Board Options Volatilty index e che rappresenta le aspettative del mercato circa la volatilità dei prossimi 30 giorni calcolata sulle opzioni dell’indice sp500, dimostra la paura che ha pervaso il mercato. La correzione è suonata come un campanello d’allarme mettendo in guardia quanti sottovalutano i rischi del mercato azionario.

Durante la settimana appena trascorsa, gli indici hanno reagito alle forti perdite, mettendo in atto un rimbalzo che ha favorito il rientro della forte volatilità che aveva caratterizzato le sessioni precedenti. Il nostro indice S&P/MiB ha chiuso recuperando uno striminzito 0,76% rispetto alla settimana precedente. Da sottolineare intanto che da parte delle autorità monetarie si sono susseguiti appelli a non drammatizzare la situazione in quanto i fondamentali dell’economia sono ancora solidi; a questo proposito va sottolineato che la crescita degli utili netti aziendali dal 2002 al 2006 è stata del 192% in termini reali e ciò giustifica ampiamente la crescita dei mercati negli ultimi anni.

Fra i dati macroeconomici che il mercato attendeva con un certo interesse c’era il dato relativo alla creazione di nuovi posti di lavoro e il dato relativo ai salari, importante ai fini dell’inflazione ; l’economia americana durante il mese di febbraio ha creato 97000 nuovi posti di lavoro, il numero più basso da due anni; nel settore delle costruzioni la perdita di posti di lavoro nel solo mese di febbraio è stata di 62000 unità, ma probabilmente dovuto al maltempo che ha caratterizzato l’intera nazione; non è difficile però ipotizzare per il futuro un ridimensionamento di 10000-20000 posti di lavoro al mese nel settore edilizio; il dato relativo ai salari ha registrato l’aumento dei salari del 4,1 % rispetto all’anno precedente. Se durante la prossima settimana i dati relativi alle vendite al dettaglio, i prezzi al consumo e i prezzi alla produzione dovessero essere più deboli del consenso, sarebbe un chiara indicazione che il rallentamento del settore edilizio sta iniziando ad impattare l’intera economia; un primo impatto già si visto sulle società che erogano mutui cosiddetti e non è da escludere la possibile bancarotta di una delle protagonisti di tale settore, la New Century Financial che ha visto in pochi giorni passare la quotazione da circa 20 dollari a 3, 21 di venerdì scorso .

Cosa aspettarsi dunque per la settimana prossima?? Per quanto mi concerne , condizionerò l’operatività multiday ad un ridimensionamento ulteriore della volatilità, nel senso che pur consapevole che il recente sell-off ha creato le condizioni per un rientro graduale nel mercato, un mancato rientro della volatilità renderebbe troppo oneroso l’applicazione degli stop loss. Per quanto concerne l’indicazione di potenziali titoli, provvederò durante la settimana ad inviare eventuali indicazioni, e solo al superamento con volumi dei 41200 dell’indice S&P/MIB.

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