La caduta dello yen rispetto al dollaro ha messo le ali al mercato azionario giapponese con il Nikkey in guadagno del 2,4%;la salita repentina dello yen degli ultimi giorni ha indotto le autorità governative a chiedere alla banca centrale un intervento più forte; la riunione d'emergenza delle Banca Centrale del Giappone ha indotto molti a speculare su possibili interventi per limitare gli effetti di uno yen forte che innesca effetti deleteri nell'economia giapponese; infatti lo yen ha immediatamente fatto marcia indietro in particolar modo contro dollaro, sterlina ed euro perdendo contro dollaro circa l'1% ; la banca centrale oltre a lasciare inalterati i tassi d'interesse, ha poi previsto un nuovo piano di intervento di 115 miliardi di dollari(10 trilioni di yen) per limitare gli effetti dello yen forte e il calo dei prezzi al consumo. Nel documento finale della Banca centrale si legge che la decisione presa oggi insieme ai forti impegni finanziari assunti dal governo, sosterrano l'economia fino alla sua piena uscita dalla crisi. Per far fronte alla deflazione, inoltre, e promuovere il ritorno ad una crescita sostenibile con prezzi stabili, la Banca farà il massimo in suo potere.
Forti dubbi vengono espressi da molti analisti circa l'esito di ogni possibile intervento diretto ad indebolire la valuta poichè il trend rialzista dello yen rimane intatto e non si escludono possibili ritorni sugli 80 dollari, massimo del 1995.
Forti dubbi vengono espressi da molti analisti circa l'esito di ogni possibile intervento diretto ad indebolire la valuta poichè il trend rialzista dello yen rimane intatto e non si escludono possibili ritorni sugli 80 dollari, massimo del 1995.
Di natura assolutamente opposto l'intervento della Banca Centrale Australiana che ha deciso di aumentare i tassi d'interesse di un quarto di punto per la terza volta consecutiva negli ultimi 3 mesi.
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