lunedì 8 febbraio 2010

FTSE MIB: IL DRAGONFLY DOJI CONFERMA LA FASE DI FORTE INCERTEZZA.

Oramai il mercato ci ha abituati a rapidi cambi di scenari e l'aumento della volatilità riflette il nervosismo dilagante fra gli investitori; i  timori più volte espressi ,che un rafforzamento del dollaro, a causa della chiusura delle operazioni di carry trade avrebbe determinato un ridimensionamento delle quotazioni delle azioni e delle materie prime, erano ampiamente giustificate e di fatto le prese di beneficio sono iniziate proprio con il recupero del biglietto verde; i primi segnali di un mercato che non metteva a segno massimi e minimi crescenti  e che invertiva repentinamente la rotta, finendo per scendere sotto i minimi relativi precedenti , sono stati colti in anticipo e forti erano le preoccupazioni per le forti divergenze ribassiste che si erano formate sui principali indici azionari mondiali. Anche oggi il mercato non si è smentito e dopo una partenza in recupero ha lasciato la porta aperta alle vendite; ma, come venerdì scorso sui mercati americani, ha trovato al forza di chiudere in positivo formando così sul grafico giornaliero un pattern delle candele giapponesi denominato dragonfly doji; è un pattern che denota la forte incertezza esistente fra gli investitori e  si forma quando i prezzi d'apertura e di chiusura sono quasi uguali e soprattutto quando la chiusura è  sui massimi di giornata; la lunga shadow suggerisce che le forze ribassiste e quelle rialziste sono in procinto di trovare un punto di equilibrio e che il trend è in prossimità di un punto di svolta. Non è pattern molto facile da riscontrare sui grafici, ma quando compare in un trend sufficientemente definito ,è un segnale abbastanza affidabile, che il trend possa cambiare direzione. Si segnala invece sul grafico del Dax un harami cross,  dagli effetti simili al dragonfly doji.

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