domenica 28 febbraio 2010

IL CONTEGGIO DELLE ONDE DI ELLIOTT SULL'INDICE SP500 NON ESCLUDE IMPORTANTI APPREZZAMENTI NEL FUTURO.

La chiusura di marzo dell'anno scorso, sotto i minimi di novembre 2008, come pure sotto i minimi del periodo  2000-2002, ha completato il pattern ribassista in cinque onde. La conferma che è iniziata una nuova fase rialzista si è avuta quando l'indice ha chiuso al disopra dell'onda  4 di quella fase ribassista e cioè a giugno  dell'anno scorso. Se i conteggi si rileveranno giusti allora siamo nel mezzo di un  periodo di rialzo di ampio respiro che fra onde in salita  e onde correttive dovrebbe portare il mercato nei prossimi mesi ad apprezzarsi in maniera considerevole ; in teoria dovremmo essere all'inizio di  onda 5 di questo movimento rialzista sempre che  non si manifesti una failure cioè un onda tronca che non riesca a superare il precedente impulso;  questa evenienza si verifica maggiormente quando onda 4 corregge più del 50% dell'onda tre. 
Ma un  conteggio così ambizioso  deve fare i conti con la realtà economica e finanziaria attuale; in un periodo nel quale gli occhi degli investitori sono puntati sulle misure drastiche che alcuni paesi dovranno  approntare per evitare che la speculazione finisca per accanirsi ancor di più e rendere concreta la possibilità di assistere al default di debiti sovrani; in un periodo nel quale i forti contrasti sociali potrebbero acuirsi a causa della   pesante situazione del mercato del lavoro, con l'emorragia di perdita di posti e le incertezze su molte realtà produttive; in un periodo nel quale le molte opportunità di guadagno si creano speculando sul mercato delle valute, le forti fluttuazioni metteranno a dura prova la capacità delle aziende di competere sui mercati internazionali; e fino a che i tassi d'interessi saranno così bassi, la speculazione sarà impegnata su tutti i fronti per poter garantire rendimenti più interessanti. 
A conferma  di una positività ancora presente sui grafici, e Onde di Elliott a parte, va sottolineato che  ad esclusione del solito indice nostrano e qualche altro compagno di sventura(Spagna), la maggior parte degli indici mondiali sono al disopra della media mobile a 200 periodi.

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