venerdì 5 febbraio 2010

UN OCCHIATA ALLE BANCHE DEL FTSIE MIB

I grafici, più di ogni altra cosa, consentono una visione a tutto tondo della  bufera che si è abbattuta sui principali titoli bancari (e non solo) a partire dal  2007, quando il mondo  ha iniziato  a fare i conti con i mutui subprime, del tutto sconosciuti fino a che non hanno innescato la più grave crisi dal dopo guerra; i grafici testimoniano il  pesante ridimensionamento subito dalle quotazioni  il cui impatto psicologico è stato molto forte in chi non è solito avere un approccio prudenziale al mercato azionario , non  diversifica il proprio patrimonio nelle giuste proporzioni e in base alla propria propensione  al rischio ; vedere un titolo come il Monte Paschi , per esempio , quotare  3,8 euro  a maggio 2007 e ritrovarselo a meno di un euro a marzo 2009, dà pienamente il senso  delle forti perdite che hanno  dovuto subire gli azionisti e i piccoli risparmiatori. Il mese di marzo dell'anno scorso è ricordato da tutti come l'inizio della fase di recupero, un lungo e travagliato cammino ,caratterizzato per lo più dallo scetticismo generale; le banche italiane hanno saputo cavarsela meglio di quelle europee ma permangono ancora troppe incertezze e timori;  i bancari sono stati i protagonisti della flessione iniziata a metà  del mese scorso anche in seguito  alle dichiarazioni del  Presidente Obama che intende introdurre delle misure finalizzate a limitare l'attività di trading e alle  potenziali ricadute che potrebbero avere le misure proposte dal Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria; alcuni analisti infine sono dell'avviso che le banche europee possano aver bisogno di raccogliere almeno 80 miliardi di euro  di nuovi capitali fino al 2012.
I grafici settimanali allegati, tutti con l'Ichimoku, mostrano che ad eccezione di Banco Popolare, le cui quotazioni hanno rotto la parte inferiore della kumo e  quindi con un quadro grafico molto negativo, per gli altri titoli invece c'è ancora la possibilità di un recupero ; ovvero al momento la situazione grafica pesantemente compromessa sui grafici giornalieri, non ha minimamente scalfito la positività che si è venuta creando a partire da quel famoso mese di marzo dell'anno scorso.

Nessun commento: