Prima di investire in un titolo azionario od obbligazionario, c'è sempre il dubbio che i bilanci non rappresentino in toto lo stato di salute effettivo dell'azienda di cui si intende condividere i destini finanziari ; i timori , fino a ieri , relativi alla solidità delle aziende quotate, si stanno diffondendo al debito pubblico sovrano ,specialmente dopo le difficoltà della Grecia che sembrano poter essere allo stesso modo riferite pure al Portogallo e alla Spagna; non passa giorno senza che vengano diffusi i costi dei CDS, i cosiddetti credit default swap, una sorta di polizza assicurativa per tutelarsi da un eventuale fallimento del debitore; il piccolo risparmiatore, mai come ora ,non ha punti di riferimento precisi e rimane in balia delle poche e scarne informazioni che riesce a reperire sui giornali o dai mass media, che però sempre sembrano essere maggiormente interessati al gossip che ad un informazione precisa e puntuale di quanto potrebbe intaccare le tasche del cittadino ; è grave la latitanza del servizio pubblico che offre pochi spazi informativi di approfondimento. Per quanto concerne l'Italia lo spread del nostro decennale rispetto al Bund tedesco è nettamente inferiore a quello della Spagna , del Portogallo ,dell'Irlanda e della Grecia che è arrivato oramai a circa 350 basis point; il mercato sembra oramai assuefatto al nostro gigantesco debito pubblico ma sembra che la dinamica futura del nostro debito e del nostra deficit possa essere migliore degli altri paesi; fa un certo effetto sentir parlare di default per i paesi dell'area euro quando fino a qualche tempo fa era data per scontata la fine della recessione e la ripresa dell'economia; senza dubbio un ruolo da protagonista la fa la speculazione, che in condizioni di estrema incertezza, trova il terreno ideale per arricchirsi ed amplificare i movimenti di fondo.
Per quanto concerne la parte tecnica , il Ftse Mib sembrava aver trovato supporto sulla media mobile a 200 periodi che poi è finita per soccombere alle spinte ribassiste che si sono abbattute sui mercati durante la settimana appena trascorsa; è oramai inevitabile un approfondimento della discesa fino ai 20.000 punti anche se è più probabile assistere ad inizio settimana ad un rimbalzo favorito dalla netta inversione, poco prima della chiusura, dei mercati americani; l'hammer che si è formato venerdì sui principali indici americani necessita comunque di una conferma nei prossimi giorni .
Per quanto concerne la parte tecnica , il Ftse Mib sembrava aver trovato supporto sulla media mobile a 200 periodi che poi è finita per soccombere alle spinte ribassiste che si sono abbattute sui mercati durante la settimana appena trascorsa; è oramai inevitabile un approfondimento della discesa fino ai 20.000 punti anche se è più probabile assistere ad inizio settimana ad un rimbalzo favorito dalla netta inversione, poco prima della chiusura, dei mercati americani; l'hammer che si è formato venerdì sui principali indici americani necessita comunque di una conferma nei prossimi giorni .
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