La situazione del debito in Grecia, il rafforzamento del dollaro e il ritiro delle misure di stimolo all'economia attraverso il piano di Bernanke che mira a ridurre il credito in circolazione ,pesano sulle scelte degli investitori; per quanto concerne la situazione della Grecia, la Germania e la Francia, hanno annunciato un piano di aiuti e ciò sta contribuendo a rasserenare gli animi anche se non sono ancora noti i dettagli dell'eventuale intervento; va ribadito che finora la Grecia non ha fatto alcuna richiesta formale di aiuto finanziario e molto probabilmente i timori sono in massima parte esasperati dalla speculazione;ma la crisi ha avuto pesanti conseguenze sulla situazione economica del paese con una disoccupazione ai massimi degli ultimi 9 anni; un eventuale intervento di Francia e Germania, potrebbe drenare risorse utili a quei paesi per fronteggiare la recessione di questo ultimo anno e mezzo ; se poi si interverrà in Grecia si potrebbe creare un precedente pericoloso e in caso di peggioramento della situazione finanziaria di altri paesi come la Spagna, il Portogallo e la stessa Italia allora si dovrebbe intervenire anche in questi casi con interventi la cui ampiezza è difficilmente immaginabile. Bernanke, pur non potendo intervenire direttamente al Congresso a causa della forte tempesta di neve, ha confermato la sua intenzione di intervenire sul tasso di interesse concesso alla liquidità che gli istituti bancari lasciano in deposito presso la banca centrale, rendendo così molto più interessante questa forma di allocazione rispetto ai prestiti alle aziende e ai privati; la conseguenza diretta di un simile provvedimento sarebbe quella di ridurre la quantità di moneta circolante evitando effetti inflazionistici e soprattutto senza intervenire direttamente sul livello dei tassi ; inoltre con l'aumento dei tassi che le banche praticano per prestarsi i soldi a vicenda ci sarebbe una diminuzione delle operazioni speculative ; in questa fase, di preparazione alla exit strategy, la Banca Centrale sembra intenzionata ad intervenire solo tramite il tasso di sconto lasciando in secondo piano i Fed Funds.
Con così tante incognite che pesano sul futuro economico e finanziario globale c'è chi ritiene che il mercato azionario sia destinato a ritracciare; c'è qualche analista come John Lekas, responsabile investimenti alla U.S. Global Investors che, nel breve, vede il Dow Jones scendere fino a 8300-8400 proprio a causa dei timori riguardanti alcuni paesi europei e alla persistente disoccupazione; sul fronte dei tassi, inoltre, è dell'avviso che Bernanke debba alzarli per poter tenere il passo con il Brasile, Cina ed Australia .
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