mercoledì 18 novembre 2009

JEFFREY SAUT RITIENE CHE BISOGNERA' ASPETTARE ANCORA MOLTO TEMPO PER UNA CORREZIONE IMPORTANTE DEI MERCATI. ECCO PERCHE'.


In un articolo pubblicato sul sito della   società di consulenza Raymond James & Associates, Jeffrey Saut ,direttore generale,  scrive  che da più di qualche mese  si aspetta una correzione che tarda a venire ; essendo oramai nella parte dell'anno più favorevole ai mercati azionari,cioè nel periodo che va da novembre ad aprile ,storicamente con risultati medi nettamente superiori al periodo che va da  maggio ad ottobre, risulta difficile credere che possa effettivamente concretizzarsi nella parte dell'anno più favorevole ai mercati. In aggiunta alla evidenza empirica e statistica della stagionalità dei mercati, Saut sottolinea che negli ultimi 12 anni il Dow Jones ha sempre riportato dei guadagni nel periodo che va dall'11 novembre al 5 dicembre e che dal 1976 il Dow ha sempre riportato risultati positivi nel periodo che va fra il 26 ottobre e il primo gennaio con la sola eccezione del 2007.
L'analista poi  cerca di dare una risposta ad un quesito di notevole importanza e cioè non tanto se ci troviamo in una correzione di un bear market ma piuttosto se siamo all'inizio di un bull market secolare o in un bull market all'interno dei confini del trading range degli ultimi nove anni. Ricorda che dal 1900 ci sono stati solo 3 mercati toro secolari e cioè dal 1921 al 1929, dal 1949 al 1966 e dal 1982 al 2000. I massimi di quei bull market secolari sono poi rimasti in range per anni. Per esempio dopo i massimi del 1966 il Dow rimase in range per circa 16 anni prima di iniziare il successivo bull market; è ovvio, continua Saut, che per coloro i quali hanno vissuto gli  anni nei quali il mercato è sceso e cioè dal 1966 al 1982 ricordano che ci furono una serie di bull e bear market nell'ambito di quel trading range. Infatti  circa 10 volte  il mercato segnò un rialzo o un ribasso del 20% ma sempre nell'ambito di quel trading range. L'analista giunge alla conclusione che nessuno è in grado di dare  una risposta al quesito ma che ciò che si può fare è sicuramente posizionare il portafoglio in una maniera tale che possa essere compatibile con  quanto sta avvenendo sui mercati.  A questo proposito sin dall'aprile scorso Saut sta usando il grafico del mercato azionario del 2003 come template di questo rally; a questo proposito si ricordi che l'SP500 a marzo del 2003 raggiunse il bottom e da lì poi salì velocemente fino a giugno; a partire da quel mese seguirono alcuni mesi di consolidamento e di indecisione senza però che il mercato lasciasse sul terreno quanto recuperato e poi successivamente iniziò la seconda gamba al rialzo che durò fino al primo trimestre del 2004; la prima gamba al rialzo del 2003 fu essenzialmente dovuta alla liquidità un po come quella del 2009(da marzo a giugno); la seconda gamba al rialzo del 2003 invece fu sostenuta dal miglioramento dei fondamentali e degli utili, come quella  partita a luglio di quest'anno  ed ancora in corso.  Solo un paio di volte dai minimi di marzo di quest'anno  le scelte di Saut sono state improntate alla prudenza ma non è mai diventato bearish e a prescindere da quelle che potrebbero essere l'andamento nel breve, Saut rimane fermamente convinto che  i principali indici mondiali  continueranno la salita    fino al primo trimestre del 2010.
L'analista è inoltre d'accordo con quanto afferma la società di ricerca Gavekal per quanto concerne l'aumento dei profitti che avvengono normalmente in un ciclo economico e ciò determina la ricostituzione delle scorte e di conseguenza gli investimenti ciclici legati al capitale, ed infine c'è l'aumento dell'occupazione che consente di aumentare i consumi. Attualmente,  i profitti aziendali sono cresciuti  ad un tasso più alto a partire da metà anni '70 ,con una crescita media annua del 38% negli ultimi trimestri ,  decisamente un record in una condizione recessiva; con le scorte ai livelli minimi è logico attendersi che il ciclo delle scorte sia prossimo ad iniziare; e se l'analisi è corretta dovrebbe seguire lo schema descritto sopra con i consumi che dovrebbero manifestarsi a fine ciclo e non nella parte iniziale.  Questa teoria risponde in maniera esaustiva a chi obietta che non ci può essere un miglioramento dell'economia fino a quando non ci sarà una diminuzione della disoccupazione. Secondo Saut  non ci sono dubbi che il normale ciclo economico ricomincerà e di conseguenza i fondamentali e gli utili continueranno a migliorare creando sempre maggiore pressione su chi è sottopesato sull'azionario ; quella pressione finirà per creare le condizioni ottimali di un rialzo che continuerà fino al primo trimestre del 2010.   Maggiori invece sono le incertezze per la seconda parte del 2010 quando finiranno gli stimoli governativi,  aumenteranno le tasse e  ci  si dovrà confrontare con una politica di controllo governativo sulle imprese.

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