giovedì 26 novembre 2009

VACILLA IL MITO DI DUBAI. LA TEMPESTA IMMOBILIARE SI ABBATTE SUL DUBAI WORLD.


La Finanza Islamica è un modo di far banca senza l’uso degli interessi, proibiti dall’Islam. Il risparmiatore e il creditore partecipano al rischio dell’investimento, condividendo con la banca utili e perdite.Questo modo di far finanza è sicuramente etico e si rifà ai dettami religiosi del Corano che recita"O voi che credete, non cibatevi dell'usura che aumenta di doppio in doppio. (Corano, Âl 'Imrân, 130)". Ma l'etica predominante nella finanza islamica non ha previsto che la crisi dei mutui subprime e il crollo dei prezzi delle case  potesse arrivare a lambire anche Dubai World, la società controllata dal governo del Dubai   che sta costruendo la famosa isola artificiale delle tre palme .Negli ultimi anni Dubai essendo un'area quasi priva di petrolio aveva cercato di differenziare i suoi ricavi investendo  nel settore immobiliare  , ma dopo che i prezzi delle case sono scesi di circa il 50% inizia a fare  i conti con l'enorme debito acumulato che sfiora i 70 miliardi di dollari; l'unico modo per evitare il default è di chiedere ai creditori una moratoria sul debito oltre che tentare di rinegoziare un bond da 3,5 miliardi di dollari della controllata Nakhell di prossima scadenza. Nakhell realizza isole a forme di palma, oltre al bond in scadenza a metà dicembre, ha dei finanziamento di circa 980 milioni di dollari in scadenza il prossimo 13 maggio.La richiesta di moratoria dovrebbe estendersi, secondo quanto richiesto da Dubai World, almeno fino a fine maggio prossimo. Intanto per tentare di tamponare  la falla che si è aperta e che con il passare del tempo, sarà sempre più difficile chiudere per il sopraggiungere di una crisi di fiducia dagli effetti nefasti, è iniziato già da gennaio scorso un programma di emissioni obbligazionarie di circa 20 miliardi. La notizia ha scosso notevolmente la comunità finanziaria in quanto nei mesi scorsi le notize a disposizione degli investitori erano ampiamente rassicuranti circa la possibilità di far fronte agli impegni presi. La ristrutturazione del debito ,secondo le principali agenzie di rating, è da considerare un vero e proprio default e rappresenta in pieno il fallimento del governo del Dubai di poter assicurare sostegno finanziario alla società pubblica. Di sicuro la forte preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare finirà per avere riflessi sui mercati azionari ed obbligazionari.


Nessun commento: