Le scadenze tecniche anche se sicuramente determineranno un aumento della volatilità, non è da escludere che il quadro generale del mercato possa restare sostanzialmente stabile e confinato nell'attuale fascia di consolidamento; su cosa potrà accadere nei prossimi mesi invece le idee sono particolarmente confuse; si passa dagli eterni catastofisti agli ottimisti per antonomasia ed anche a livello macroeconomico le analisi sono tutte contrastanti. Per il piccolo risparmiatore non è una bella situazione constatare che anche i cosiddetti esperti non sappiano definire in maniera univoca la fase storico-economica che stiamo vivendo e conseguentemente i possibili scenari futuri; per quanto concerne il mercato americano l'unica certezza al momento è che la liquidità è scesa al 19% degli asset, il livello più basso dal luglio del 2007 e che gli investitori stanno investendo nei mercati emergenti e nei fondi che investono in materie prime a discapito dei fondi americani da cui sono fuoriusciti circa 8 miliardi di dollari in ottobre.
Per quanto concerne la parte tecnica, tutti i principali indici americani ed europei sono graficamente ben impostati per poter continuare la fase di apprezzamento; al momento l'unico indice che sta decisamente sottoperformando è il Nikkey che sembra deciso a puntare sui minimi di luglio scorso.
Per quanto concerne la parte tecnica, tutti i principali indici americani ed europei sono graficamente ben impostati per poter continuare la fase di apprezzamento; al momento l'unico indice che sta decisamente sottoperformando è il Nikkey che sembra deciso a puntare sui minimi di luglio scorso.
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