giovedì 19 novembre 2009

LE SCADENZE TECNICHE DI DOMANI DETERMINERANNO UN AUMENTO DI VOLATILITA' MA NON CI SARANNO CAMBIAMENTI SOSTANZIALI.


Le scadenze tecniche anche se sicuramente determineranno un aumento della volatilità, non è da escludere che il quadro generale del mercato possa restare sostanzialmente stabile e confinato nell'attuale fascia di consolidamento; su cosa potrà accadere nei prossimi  mesi invece le idee sono particolarmente confuse; si  passa dagli eterni catastofisti agli ottimisti per antonomasia ed anche a livello macroeconomico le analisi sono tutte contrastanti. Per il piccolo risparmiatore non è una bella situazione constatare che anche i cosiddetti esperti non sappiano  definire  in maniera univoca la fase storico-economica che stiamo vivendo e conseguentemente i possibili scenari futuri; per quanto concerne il mercato americano l'unica certezza al momento è che la liquidità è scesa  al  19% degli asset, il livello più basso dal luglio del 2007 e che gli investitori stanno  investendo nei mercati emergenti e nei fondi che investono in materie prime a discapito dei fondi americani da cui sono fuoriusciti circa 8 miliardi di dollari in ottobre.
Per quanto concerne la parte tecnica, tutti i principali indici americani ed europei sono graficamente ben impostati per poter continuare  la fase di apprezzamento; al momento l'unico indice che sta decisamente sottoperformando è il Nikkey che sembra deciso a puntare sui minimi di luglio scorso.

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