martedì 24 novembre 2009

LA NUOVA FEBBRE DELL'ORO


Ci sono più di 30000 tonnellate di oro nelle casseforti delle banche centrali  di cui circa 8000 nei forzieri della Fed; l'oro è assurto alle cronache in maniera prorompente tanto che le sue quotazioni vengono diffuse dai media con sempre maggiore frequenza; il prezzo come ogni asset è fissato dal mercato e la Borsa di Londra stabilisce due volte al giorno un prezzo di riferimento  comunemente denominato  fixing dell'oro; i rappresentanti dei cinque mercanti più grandi del mondo (Johnson Matthey, Mocatta & Goldsmith, Samuel Montagu, Rothschild e Sharps Pixley) hanno un ruolo attivo nella fissazione del prezzo del metallo giallo.
A livello grafico, l'oro è inserito in un uptrend in forte accellerazione ; il rally è stato favorito dai  forti acquisti da parte delle banche centrali e in particolare da quella indiana, dal declino costante del dollaro e dalla consapevolezza che i tassi d'interesse resteranno bassi ancora per parecchio tempo. Non si esclude un ulteriore apprezzamento , ma la ripidità con il quale sta procedendo l'avanzamento dell'oro fa pensare che prima o poi ci possa essere un collasso delle quotazioni; ma probabilmente prima che avvenga, non sarà impossibile vedere l'oro a 1300 dollari .



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