giovedì 26 novembre 2009

SECONDO MORGAN STANLEY LA BOLLA DEL MERCATO AZIONARIO CINESE SCOPPIERA' NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2010 .

La bolla azionaria del mercato cinese, ampiamente foraggiato da eccessiva  liquidità, molto probabilmente  finirà per scoppiare nei  primi sei mesi del 2010, a causa dei timori per un inflazione che si rileverà maggiore di quanto previsto: è lo scenario ritenuto molto probabile da Jerry Lou, direttore di Morgan Stanley per il settore asiatico.  Lou è dell'avviso che il processo di formazione della bolla non sia ancora finito e non esclude che l'indice Shangai Composite Index possa toccare un massimo sui 4000 punti (attualmente è a circa 3100 )poichè le banche continueranno  a finanziare progetti  iniziati quest'anno sulla scia del pacchetto di stimoli di 586 miliardi di dollari;  ci sono poche probabilità che  si possa assistere ad una riduzione dei  finanziamenti per il prossimo anno e troppa liquidità finirà per innescare un processo inflattivo molto forte. 
La Cina  è intervenuta  positivamente per mitigare gli effetti della crisi globale , investendo gli aiuti governativi in infrastrutture e in  progetti diretti al welfare sociale, riancorando la sua valuta al dollaro americano per stimolare le esportazioni ; queste misure si sono rilevate efficaci tanto che le previsioni  per  l'economia cinese sono per una crescita che molto probabilmente supererà il 9% nel 2010 anche a costo di un peggioramento degli squilibri globali; non a caso si registra sia un aumento degli investimenti che dei risparmi e tutto ciò contribuisce all'aumento degli squilibri che rappresentano il nodo centrale dello sviluppo cinese. 
Lou, infine,  è dell'avviso che la Cina dovrebbe una volta per tutte consentire la rivalutazione della sua valuta, lo yuan, per poter ristrutturare la propria economia in tempi rapidi anche a costo della perdita di milioni di posti di lavoro.

Nessun commento: