venerdì 20 novembre 2009

SOCIETE GENERALE HA AVVERTITO LA PROPRIA CLIENTELA DI TENERSI PRONTI AD UN COLLASSO GLOBALE DELLE ECONOMIE NEI PROSSIMI DUE ANNI.

In un report denominato "worst- case debt scenario"gli analisti della banca analizzano i pericoli dell'eccessivo indebitamento a cui gli stati sono stati costretti per porre un freno alla recessione globale; ovviamente lo studio non ha valore previsivo ma solo di approfondimento dei potenziali pericoli. Il report sottolinea che il  rapporto del debito rispetto al prodotto interno lordo  raggiunto dai paesi ricchi è troppo alto e che   ci vorrano anni di sostenuto deleveraging affinchè si possa riportarlo in termini percentuali accettabili. Senza ulteriori interventi da parte dei governi il debito pubblico esploderebbe nei prossimi anni al 105 % del prodotto interno lordo in Inghilterra, al 125% in America e nell'eurozona, mentre in Giappone raggiungerebbe il 270%., raggiungendo la cifra monstre di 45 trilioni globali con un aumento di due volte e mezzo in appena un decennio.
Nessuno-continua il report- può affermare con sicurezza se abbiamo definitivamente scampato l'evenienza di un collasso globale delle economie ;  per quanto concerne i mercati finanziari nello scenario peggiore delineato nel report c'è la possibilità di un ritorno sui minimi di marzo, con il settore immobiliare che subirebbe un altro crollo dei prezzi e il petrolio ritornerebbe  sui 50 dollari. 
Il peso del debito inoltre è maggiore rispetto a quello del dopo seconda guerra mondiale, quando i valori nominali erano quasi simili a quelli odierni; ma con l'invecchiamento della popolazione sarà sempre più difficile erodere il debito sfruttando la crescita e nel lungo termine sta diventando sempre più insostenibile; siamo , conclude il report, quasi a un punto di non ritorno.
Per alcuni governi, un aumento dell'inflazione che renderebbe meno gravoso  il peso del debito sarebbe il male minore; ma  in questo scenario l'oro subirebbe un ulteriore forte apprezzamento in quanto rappresenterebbe l'unico porto sicuro in una situazione in cui la moneta perderebbe sempre più potere di acquisto. 
La banca inoltre ravvisa forti similitudini con la situazione giapponese dell'ultimo decennio ma con una grande differenza: il Giappone ha limitato i danni esportando in un forte contesto economico globale  e lasciando svalutare lo yen; ma questa stessa strategia non potrà essere attuata da mezzo mondo.

Sociètè Generale consiglia   ai ribassisti  di vendere il dollaro,  di shortare le azioni cicliche, come quelle del settore tecnologico, auto, e viaggi per evitare di essere avvolti dalla spirale deflazionistica; e avverte che neppure i mercati emergenti si salveranno in quanto paradossalmente sono più legati alla crescita americana di quanto lo sia Wall Street stessa.

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